De Sanctis Sante

Professioni: Medico, professore universitario
Ambiti di produzione: Psicologia
Luoghi di attività: Umbria, Lazio, Italia

Sante Camillo De Sanctis nacque tra le colline di Parrano (Terni) nel 1862. Si laureò a pieni voti nel 1886 presso la facoltà di Medicina dell'università di Roma. Dopo alcuni anni trascorsi nel paese natale come medico condotto, tornò a Roma; nel 1891 iniziò a collaborare con il laboratorio romano di anatomia patologica dell'ospedale S. Maria della Pietà, diretto da Giovanni Mingazzini (1859-1929).

L'anno successivo continuò la sua attività di medico nella clinica psichiatrica diretta da Ezio Sciamanna (1850-1905), dove mise a punto ricerche nel campo dell'anatomia e dell'istologia del sistema nervoso e, nel 1893, completò la sua formazione recandosi all'estero, dapprima a Zurigo, dove studiò l'ipnotismo con Auguste Forel (1848-1931) e successivamente a Parigi, dove frequentò alcuni importanti medici della Salpêtrière e di Bicêtre come Jules Philipe Falret, Pierre Marie, Louis Séglas, Philippe Chaslin.

Tornato in Italia, il D.S. si interessò alla ricerca clinica e psicologica sull'attività onirica, pubblicando nel 1896 articoli sulla psicologia e la psicofisiologia del sonno e dei sogni in relazione alla personalità criminale con l'obiettivo di indagare la dimensione subcosciente, al fine di ricostruire sia il grado di «criminalità latente» del delinquente sia il suo stato di coscienza immediatamente dopo il delitto e durante la detenzione. Sempre nel 1896 diede alle stampe un volume su I sogni e il sonno nell'isterismo e nell'epilessia che gli valse la libera docenza in Psichiatria e Clinica psichiatrica. Nel 1899 pubblicò l'opera più marcatamente psicologica I sogni: studi clinici e psicologici di un alienista citata, con toni critici, nella più fortunata Traumdeutung di Sigmund Freud.

Sotto la sua guida nel 1896 la giovane Maria Montessori discusse la tesi dal titolo Contributo clinico allo studio delle allucinazioni a contenuto antagonistico. Due anni più tardi diede vita a un'iniziativa (Opera «Sante De Sanctis») per la terapia e la riabilitazione di portatori di handicap psicofisici e poco dopo aprì gli Asili-scuola per l'educazione dei bambini poveri e dei minorati psichici.

Nel 1901, ottenne la libera docenza anche in Psicologia presso la facoltà di Filosofia di Roma e nel 1905 fu tra i vincitori insieme con Federico Kiesow (1858-1940) e Cesare Colucci (1865-1942) di una delle prime tre cattedre di Psicologia sperimentale bandite in Italia. Sempre nel 1905 fu inoltre tra gli organizzatori del V congresso internazionale di Psicologia, svoltosi per la prima e unica volta in Italia e precisamente a Roma sotto la sua direzione.

Fu quindi chiamato (1906) dalla facoltà di Medicina di Roma come professore straordinario di Psicologia sperimentale. In tale veste nel 1907 diede vita al laboratorio di Psicologia sperimentale con annesso un seminario psico-pedagogico creato mediante il concorso dello stesso D.S., di Luigi Credaro e dell'igienista Giuseppe Sanarelli (1864-1940), punto di riferimento del Corso di perfezionamento per i licenziati delle scuole normali (Scuola pedagogica) da poco avviato presso l'ateneo capitolino e presso cui lo studioso umbro tenne un corso pratico di Psicologia sperimentale applicata alla pedagogia.

Accanto alla psicologia pedagogica, altri importanti settori di studi coltivati riguardarono, il lavoro e la fatica mentale, la religione e la psicologia criminale e la psicologia giudiziaria (fu primo insegnante in Italia di Psicologia giudiziaria e criminale). Nel 1911 fu tra i fondatori della Società italiana di psicologia di cui divenne il primo presidente, carica questa che ricoprì anche in anni successivi.

La notevole poliedricità dei suoi interessi lasciò un segno anche nel settore della psicopatologia in età evolutiva come documenta nel 1925, la sua celebre opera Trattato di neuropsichiatria infantile, più di mille pagine che segnò l'atto di nascita di questa nuova specializzazione medica, connotata fortemente in senso psicologico, poi proseguita nel secondo dopoguerra dal figlio Carlo De Sanctis e da Giovanni Bollea.

Nel 1929-1930 il D.S. pubblicò un altro importante trattato sulla psicologia sperimentale in cui erano unitariamente considerati sia il versante della psicologia generale sia quello applicativo della psicopatologia, della psicologia del lavoro, della psicologia pedagogica, della psicologia criminale e della psicologia giuridica. Il D.S. morì a Roma il 20 febbraio 1935.

[Fabiola Zurlini]

Fonti e bibliografia: Università «La Sapienza» di Roma, Archivio della facoltà di Psicologia, fondo De Sanctis.

DBI, vol XXXIX, pp. 316-322; DEI, vol. III, p. 850; DEP, vol. I, p. 673; EIPS, vol. I, pp. 691-692; EP, vol. II, coll. 3368-3671; PE, pp. 177-178; SPES, nn. 142 e 947; La Pedagogia, Milano, F. Vallardi, 1970, vol. V, p. 620, vol. IX, p. 109, vol. X, p. 471, vol. XII, pp. 111 e 118 e vol. XIII, p. 284; G. Cimino, N. Dazzi (edd.), La psicologia in Italia. I protagonisti e i problemi scientifici, filosofici e istituzionali (1870-1945), Milano, LED, 1998, pp. 255-296.

R. Appicciafuoco, La psicologia sperimentale di Sante De Sanctis, Roma, Orsa Maggiore, 1946 (con bibliografia completa); E. Medea, Sancte De Sanctis, in La Scuola «Treves De Sanctis» di Milano e l'assistenza ai fanciulli insufficienti mentali, suppl. a «Quaderni di infanzia anormale», 1963, n. 4, pp. 1-8; F. Bianchi di Castelbianco et al., Sante de Sanctis, Roma, Magi, 1998; G. Israel, P. Nastasi, Scienza e razza nell'Italia fascista, Bologna, il Mulino, 1998, p. 278; A.M. Ferreri, Sante De Sanctis (1862-1935): un contributo bibliografico, in «Teorie Ï Modelli», 2001, pp. 75-124; G. Cappellari, D. De Rosa, Il padiglione Ralli: l'educazione dei bambini anormali tra positivismo ed idealismo, Milano, Unicopli, 2003, pp. 21-43; G. Cimino, G.P. Lombardo, Sante De Sanctis tra psicologia generale e psicologia applicata, Milano, Angeli, 2004; G.P. Lombardo, E. Cicciola, La Docenza Universitaria di Sante De Sanctis nella Storia della Psicologia Italiana, in «Teorie Ï Modelli», 2005, pp. 5-43; G.P. Lombardo, I sogni nella psicologia di Sante de Sanctis, Roma, Magi, 2008.