D'Andrea Virgilia

Professioni: Maestra, scrittrice
Ambiti di produzione: Anarchia, letteratura italiana
Luoghi di attività: Abruzzo

Nata a Sulmona (L'Aquila) l'11 febbraio del 1888, Virgilia D'Andrea conseguì nel 1909 il diploma di maestra elementare presso il locale Collegio delle Religiose, al quale, essendo rimasta orfana, era stata affidata all'età di sei anni; completò i suoi studi nell'università di Napoli e subito dopo intraprese un significativo percorso da «maestrina del popolo» (Borghi, p. 173) in alcuni paesi del natìo Abruzzo. Nel 1915, così come rievocato in Torce nella notte (1933), insegnò dapprima ad Avezzano (L'Aquila), scampando al tremendo terremoto, e successivamente a Terni.

La consuetudine con alcuni grandi autori (in particolare Giacomo Leopardi, Ada Negri, Mario Rapisaldi, Giosuè Carducci) da una parte e la rigorosa educazione ricevuta in collegio dall'altra, costituiscono i due capisaldi della sua complessa formazione della D. destinata a un svolta decisiva in seguito all'incontro con Armando Borghi suo futuro compagno. Il Borghi la introdusse infatti alla militanza anarchica, attività che l'accompagnò per l'intero percorso di vita e che ne influenzò anche la produzione letteraria, manifestandosi come amore verso il più debole, critica ai vincoli oppressivi, falsi moralismi.

Oltre alla fondazione e direzione della rivista «Veglia» (Parigi, 1926-1927), meritano di essere menzionate due altre opere, Tormento (1922) e L'ora di Maramaldo uscito a New York nel 1925. Qui, in esilio, morì l'11 maggio 1933.

[Luca Puglielli]

Fonti e bibliografia: M. Antonioli (ed.), Dizionario biografico degli anarchici italiani, Pisa, BSF, 2004, vol. I, pp. 486-488.

A. Borghi, Mezzo secolo di Anarchia, Napoli, Esi, 1954; F. Piccioli, Virgilia D'Andrea, Chieti, Centro studi libertari «C. Di Sciullo», 2002.