D'Ercole Pasquale

Professioni: Professore universitario
Ambiti di produzione: Filosofia, pedagogia, storia della pedagogia
Luoghi di attività: Puglia, Piemonte

Pasquale D'Ercole nacque a Spinazzola (Bari) il 23 dicembre 1831. Dopo gli studi presso i seminari di Venosa e Molfetta, nel 1849 si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'università di Napoli, dedicandosi contemporaneamente all'apprendimento delle lingue moderne e della filosofia. Grande importanza per la sua formazione rivestì il filosofo napoletano Giambattista Ajello.

Dopo un soggiorno a Berlino ove perfezionò la conoscenza del pensiero hegeliano, tornò in Italia. Nel 1864, venne nominato professore di Filosofia teoretica. In questa veste insegnò prima a Pavia e, in seguito, a Torino ove tenne anche l'insegnamento di Filosofia morale.

Venuto in contatto nella città piemontese con il positivismo di stampo evoluzionista, il D'E. indirizzò la sua filosofia verso il tentativo di conciliare l'evoluzionismo materialista e l'idealismo hegeliano. Accanto agli interessi filosofici (su cui lasciò una imponente messe di scritti, molti dei quali dedicati al filosofo piemontese Pietro Ceretti) fu sempre vivo in lui l'interesse educativo, testimoniato dai numerosi scritti a carattere pedagogico e da quelli concernenti i problemi riguardanti l'istruzione.

Nel 1874 diede alle stampe il volume Alcune proposte di riforma nella istruzione secondaria, mentre l'anno successivo un sopralluogo presso le scuole tecniche del pavese divenne per il D'E. l'occasione per una riflessione sulle manchevolezze e sulle possibili migliorie da attuare in questo tipo di istituti (Rapporto della ispezione delle Scuole tecniche di Vigevano, Mortara, Voghera, ecc., 1875). La sua indagine pedagogica fu strettamente connessa allo studio del pensiero e delle opere di Pestalozzi, Fröbel e Spencer (L'educazione dell'infanzia secondo Federico Froebel, 1876; Osservazioni sul metodo oggettivo di Froebel e Pestalozzi, 1883; L'educazione del bambino secondo Pestalozzi, Froebel e Spencer, 1886).

Secondo il D'E. «un'educazione ideale del bambino» avrebbe dovuto coniugare il principio intuitivo del Pestalozzi con quello «fattivo» del Fröbel, integrati entrambi dallo sperimentalismo e dallo scientismo dello Spencer. Sulla base di queste premesse lamentò che la scuola elementare fosse troppo teorica e poco pratica, tanto da giungere a sostenere essere preferibile l'istruzione casalinga rispetto a quella istituzionale.

Fu collaboratore occasionale della «Rivista pedagogica» (SPES, n. 943) fondata da Luigi Credaro. Il D'E. morì a Torino il 16 gennaio 1917.

[Ilaria Mattioni]

Fonti e bibliografia: Università di Torino, Facoltà di Lettere e filosofia, fondo D'Ercole.

DBI, vol. XXXIX, pp.100-102; EF (ed. Centro studi filosofici di Gallarate), vol. I, c. 1483; EP, vol. II, pp. 3656-3657; PE, p. 172.

Nel cinquantesimo anniversario di insegnamento del prof. Pasquale D'Ercole. Notizia della vita e delle opere, Torino, Tip. Momo, 1913; G. Colombo, La filosofia come soteriologia, Milano, Vita e pensiero, 2005, pp. 64-77.