Angoletta Bruno

Professioni: Illustratore
Ambiti di produzione: Letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Veneto, Lombardia, Italia

Bruno Angoletta nacque a Belluno il 7 settembre 1889. Nel 1907 si trasferì a Padova per frequentare i corsi della facoltà di Giurisprudenza, che tuttavia abbandonò per dedicarsi all'illustrazione. Esordì su «L'Asino» e nel 1911 fu redattore grafico per «Primavera», rivista diretta da Vittorio Podrecca, con il quale, dal 1914, collaborò come costumista e scenografo nell'allestimento degli spettacoli di marionette del Teatro dei Piccoli.

Negli anni '20 e '30 partecipò a numerose esposizioni nazionali e internazionali, tra cui la Biennale delle arti decorative di Monza (1923), la Mostra di scenografia di Vienna (1924) e la Biennale di Venezia (1928 e 1936) e collaborò con importanti periodici come «Giro Giro Tondo», «Cuore», «Il Giornalino della domenica» (per il quale compose tutte le copertine dell'annata 1925), «Il Balilla» (per cui creò le storie di Romolino e Remoletto), ma soprattutto il «Corriere dei piccoli». Dal 1928 agli anni '50 il foglio milanese ospitò i suoi più noti personaggi: tra questi il soldato Marmittone (1928), Sor Lardo Mortadella (1928), Sor Calogero Sorbara (1930), il Dottor Centerbe Ermete (1933), il Professor Tubo (1935), Pampam della Mincragna (1940), Cencio (1941) e Mister Dollar (1945).

Prolifico illustratore di libri per ragazzi, dal 1914 l'A. iniziò una proficua collaborazione con Mondadori, per cui, con sorprendente poliedricità stilistica, figurò molti volumi delle collane «Bibliotechina de La Lampada» (1914-1930), «Canzoncina» (1921), «Bibliotechina del Girogirotondo» (1922-1923), poi «Girogirotondo» (1931-1932), «Collezione Filastrocche» (1933) e quasi tutti quelli della serie «Il Romanzo dei ragazzi» (1933-1935).

Fu altresì attivo con l'editore Bompiani, in particolare nelle collane dei primi anni '30 «I Libri d'acciaio» e «Libri scelti», e un poco più avanti con l'editore Garzanti, per cui illustrò una bella versione di Le avventure di Pinocchio (1951). Tra anni '40 e '50 continuò a dedicarsi alla stampa periodica, collaborando, tra gli altri, a «Guerin Meschino», «Pinocchio», di cui divenne direttore nel 1945, e «Candido», l'ultimo giornale che a partire dal 1951 ne accolse le vignette umoristiche. L'A. morì a Milano il 7 gennaio 1954.

[Silvia Assirelli]

Fonti e bibliografia: i fondi più cospicui di documenti e disegni dell'A. sono conservati presso la Fondazione «Corriere della sera», Milano e l'Archivio storico Mondadori, Milano.

A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano, Patuzzi Editore, 1975, vol. I, p. 83; M. Horn, L. Secchi (edd.), Enciclopedia mondiale del fumetto, Milano, Editoriale Corno, 1978, pp. 155-156; P. Pallottino, Storia dell'illustrazione italiana, Bologna, Zanichelli, 1988, ad indicem.

A. Faeti, Guardare le figure, Torino, Einaudi, 1972, ad indicem; C. Carabba, Corrierino, Corrierona. La politica illustrata del Corriere della Sera, Firenze, Guaraldi, 1976, pp. 80-84 e passim; P. Pallottino, Bruno Angoletta, in R. Barilli, F. Solmi (edd.), La metafisica: gli anni Venti, Bologna, Grafis, 1980, pp. 265-267; Ead., Bruno Angoletta, in N. Bortolotti (ed.), Gli Annitrenta: arte e cultura in Italia, Milano, Mazzotta, 1982, p. 578; E. Balzaretti (ed.), Dalla A. alla Ang. Bruno Angoletta, professione illustratore, Torino, Little Nemo, 2001; D. Scala, Bruno Angoletta, in G. Ginex (ed.), Corriere dei Piccoli: storie, fumetto e illustrazione per ragazzi, Milano, Skira, 2009, pp. 275-276.