Della Seta Ugo

Professioni: Professore, uomo politico
Ambiti di produzione: Cultura ebraica, filosofia, massoneria, politica scolastica
Luoghi di attività: Lazio

Di famiglia ebraica, Ugo Della Seta nacque a Roma il 18 luglio 1879. Si laureò in Giurisprudenza a Napoli nel 1901 e condivise gli ideali repubblicani del suo maestro Giovanni Bovio, orientandosi verso un mazzinianesimo etico pervaso di intensi valori morali e di religiosità laica. Si dedicò all'attività pubblicistica su tematiche giudiziarie, politiche e culturali, entrando in contatto con le tendenze idealistiche e spiritualistiche emergenti e frequentando l'ambiente teosofico raccolto intorno alla rivista «Ultra». Nel 1903 pubblicò La filosofia penale di Giuseppe Mazzini e in quello stesso periodo aderì alla massoneria.

Dopo alcuni anni di insegnamento nei licei, nel 1908 pubblicò I valori morali. Parole ai giovani e nel 1912 ottenne la libera docenza in Filosofia morale. Oltre a tenere corsi in questa disciplina (Filosofia morale. Lineamenti di un corso di lezioni, 1917), andò approfondendo il ruolo e le caratteristiche dell'istruzione pubblica di cui rivendicò con decisione la libertà e la laicità. Nella relazione sui problemi dell'istruzione, presentata con Carlo Cantimori al congresso del Partito repubblicano del 1922, il D.S. riconobbe la possibilità di un'iniziativa privata nell'insegnamento purché attuata in forma aconfessionale e sottoposta al diretto controllo dello Stato.

Le ragioni profonde del dissidio con il fascismo, che si manifestò subito evidente, non derivavano nello studioso romano da un'ostilità di principio allo Stato etico, che anzi in qualche modo egli considerava coerente con la sua concezione filosofica, ma piuttosto dall'atteggiamento arrendevole e compiacente verso la Chiesa e la religione cattolica e dalla conseguente discriminazione nei riguardi delle minoranze. Proprio a questo tema dedicò il saggio Le minoranze religiose nel nuovo codice penale (1931) nel quale segnalò i rischi presenti nel codice Rocco, circa le minoranze etniche e religiose. In quegli stessi anni insegnò Storia e Filosofia nella Scuola ebraica di Roma.

Con la fine del fascismo e della guerra il D.S. tornò alla politica attiva, prima nelle fila del Partito d'azione, poi con il Partito repubblicano italiano, in rappresentanza del quale fu eletto alla Costituente e poi al Senato nella prima legislatura. Coerente con il suo radicalismo democratico, si batté con forza a favore della laicità dello Stato e dell'istruzione pubblica in numerosi interventi svolti come membro della Commissione istruzione pubblica e belle arti (1948-1953), interventi che lo misero in rotta collisione con la direzione del Partito repubblicano, ormai avviato ad una politica centrista con la Democrazia cristiana.

Il D.S. concluse il mandato parlamentare transitando nel gruppo misto e poi in quello liberale. Fu poi confermato, nel 1953, in Parlamento come deputato indipendente eletto nelle liste del Partito socialista italiano. Il D.S. morì a Roma il 25 maggio 1958.

[Emma Ansovini]

Fonti e bibliografia: DBI, vol. XXXVII, pp. 485-489; necrologio in «I Problemi della pedagogia», 1958, n. 3, pp. 597-600.

T. Tomasi, Massoneria e scuola dall'unità ai nostri giorni, Firenze, Vallecchi, 1980, pp. 142, 174-178 e 188-189; B. Di Porto, Un profilo del mazziniano Ugo Della Seta, in «Il Tempo e l'idea», novembre-dicembre 2008, pp. 141-158; Ugo della Seta viveva sulla luna? Ugo Della Seta nel ricordo dell'ing. Mario Pontecorvo, ivi, gennaio-giugno 2009, p. 31.