Farina Maurizio

Professioni: Benefattore, uomo politico, amministratore pubblico
Ambiti di produzione: Educazione infantile
Luoghi di attività: Piemonte

Maurizio Farina nacque a Rivarolo Canavese il 30 agosto 1804 da agiata famiglia canavesana. Più volte fra il 1834 e il 1865 fu sindaco della sua città e si distinse per la promozione di interventi a favore dei ceti meno abbienti della popolazione locale. Fu eletto inoltre deputato in varie circostanze fra il 1848 e il 1865 nella maggioranza cavourriana, poi nel 1879 venne nominato senatore. Fu anche console del Regno Sardo a Milano nel 1848 e a Berna nel 1849.

Già a partire dal 1825 strinse legami con gli ambienti liberali lombardi, in particolare con Carlo Cattaneo, Gabrio Casati e soprattutto con Ferrante Aporti. A Cremona visitò le prime scuole infantili ivi fondate, rimanendovi positivamente impressionato.

Il 1° luglio 1837 aprì nella sua città il primo asilo infantile aportiano del Piemonte, dopo una lunga corrispondenza intrattenuta con l'Aporti per avere maggiori informazioni e consigli e dopo aver visitato l'anno precedente anche gli asili infantili milanesi. Sul modello di quello messo a punto dall'Aporti per le scuole infantili di carità, il F. elaborò un apposito Regolamento che venne approvato nel 1838 dal consiglio comunale di Rivarolo e più tardi, il 4 maggio 1839, da Carlo Alberto. L'asilo infantile di Rivarolo fu negli anni successivi oggetto di numerose ed autorevoli visite di esponenti della cultura e della politica liberale piemontese.

Il nuovo asilo si differenziava nettamente rispetto alle preesistenti sale di asilo o di ricovero per l'adozione di un regolamento e di un programma didattico strutturato secondo criteri pedagogici e non solo assistenziali, per l'apertura interclassista e infine per la particolare attenzione rivolta alla preparazione didattica delle insegnanti. Il F. si avvalse inizialmente delle Suore di carità dell'Immacolata Concezione, fondate nel 1817 da Antonia Maria Verna (1773-1838), ma a causa della loro impreparazione, a partire dal 1842 aprì l'asilo anche a insegnanti laiche.

Nell'agosto 1838, assieme a Carlo Boncompagni, Camillo Cavour e altri esponenti, laici e religiosi, del mondo liberale torinese, promosse la costituzione di una Società per la fondazione e la diffusione in Piemonte degli asili infantili. Nonostante le pressioni esercitate dagli ambienti più reazionari della corte sabauda e della curia arcivescovile torinese, il sodalizio ottenne il 24 agosto 1838 l'autorizzazione del sovrano. Il F. morì a Torino l'8 febbraio 1886.

[Redi Sante Di Pol]

Fonti e bibliografia: Archivio privato Farina, Rivarolo; altra documentazione presso l'asilo infantile «M. Farina», Rivarolo, e presso AS, Torino.

PE, pp. 191-192; necrologio in «Istitutore», 1886, n. 9, p. 128.

W. Ballerini, Le scuole infantili in Piemonte nel Risorgimento, in «Levana», 1925, n. 6, pp. 448-469 e 1926, n. 2-3, pp. 230-248; G. Garretti di Ferrere, Nel centenario dell'Asilo aportiano di Rivarolo Canavese (1837-1937). L'Asilo d'infanzia «Maurizio Farina» nel movimento aportiano, in «Bollettino storico bibliografico subalpino», 1937, n. 1; C. Toesca di Castellazzo (ed.), Celebrazioni del centenario di fondazione del primo asilo aportiano sorto nel Regno sardo, Rivarolo Canavese, Asilo infantile «M. Farina», 1937; C. Dogliani, La Società delle scuole infantili di Torino dalla sua fondazione (1839) alla prima guerra mondiale, in «Bollettino storico-bibliografico subalpino», 1996, pp. 589-642; R. Poletto, Le Suore di Ivrea di madre Antonia Verna e il primo Asilo aportiano in Piemonte, in «Annali di storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche», 1999, n. 6, pp. 45-56; G.S. Pene Vidari, Ambienti e prospettive della costituzione dell'asilo Farina di Rivarolo, in «Bollettino-Società accademica di storia ed arte canavesana», 2000, n. 26, pp. 137-167.