Arangio Ruiz Vincenzo

Professioni: Professore universitario, ministro P.I.
Ambiti di produzione: Politica scolastica, scoutismo
Luoghi di attività: Campania, Italia

Nato il 4 maggio 1884 a Napoli, Vincenzo Arangio Ruiz fu un illustre giurista e una figura di rilievo nella vita culturale e politica italiana tra fascismo e post fascismo, personalità di sentimenti liberali, vicino al magistero di Benedetto Croce. Dal 1907 insegnò discipline giuridiche (con una specifica competenza in materia di Diritto pubblico) in varie università italiane (Camerino, Perugia, Cagliari, Messina, Modena).

Nel 1921 rientrò come docente nell'ateneo di Napoli dove si era laureato, ma pochi anni dopo, nel 1929, preferì l'esilio volontario presso l'università del Cairo piuttosto che scendere a compromessi con il regime fascista. Tornò a Napoli presso la facoltà di Giurisprudenza soltanto nel 1940 e qui ricoprì anche l'incarico di preside tra il 1943 e il 1945, per approdare infine nell'ateneo romano della «Sapienza» ove insegnò dal 1946 al collocamento a riposo.

Dopo lo sbarco degli alleati a Salerno, l'A.R. guidò, quale presidente del Comitato di liberazione, la resistenza della popolazione partenopea. Fu poi ministro di Grazia e Giustizia nel governo di Salerno e, dopo la liberazione di Roma, nel 1944 e 1945, in due successivi gabinetti (tra il dicembre 1944 e il dicembre 1945) ricoprì l'incarico di ministro della P.I. In tale veste di adoperò per riportare la scuola italiana, per quanto possibile, in condizioni di funzionamento normali dopo le devastazioni della guerra. Prese accordi con il ministero dei Lavori pubblici per provvedere alla riparazione e ricostruzione dei locali, sollecitò la nomina e il funzionamento delle Commissioni provinciali per l'epurazione del personale compromesso con il passato regime, presentò uno schema di decreto per la ricostituzione dei patronati ed economati scolastici.

Con due successivi decreti (9 febbraio 1945 e 24 maggio 1945) rese esecutivi i nuovi programmi di studio per le scuole elementari predisposti dal precedente ministro De Ruggiero, a cui affiancò apposite norme per la compilazione dei libri di testo. Lo stesso A.R. suggerì qualche ritocco, in particolare per il programma di storia. Riconobbe, infine, l'opportunità di raccogliere in un tutto organico le norme legislative sulle scuole elementari e provvedere alla loro defascistizzazione. Con una serie di circolari intervenne anche in materia di insegnamento religioso e fissò nuove norme per la valutazione degli alunni.

Lasciato l'incarico ministeriale, l'A.R. partecipò ai lavori della quarta sottocommissione per l'Istruzione e le Belle arti della Consulta nazionale (istituita con il compito di esprimere pareri generali sui provvedimenti del governo in attesa dell'Assemblea costituente) e della Commissione nazionale d'inchiesta per la riforma della scuola (1947-1949) voluta dal ministro Guido Gonella per riordinare la scuola italiana secondo i princìpi della nuova Costituzione.

Lo studioso napoletano fu inoltre parte attiva di numerosi sodalizi culturali e con finalità sociali e educative come l'Accademia dei Lincei, la «Dante Alighieri», l'Opera per la rieducazione degli analfabeti e il Corpo nazionale giovani esploratori italiani di cui fu presidente dal 1954 al 1962. L'A.R. morì il 2 febbraio 1964 a Roma.

[Luisa Lombardi]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione Generale Istruzione Universitaria, Fascicoli personali dei professori ordinari (1940-1970), III versamento, b. 16; Liberi docenti, I versamento, I e II serie, b . 14

DBI, suppl. A-C, pp. 158-162; necrologi in «Studia et documenta historiae et iuris», 1964, pp. 528-533 e in «Rivista trimestrale di diritto e procedura civile», 1964, n. 1, pp. 361-363.

Studi in onore di Vincenzo Arangio Ruiz nel 45° anno del suo insegnamento, Napoli, Jovene, 1953, vol. I, pp. IX-XXIV; P. De Francisci, Vincenzo Arangio Ruiz (1884-1964), Accademia dei Lincei, 1965; R. Fornaca, I problemi della scuola italiana dal 1943 alla Costituente, Roma, Armando, 1972, pp. 23, 52, 63, 69, 110 e 112-113; T. Tomasi, La scuola italiana dalla dittatura alla repubblica 1943-1948, Roma Editori Riuniti, 1976, pp. 26-27, 74, 78, 80, 113, 228, 261 e 267; G. Pugliese, Vincenzo Arangio Ruiz nel centenario della sua nascita, in «Bullettino dell'Istituto di Diritto Romano Vittorio Scialoja», 1984, n. 25-26, 1984, pp. 1-15; L. Ambrosoli, La scuola in Italia, Bologna, il Mulino, 1982, pp. 18 e 41; G. Chiosso, I cattolici la scuola dalla Costituente al centro sinistra, Brescia, La Scuola, 1988, p. 33; A. Gaudio, La politica scolastica dei cattolici 1943-1953. Dai programmi all'azione d governo, Brescia, La Scuola, 1991, p. 125; M. Sica, Storia dello scoutismo in Italia, Roma Fiordaliso, 2006, p. 195.