PRESENTAZIONE

Numerosi studi sostenuti da dettagliate ricerche hanno notevolmente potenziato negli ultimi decenni le conoscenze relative alla vita educativa e scolastica del passato. Il loro tratto innovatore e, in certa misura, unificante è rappresentato dall'estensione degli orizzonti entro cui per molto tempo si è svolta l'analisi storico pedagogica e dall'intento di misurarsi non solo con le trattazioni teoriche e i dibattiti politico scolastici, ma anche di entrare nel merito della «vita vissuta», che – sia detto incidentalmente – non sempre coincide con le riflessioni degli studiosi e non corrisponde spesso pienamente ai progetti degli uomini di governo.

La buona messe raccolta attraverso questi studi consente di delineare con maggiore accuratezza, profondità e precisione le vicende educative italiane in specie con riferimento a territori tradizionalmente poco esplorati come quelli relativi all'educazione femminile, alla condizione dell'infanzia, ai portatori di handicap, al ruolo delle congregazioni religiose in campo educativo, alle pratiche didattiche, ai libri di testo, all'associazionismo di maestri e professori ecc.

In qualche caso sono state indagate anche storie locali e talora regionali contenute, solitamente e prudentemente, entro ambiti cronologici ben circoscritti. Tanta circospezione è giustificata da una più avvertita consapevolezza storiografica che antepone alla descrizione dei grandi quadri (fatalmente destinati al rischio di irrigidimenti ideologici) la severità di meticolose indagini su eventi, situazioni e personaggi specifici.

Molte strade, dunque, sono state felicemente battute, ma altre restano ancora da percorrere. Sappiamo soprattutto ancora poco, o relativamente poco, sui protagonisti della storia educativa e scolastica italiana. Ci sono note soltanto le biografie degli attori principali, mentre ci sfuggono quelle dei personaggi più defilati rispetto alla visibilità storica, ma talora non meno incisivi sul piano delle realizzazioni pratiche.

Due soli esempi tra i tanti possibili. La scena scolastica degli ultimi due secoli è stata solcata infatti non soltanto dai ministri e dai professori universitari membri del potente Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, da alti funzionari del Ministero e da pedagogisti, ma anche – e forse principalmente – da quanti si sono spesi in vario modo, spesso silenziosamente, ma sostanziosamente, ai vari livelli dell'insegnamento, a partire dai maestri elementari. Così come a prendersi cura dei giovani non ci sono stati soltanto i grandi «santi sociali» o «santi dei giovani», ma anche una miriade di educatori (oggi per lo più avvolti anch'essi dalla nebbia dell'oblio) che hanno aiutato generazioni e generazioni a trovare la loro strada e a diventare bravi cittadini.

Nella migliore delle ipotesi gli uni e gli altri sono ricordati dall'intitolazione di qualche istituto scolastico o di qualche via cittadina, in lapidi consunte dal tempo o in quei mezzibusti così consueti e diffusi nell'agiografia tra Otto e Novecento.

Queste poche e sommarie considerazioni ci servono per inquadrare l'opera che stiamo presentando e, in particolare, per collocarla in uno sfondo generale che è per l'appunto quello di aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza e comprensione della storia educativa, scolastica e pedagogica italiana. L'obiettivo è quello di conservare la memoria dei suoi protagonisti, grandi e soprattutto «piccoli».

Dal punto di vista, per così dire, «tecnico» il Dizionario Biografico dell'Educazione (DBE), costituisce il risultato di un Progetto di Ricerca d'Interesse Nazionale (PRIN) promosso da un gruppo di atenei italiani (Genova, Macerata, Milano Cattolica, Roma Tre e Torino) e ammesso nel 2010 al cofinanziamento del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, alla cui concreta realizzazione hanno collaborato circa un centinaio di studiosi e ricercatori.1 Esso raccoglie 2.345 profili biografici, frutto di originali e approfondite indagini archivistiche e di una sistematica valorizzazione dei risultati della più recente e qualificata storiografia educativa italiana e internazionale.

Attraverso questa ricchezza documentaria il Dizionario Biografico dell'Educazione si propone di conseguire, oltre a quanto già detto in prospettiva generale, alcuni specifici obiettivi. Per quanti operano nel campo della ricerca storico educativa, pedagogica e scolastica, innanzi tutto, esso mira a colmare l'attuale carenza di rassegne biografiche organiche e aggiornate riguardanti, per l'appunto, il mondo spesso semisconosciuto di educatori, benefattori e filantropi, pedagogisti, uomini di scuola e scrittori per l'infanzia e per la gioventù.

Se, da un lato, è certamente vero, infatti, che un repertorio di alto profilo scientifico e culturale come il Dizionario Biografico degli Italiani, ancora peraltro ben lungi dall'essere concluso, pur accogliendo una nutrita serie di profili relativi a personalità nazionali che si sono distinte in ambito educativo, per il suo carattere di strumento di riferimento generale può soddisfare solo molto parzialmente le esigenze degli specialisti del settore; dall'altro è altrettanto vero che i pochi repertori e dizionari biografici specializzati di cui disponiamo appaiono da tempo inevitabilmente datati e ormai del tutto insufficienti, anche perché nella gran parte dei casi ispirati a criteri diversi da quelli prettamente storiografici, al punto da costituire oggi, per noi, più una peculiare e suggestiva fonte per la rilettura del passato, che un vero e proprio ausilio e supporto per la ricerca storico-educativa.

È questo il caso, ad esempio, del primo tentativo di creare una rassegna enciclopedica di pedagogia, il celebre Dizionario Illustrato di Pedagogia in tre volumi, curato e dato alle stampe tra il 1892 e il 1903, per i tipi dell'editore milanese Francesco Vallardi, da Antonio Martinazzoli e Luigi Credaro;2 e, in particolare, dell'altrettanto nota rassegna biografica dei Pedagogisti ed Educatori diretta da Ernesto Codignola e pubblicata nel 1939 nell'ambito della più generale Enciclopedia biografica e bibliografica italiana coordinata da Almerico Ribera presso l'Istituto Editoriale Tosi di Milano.3

Un discorso in parte diverso va fatto per la più recente Enciclopedia Pedagogica in sei volumi più appendice diretta da Mauro Laeng e pubblicata dall'editrice La Scuola di Brescia tra il 1989 e il 2003,4 nella quale il numero dei profili biografici accolti – non sempre invero redatti sulla base di criteri uniformi e rigorosamente storiografici – risulta essere contenuto e limitato in sostanza alle maggiori personalità di respiro nazionale. Del resto scopo del meritorio progetto dell'Enciclopedia Pedagogica non era, per forza di cose, quello di ricomprendere la varietà e la numerosità dei protagonisti della vita scolastica nazionale.

All'origine della decisione di realizzare il Dizionario Biografico dell'Educazione si collocano altresì il superamento della tradizionale impostazione idealistica di matrice gentiliana degli studi storico pedagogici e la nuova e più larga sensibilità storiografica e culturale maturata nel corso della feconda stagione di ricerche di storia pedagogica e dell'educazione, della scuola e della letteratura per l'infanzia che, come si già accennato, ha contrassegnato gli ultimi decenni.

Non a caso, gli oltre 2.300 profili di cui l'opera si compone costituiscono una sorta di biografia collettiva degli educatori italiani degli ultimi due secoli, nel cui ambito figurano per la prima volta, accanto a tutti i più noti pedagogisti, istitutori e personalità politiche di fama nazionale e internazionale, anche le numerose e variegate figure dei nuovi «professionisti dell'educazione e della scuola» prodotte dalla crescente espansione, a partire dai primi decenni dell'Ottocento, dei processi di alfabetizzazione e di scolarizzazione di massa e dal parallelo sviluppo di un'editoria specializzata per l'educazione e la scuola e di una produzione libraria precipuamente rivolta all'infanzia e alla gioventù in formazione, nonché dall'attenzione riservata alle condizioni di vita dei ceti popolari da parte di medici ed educatori di varia professionalità.

Si tratta, come molta storiografia ha rilevato, di una sorta di nuovo ceto intellettuale di operatori dell'alfabeto e dell'educazione dalle caratteristiche peculiari rispetto alle tradizionali élites accademiche e letterarie, la cui attività e il cui impegno, pur esercitandosi talora pressoché esclusivamente in ambito locale, si rivelano fondamentali per la comprensione delle concrete dinamiche formative e culturali che hanno contrassegnato la crescita e l'evoluzione, negli ultimi due secoli, della società italiana.

Si tratta di una vasta e composita realtà di personaggi di cui indichiamo gli estremi essenziali: fondatori e animatori di istituzioni scolastiche ed educative per l'infanzia e la gioventù d'ambo i sessi (asili e giardini d'infanzia, scuole abecedarie e professionali per i fanciulli del popolo, orfanotrofi, conservatori femminili, educandati e collegi d'istruzione secondaria ecc.), promotori delle riforme scolastiche e del rinnovamento dei metodi d'insegnamento e delle pratiche didattiche (non solo pedagogisti, ma anche esperti delle didattiche disciplinari, con un'attenzione particolare al mondo scientifico e matematico), teorici della pedagogia emendativa e responsabili di istituti e scuole speciali per l'educazione e istruzione dei disabili (ciechi, sordomuti, frenastenici ecc.). E ancora: direttori e redattori dei periodici scolastici e magistrali, autori di libri di testo e inventori di sussidi didattici, scrittori e illustratori di libri per l'infanzia e la gioventù e delle riviste destinate al mondo infantile e giovanile, teorici e promotori dell'educazione fisica e sportiva, medici coinvolti nei progetti di miglioramento delle condizioni igieniche e di vita dei ceti popolari e impegnati in attività educative e rieducative, animatori dell'associazionismo giovanile.

Nello sforzo di restituire alla memoria collettiva un'immagine articolata e il più possibile esaustiva delle variegate esperienze educative e scolastiche tra Otto e Novecento attraverso le biografie degli uomini e delle donne che ne sono stati gli artefici e i protagonisti, il Dizionario Biografico dell'Educazione dedica anche un'attenzione particolare alle personalità di studiosi ed educatori appartenenti alle principali minoranze linguistiche (francesi, tedesche e ladine) e a quelle religiose (ebrei, valdesi e rappresentanti delle varie confessioni cristiane evangeliche) presenti e assai attivi in varie parti della penisola. L'opera tiene altresì conto di quei territori che nel corso degli ultimi due secoli hanno fatto parte per un certo periodo del Regno d'Italia, non mancando di conferire, come ad esempio nel caso dell'Istria (1918-1945), adeguato spazio a talune tra le sue più significative figure di pedagogisti ed educatori locali.

Pubblicato a ridosso delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'unificazione nazionale, il Dizionario Biografico dell'Educazione consente altresì di lumeggiare il fondamentale ruolo esercitato dalla scuola nell'opera di alfabetizzazione ed elevazione culturale e civile degli italiani e, parimenti, nel processo di costruzione dell'identità nazionale e di promozione di un nuovo ideale di cittadinanza in seno alle popolazioni.

Allo stesso modo, attraverso i profili biografici di ecclesiastici e religiosi impegnati in ambito educativo e dei numerosi esponenti della filantropia laica attivi sullo stesso versante, esso permette di cogliere la ricchezza e varietà delle iniziative ed esperienze collocate al di fuori degli spazi propriamente scolastici, come quelle rivolte alla cura ed educazione dell'infanzia orfana e abbandonata, all'animazione della gioventù negli oratori parrocchiali e nei ricreatori laici; infine, all'addestramento ai mestieri artigiani e alle attività professionali nel settore agricolo e industriale attraverso appositi laboratori e officine.

Su un diverso piano, merita far almeno cenno al fatto che il Dizionario Biografico dell'Educazione costituisce il punto di arrivo di un pluridecennale lavoro di ricerca sulle fonti che, a partire dalla fine degli anni Ottanta, ha reso possibile – grazie alla collaborazione di un vasto gruppo di studiosi e ricercatori appartenenti a diversi atenei della penisola – il recupero e la valorizzazione di materiali documentari lasciati ai margini della ricostruzione storica. Ci riferiamo non solamente alla pubblicazione di organici repertori dedicati alla stampa periodica pedagogica e scolastica5 e all'editoria scolastico-educativa,6 e alla creazione di un'apposita banca dati nazionale della manualistica scolastica e dei libri di testo adottati nelle scuole di diverso ordine e grado dell'Italia unita,7 ma anche all'avvio di indagini originali e di ampio respiro, rigorosamente basate su fonti archivistiche e a stampa, incentrate sulla normativa in materia di libri di scuola, sui curricula e sulle singole discipline scolastiche, sulla formazione degli insegnanti, sui quaderni scolastici e sugli altri strumenti e sussidi didattici che hanno storicamente costituito il «corredo scolastico» dell'alunno italiano.

Sembra di poter dire, infine, che il Dizionario Biografico dell'Educazione fornisce un'immagine assai significativa, e senza dubbio maggiormente aderente alla realtà, del ruolo storicamente esercitato dai processi scolastici ed educativi nella crescita e nella modernizzazione della società italiana.

Attraverso una lunga galleria di profili biografici, infatti, esso restituisce alla memoria collettiva la centralità di una presenza molecolare di uomini e donne i quali, animati da ideologie, istanze religiose, convinzioni politiche, orientamenti culturali e pedagogici talora molto distanti, hanno testimoniato una dedizione appassionata alla causa dell'educazione e reso possibile l'attuazione di processi vitali nella storia del nostro Paese, come l'alfabetizzazione e la scolarizzazione di massa, la diffusione di sempre più elevate competenze professionali, la veicolazione del sentimento nazionale e, in tempi a noi più vicini, l'acquisizione di una più larga e condivisa idea di cittadinanza democratica.

Giorgio Chiosso e Roberto Sani

1 G. Chiosso, R. Sani, Conservare la memoria. Per un dizionario biografico dell'educazione, in «History of Education & Children's Literature», IV (2009), n. 2, pp. 461-464.

2 A. Martinazzoli, L. Credaro, Dizionario illustrato di pedagogia, Milano, Vallardi, 1892-1903, 3 voll.

3 E. Codignola, Pedagogisti ed educatori, in A. Ribera (ed.), Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, Roma-Milano, Istituto editoriale italiano Tosi, 1939.

4 M. Laeng (ed.) Enciclopedia pedagogica, Brescia, La Scuola, 1989-1994 e 2003, 6 voll. + Appendice A-Z.

5 Cfr. G. Chiosso (ed.), I periodici scolastici nell'Italia del secondo Ottocento, Brescia, La Scuola, 1992; Id. (a cura di), La stampa pedagogica e scolastica in Italia (1820-1943), Brescia, La Scuola, 1997.

6 TESEO. Tipografi e editori scolastico-educativi dell'Ottocento, Milano, Editrice Bibliografica, 2003 e TESEO '900. Editori scolastico-educativi del primo Novecento, Milano, Editrice Bibliografica, 2008.

7 Sulla banca dati «Edisco» relativa ai libri per la scuola e per l'educazione pubblicati in Italia dal 1800 ad oggi si veda F. Targhetta, Verso una banca dati on line in Italia: EDISCO, in G. Bandini, P. Bianchini (edd.), Fare storia in rete. Fonti e modelli di scrittura digitale per la storia dell'educazione, la storia moderna e la storia contemporanea, Roma, Carocci, 2007, pp. 79-90.