Franchi di Pont Luigi

Professioni: Avvocato, uomo politico, funzionario ministeriale
Ambiti di produzione: Educazione e istruzione popolare, educazione femminile, ginnastica, scuola normale
Luoghi di attività: Piemonte

Luigi Franchi di Pont nacque a Torino il 20 gennaio 1803 dal conte Giuseppe e Marianna Pallavicino di Prola. Avvocato di orientamento liberale, fu uno dei protagonisti di primo piano del rinnovamento scolastico subalpino tra gli anni '40 e '50. Figurò tra i diciassette firmatari della supplica rivolta a Carlo Alberto, nel 1838, in favore della costituzione della Società degli asili infantili: insieme a Carlo Boncompagni e a Roberto D'Azeglio, fu anche direttore di una delle scuole per l'infanzia avviate dall'associazione nei quartieri della capitale.

Nel 1844 fondò, con Ernesto Ricardi di Netro e Rodolfo Obermann, la Società ginnastica che, rivolta ai giovani, prevedeva anche corsi gratuiti per i ragazzi del popolo. Si trattava della prima iniziativa del genere in Italia, destinata a rappresentare un modello per le successive analoghe esperienze.

Nell'autunno del 1848, nominato provveditore agli studi della provincia di Torino, constatato il mediocre livello di preparazione delle candidate che si presentavano all'esame di idoneità all'insegnamento, decise di aprire nel capoluogo piemontese una scuola provvisoria per le allieve maestre. La scuola fu affidata alla direzione di Giovanni Antonio Rayneri e fu apprezzata dallo stesso Ferrante Aporti.

L'attenzione verso l'istruzione femminile connotò l'impegno del F. anche come deputato (fu eletto in rappresentanza dei collegi di Fossano e di Dronero rispettivamente dal 1848 al 1853 e dal 1857 al 1860) e come consigliere dell'amministrazione civica torinese. Alla Camera presentò una petizione volta a sollecitare una legge relativa all'apertura di corsi magistrali femminili (1849), mentre in sede locale con l'assessore Pietro Baricco fu uno dei principali artefici dell'istituzione delle scuole elementari comunali femminili.

L'idea di assicurare alle future istitutrici un'adeguata formazione fu motivo ricorrente anche degli interventi e dell'attività da lui promossa all'interno della Società d'istruzione e di educazione, sodalizio avviato nel 1849 da esponenti di primo piano del mondo politico-amministrativo e di quello pedagogico-scolastico del regno subalpino. Il F. morì il 3 settembre 1882 a Centallo, in provincia di Cuneo.

[Maria Cristina Morandini]

Fonti e bibliografia: T. Sarti, Il Parlamento subalpino e nazionale, Terni, Tip. dell'industria, 1890, pp. 478-479; A. Malatesta, Ministri, deputati, senatori dal 1848 al 1922, Milano, Tosi, 1940, vol. I, pp. 431-432.

A. Manno, Il patriziato subalpino, Firenze, Civelli, 1906, vol. VII, p. 414; M.C. Morandini, Scuola e nazione. Maestri e istruzione popolare nella costruzione dello Stato unitario, Milano, Vita e pensiero, 2003, pp. 48-50, 92 e 221; G. Chiosso, La carità educatrice e l'istruzione popolare in Piemonte. Aristocratici, filantropi e preti di fronte all'educazione del popolo, Torino, SEI, 2008, pp. 192, 227, 252 e 294-295 e passim.