Doveri Giuseppe

Professioni: Professore, professore universitario, filantropo, traduttore
Ambiti di produzione: Educazione infantile, insegnamento libero, matematica
Luoghi di attività: Toscana

Giuseppe Doveri nacque a Siena il 14 luglio 1792. Frequentò le Scuole pie di Firenze sotto la guida di maestri quali Mauro Bernardini, che lo avviò allo studio letterario e del greco, e Giovanni Inghirami, che lo incoraggiò ad approfondire gli studi di matematica e astronomia, aggregandolo, nel 1811, al fiorentino Osservatorio Ximeniano come collaboratore nella compilazione delle sue tavole astronomiche. Dal 1812 fu all'università di Pisa, dove studiò calcolo differenziale e astronomia e dove si appassionò alle teorie del matematico Joseph-Louis Lagrange, approfondendo frattanto le dottrine di Isaac Newton, Leonhard Euler e Lazar Carnot.

Nel 1813 venne nominato reggente della cattedra di Matematiche e Nautica del collegio di Livorno e nel 1815 maestro dei piloti della Marina del Granducato di Toscana, incarico che mantenne fino al 1819, quando fu chiamato a insegnare alla Scuola livornese dei reali corpi di Artiglieria e Marineria istituita quell'anno. Al D. si deve inoltre, nel 1822, la compilazione del Regolamento delle scuole comunali.

Tra il 1824 e il 1827, si dedicò alla traduzione del trattato Cours complet de mathématiques pures di Louis-Benjamin Francoeur (Corso completo di matematiche pure del signor L.B. Francoeur). Nel 1830 lo studioso senese aggiunse ai già numerosi incarichi quello di professore onorario all'università di Pisa.

Generoso promotore di istituzioni educative e filantropiche, nell'aprile del 1833 fu tra i fondatori dell'Istituto dei padri di famiglia di Livorno, sorto a proseguimento dell'esperienza iniziata dall'avvocato Federico Del Rosso, che nel 1821 aveva inaugurato una scuola di famiglia presso la sua abitazione.

La scuola, orientata alla formazione dei ragazzi principalmente nelle discipline utili all'esercizio del commercio e dell'industria, intendeva fornire una solida base scientifica anche a chi voleva proseguire gli studi all'università ed era strutturata in otto classi, due preparatorie, tre intermedie e tre maggiori. Dopo tre anni di sperimentazione, nel 1836 l'istituto ottenne il suo primo regolamento organico, modificato nel 1840 sotto la supervisione dello stesso D., che ebbe l'incarico di sovrintendente per sette anni.

Il D. fu inoltre tra i fondatori e conservatori della cassa di risparmio di Livorno e aderì al comitato provvisorio promotore del primo asilo d'infanzia della città. A coronamento della lunga e onorata carriera di professore, nel 1843 fu nominato lettore di Algebra all'università di Pisa, incarico che mantenne fino alla morte. Il D. morì a Livorno il 13 febbraio 1857.

[Silvia Assirelli]

Fonti e bibliografia: PE, pp. 182-183; Archivio biografico italiano, I 374, 336-344; II 216, 185-186; I. Cantù, L'Italia scientifica contemporanea, Milano, A.F. e G. Stella, 1844, pp. 190-191; M. Rosi, Dizionario del Risorgimento Nazionale, Milano, F. Vallardi, 1930-1937, vol. II, p. 958.

F. Corridi, Della vita e degli studi del professor Giuseppe Doveri, in «L'Ammonitore scolastico», 1857, n. 12, pp. 10-23; F. Pera, Ricordi e biografie livornesi, Livorno, F. Vigo, 1867, vol. I, pp. 391-397; A. Linaker, La vita e i tempi di Enrico Mayer, Firenze, Barbèra, 1898, vol. I, p. 12; A. Gambaro, I due apostoli degli asili infantili in Italia, in «Levana», 1927, n. 1-2, p. 141; S.S. Macchietti, Una scuola della comunità nell'Ottocento: l'Istituto dei Padri di Famiglia di Livorno, in «Cultura e scuola», 1979, n. 71, pp. 99-105; A. Gaudio, Educazione e scuola nella Toscana dell'Ottocento, Brescia, La Scuola, 2001, p. 113.