Del Monaco Gioitti Maria

Professioni: Scrittrice
Ambiti di produzione: Cultura locale, letteratura per l'infanzia, teatro
Luoghi di attività: Istria, Friuli Venezia Giulia

Nata a Pisino D'Istria (Pola) il 14 agosto 1890 da una famiglia friulana, Maria Del Monaco Gioitti è trascritta presso lo stato civile di Trieste come vedova di Oscar Gioitti, ma si firmava come Gioitti Del Monaco. Fu portata bambina dai genitori a Trieste e a 18 anni si trasferì a Cormòns (Gorizia), la cittadina di nascita della madre, località da cui avrebbe tratto ispirazione per molti dei suoi scritti e dove imparò la lingua friulana. Visse il periodo della prima guerra mondiale a Graz, frequentando l'università, diplomandosi in lingua tedesca ed ottenendo l'abilitazione all'insegnamento. Al termine del conflitto rientrò a Trieste. Dal 1928 e per quarant'anni fu socia e collaboratrice della Società filologica friulana.

Come Maria Dardi Norcia, Bice Polli, Lina Galli, Lucia Boccasini Tranquilli, la G. rientra nel gruppo delle scrittrici del Friuli-Venezia Giulia, nate nell'ultimo scorcio dell'800, che attraversarono le difficili stagioni delle due guerre mondiali, il periodo fascista, la lotta partigiana, l'esodo degli italiani dall'Istria e le sofferte vicende della zona A del Territorio libero di Trieste (1947-1954).

Scrisse in poesia ed in prosa, sia in lingua italiana sia friulana. Numerosi suoi racconti apparvero su «Il Corriere dei piccoli», «Il Corriere dei ragazzi», «Mastro Remo», «Primavera», «Il Piccolo dei piccoli». Sue poesie e villotte furono messe in musica da compositori di valore, come Augusto Cesare C. Seghizzi, Claudio Noliani e Silvio Negri, che musicò due raccolte di canzoni: Canti al sole e Tra un gioco e l'altro (1932), 12 canzoncine per bambini. Altre poesie e filastrocche per l'infanzia furono raccolte in Le faville del ceppo (1931) e in Rosis e urtiis (1954).

Fu tuttavia nell'ambito teatrale che la G. raccolse i maggiori successi. Esordì con una commedia in dialetto triestino, alla quale fecero seguito, tra l'altro, Une sblanciade di Pasche (1929), Arbe mate (1930), Un conciart di bande (1957), Cjase cence soreli (1966), Lis mascarutis (1970), commedie leggere e di costume, ambientate in un mondo contadino e con dialoghi semplici, ancora oggi rappresentate con successo.

Il suo lavoro più noto destinato ad un pubblico di bambini e ragazzi fu Il reuccio e il suo cruccio, favola in versi in tre atti e quattro quadri, musica di Silvio Negri (1932). Rifiutata inizialmente da «Il Corriere dei piccoli», la commedia fu messa in onda da Radio Trieste, nel «Cantuccio di Mastro Remo», la fortunata rubrica di Mario Granbassi. Fu poi rappresentata in varie città italiane nell'allestimento del poeta e pittore futurista Farfa (pseudonimo di Vittorio Osvaldo Tommasini), in Europa e fino a giungere ai palcoscenici dell'America Latina. Altri testi teatrali per ragazzi furono: Facanapa aeronauta, tre atti per marionette, Colombina va al veglione, Madamigella Millefoglie e La collana della regina, rappresentate nei ricreatori triestini. Bombarella e Tiritera ricevette il premio Trieste 1953 per il Festival dei ragazzi e fu messo in scena al Politeama «Rossetti». La G. morì a Trieste il 3 maggio 1973.

[Claudio Desinan]

Fonti e bibliografia: la bibliografia della D.M. relativa al periodo 1945-1972 in Contribuzion par une bibliografie (1945-1997), in «Quaderni del centro interdipartimentale per la ricerca sulla lingua e la cultura in Friuli», 1998.

Enciclopedia monografica del Friuli-Venezia Giulia, Udine, Istituto per l'Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia, 1981, vol. III/2, p. 1302.

B. Polli, Maria Gioitti del Monaco, in «La Donna italiana», 1934, n. 6, pp. 341-342; Ead., Maria Gioitti del Monaco, Un mazzét di rosis, in «La Porta orientale», 1939, n. 7-8-9, pp. 397-398; M. Fraulini, Le poesie friulane di Maria Gioitti Del Monaco, ivi, 1955, n. 1-2, pp. 47-53; G. D'Aronco, Nuova antologia della letteratura friulana, Udine, Aquileia, 1960, p. 409; T. Bressan, A Maria Gioitti Del Monaco, in «L'Ora del racconto», 1967, n. 1-2, pp. 135-139; Galleria friulana. Maria Gioitti Del Monaco, in «Sot la nape», 1968, n. 2, pp. 39-42; N. Pauluzzo, Sulla letteratura friulana contemporanea, ivi, 1969, n. 2, pp. 6-7; R. Curci, G. Ziani, Bianco rosa e verde. Scrittrici a Trieste fra '800 e '900, Trieste, LINT, 1993, pp. 291-292; L. Sossi, RL. Metafore d'infanzia, Trieste, Einaudi ragazzi, 1998, pp. 21-23.