Finzi Ida

Professioni: Scrittrice
Ambiti di produzione: Cultura ebraica, letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Friuli Venezia Giulia

Ida Finzi (più nota con lo pseudonimo Haidée) nacque a Firenze il 1° settembre 1867. Proveniente da una famiglia benestante di origini ebraiche emigrata dal Veneto, Ida rivelò fin da adolescente spiccate doti letterarie, tanto che, a partire dal 1883, iniziò a collaborare al «Fanfulla della Domenica» e ai principali giornali e riviste di costume e cultura di Trieste («Il Piccolo», «L'Indipendenza», «La Sera» e «L'Era nuova», della quale assunse anche la direzione), sulle cui pagine diede alle stampe novelle, brevi racconti e articoli dedicati alla cronaca mondana e teatrale.

Nel 1889, su invito dell'editore milanese Emilio Treves, iniziò a collaborare con «L'Illustrazione popolare» e, successivamente, con «L'Illustrazione italiana». Accanto all'attività giornalistica sviluppò altresì quella di scrittrice elegante e raffinata, raggiungendo ben presto una certa notorietà anche in virtù di una serie di riconoscimenti letterari tributati alle sue opere (la raccolta Novelle e poemetti, 1895; il racconto Il ritorno, 1898 e il romanzo Faustina Bon, 1914).

Nel quadro di tale intensa produzione letteraria, la F. coltivò con particolare attenzione il filone delle novelle e dei racconti per fanciulli e ragazzi, i quali come nel caso di Paolo Landi (1889), Gli amici di Lucia (1890), Novelle e poemetti. Racconti di Natale (1908), Allieve di quarta (1927), Recitiamo (1927), Il libro della mamma e del bambino (1934) le procurarono una larga fama di scrittrice per l'infanzia e la gioventù dal gusto moderno e dallo stile particolarmente vivace e appassionato.

Sull'onda del successo ottenuto su questo versante, lo scrittore e giornalista fiorentino Luigi Bertelli la chiamò a collaborare al fortunato periodico «Il Giornalino della domenica» (1906-1911).

Gli ultimi anni della sua vita furono segnati dalle persecuzioni razziali e, in seguito, dalla minaccia di deportazione nei lager, alla quale scampò vivendo nascosta a Portogruaro gli ultimi anni della sua vita. Qui morì il 23 gennaio 1946.

[Anna Ascenzi]

Fonti e bibliografia: DBI, vol. XLVIII, pp. 79-80; A. De Gubernatis, Piccolo dizionario dei contemporanei italiani, Roma, Forzani e C., 1895, p. 395.

A. Gruber Benco, Haidée, in «La Porta orientale», 1950, n. 1-2, pp. 101-105; A. Ascenzi, M. Di Felice, R. Tumino (edd.), «Santa Giovinezza!». Lettere di Luigi Bertelli e dei suoi corrispondenti (1883-1920), Macerata, Alfabetica, 2008, p. 582.