Ferrari Bandini Buti Maria

Professioni: Maestra, scrittrice
Ambiti di produzione: Letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Emilia Romagna, Lombardia

Maria Ferrari nacque a Forlì il 1° novembre 1896 da Geminiano e Adele Golinelli. Le umili condizioni familiari indussero i genitori ad affidare la bambina alla cugina materna Antonietta Pasini e al marito Alfredo Ferri, maestro elementare, per assicurare a Maria migliori possibilità di riuscita. Conseguita la patente di maestra a Ravenna nel 1913, iniziò ad insegnare nelle scuole elementari rurali della zona.

A Castiglione di Ravenna conobbe Antonio Bandini Buti, di convinzioni repubblicane, con il quale si legò sentimentalmente, dando vita inoltre a un sodalizio intellettuale duraturo legato alla conoscenza delle avanguardie letterarie, in specie l'esperienza vociana, e allo studio del positivismo e del mazzinianesimo. Studi non metodici, ma animati da spontanea curiositas, segno del desiderio di conoscere destinato ad accompagnare la successiva attività di Maria.

Nel 1917 conseguì l'abilitazione alla direzione didattica presso l'università di Bologna sotto la direzione di Giulio Cesare Ferrari che ne sollecitò, invano, la prosecuzione negli studi. La F. tuttavia non utilizzò il titolo acquisito perché anche dopo il trasferimento a Milano e il matrimonio con Antonio Bandini Buti avvenuto nel 1926, continuò a insegnare come maestra nella scuola elementare «C. Pisacane» fino al 1940.

Solo dopo la nascita dei figli Alberto Mario e Luigi (detto Gino), rivolse tutte le energie alla scrittura, dedicandosi alla divulgazione storica per ragazzi con La meravigliosa storia del libro esposta ai giovani (1935); Bianco rosso e verde: origini, glorie, vicende della bandiera italiana (1937); Cantano gli eroi: musica e canto nella primavera della patria (1938); Tempesta sulla montagna (1941) e alla redazione delle sezioni storico-geografiche dell'Enciclopedia del ragazzo italiano della Labor (1940-1941). Non mancò alla F. attitudine anche per i problemi educativi che seppe affrontare con sensibilità ed equilibrio nella collaborazione a riviste quali «Mammina» e «Mamme e bimbi» e più ampiamente nella monografia Amore e saggezza (1941) dove la riflessione trae spunto dalla propria esperienza di madre.

L'opera più nota della F. è rappresentata dalle biografie raccolte in Poetesse e scrittrici d'Italia, volume dell'Enciclopedia biografica e bibliografica degli italiani (1941-1942). Il celebre repertorio biobibliografico costituisce un notevole contributo di base sulla produzione letteraria femminile anche minore. Sebbene la curatrice sostenesse nella prefazione di essersi astenuta da qualsiasi giudizio critico, non può tuttavia passare inosservato il silenzio fatto cadere sull'operato di diverse scrittrici ebree in osservanza alle disposizioni della cosiddetta bonifica libraria del 1939. La F. morì a Garbagnate Milanese il 14 marzo 1948.

[Sabrina Fava]

Fonti e bibliografia: www.archiviostorico. unibo, f. 1997.

DBDL, pp. 441-442; EP, vol. I, cc. 1443-1445; M. Bandini Buti (ed.), Poetesse e scrittrici, Roma, Tosi, 1941-1942, vol. I, p. 59; R. Carrarini, M. Giordano (edd.), Bibliografia dei periodici femminili lombardi 1785-1945, Milano, Ed. Bibliografica, 1993, pp. 217-221; M.P. Casalena, Scritti storici di donne italiane, 1800-1945, Firenze, Olschki, 2003, p. 238.

M. Tibaldi Chiesa, Letteratura infantile, Milano, Garzanti, 1945, p. 111; A. Bandini Buti, Mia moglie, Milano, Argo, 1949.