Crocioni Giovanni

Professioni: Professore, ispettore, funzionario ministeriale, professore universitario
Ambiti di produzione: Associazionismo secondario, cultura locale, letteratura italiana
Luoghi di attività: Marche

Giovanni Crocioni nacque ad Arcevia (Ancona) il 5 ottobre 1870. Nel 1894 si laureò in Lettere a Roma cui fece seguito una seconda laurea in Filosofia; nel contempo frequentò la scuola di Filologia romanza fondata da Ernesto Monaci, figura determinante nel percorso di formazione giovanile del C., introdotto proprio dal Monaci allo studio dei dialetti. Negli anni di studio si precisarono le due principali componenti dell'attività di ricerca del C.: la letteratura italiana, con importanti studi filologici sull'opera dantesca, e il folclore, con particolare attenzione per l'ambiente e la cultura marchigiana.

Nel 1903 C. vinse la cattedra per l'insegnamento dell'Italiano e della Storia nei licei e nel 1913 conseguì la libera docenza in Letteratura italiana presso l'università di Bologna. Nello stesso anno divenne provveditore agli studi e vinse il concorso per ispettore nelle scuole medie.

Voce attiva nei dibattiti scolastici d'inizio secolo, il C. partecipò alla vita della Federazione nazionale insegnanti scuole medie, parteggiando per la regionalizzazione dell'istruzione per garantirne maggiore aderenza alle esigenze e alle necessità dei singoli territori. Nel 1914 uscirono il volume Le regioni e la cultura nazionale, nel quale C. sosteneva la tesi della necessità di una maggiore autonomia politica e culturale delle regioni, mettendo in luce il ruolo determinante della scuola in rapporto al territorio regionale e a tutta la vita del Paese, e il volume Le Marche, letteratura, arte e scuola, che doveva essere il primo volume di una collana pensata per la scuola secondaria e dedicata alle varie regioni italiane.

Gli studi del Monaci e quelli del C. influenzarono alcuni aspetti della riforma scolastica del 1923 (in specie nell'ambito della scuola elementare per il tramite di Giuseppe Lombardo Radice che promosse la pubblicazione del già citato volume del 1914), tema al quale il docente marchigiano fu particolarmente sensibile (Criteri fondamentali per il rinnovamento della scuola media, 1918 e Il professore di scuola media, 1919) anche nell'immediato primo dopoguerra. Della riforma del 1923 fu poi convinto sostenitore, come mostrano i rilievi introdotti nella seconda edizione del volume Professore di scuola media (1929).

Nel 1923 il C. fu nominato provveditore regionale agli studi delle Marche (1923) e poi di Bologna, incarico che ricoprì dal 1926 al 1935. Furono questi anni di intensa attività culturale: dal 1922 al 1935 fu alla presidenza della Deputazione di storia patria per le Marche, ricoprì l'incarico di direttore della rivista da lui fondata nel 1925 «Rendiconti dell'Istituto marchigiano di scienze, lettere e arti» e, insieme a Ernesto Codignola e a Arrigo Solmi, curò una collana storica del Risorgimento italiano per la Società tipografica modenese.

Il C., inoltre, anche in questo periodo continuò a coltivare lo studio del folclore, a cui dedicò diversi lavori tra i quali va citato almeno Problemi fondamentali del folklore con due lezioni sul folklore e D'Annunzio (1928), scritto in cui entrava nel merito della metodologia di indagine e di ricerca da adottare nell'ambito di uno studio critico del patrimonio folcloristico italiano. Il C. morì a Reggio Emilia il 22 giugno 1954.

[Elisabetta Patrizi]

Fonti e bibliografia: G. Anceschi (ed.), Bibliografia degli scritti di Giovanni Crocioni, Reggio Emilia, Tecnostampa, 1970.

DBI, vol. XXXI, pp. 223-226; DBMa, vol. I, p. 209; PE, p. 153.

G. Natalia, Ricordi e profili di maestri ed amici, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1965, pp. 263-275; G. Anceschi, La vita e l'opera di Giovanni Crocioni, Firenze, Olschki, 1970 (prefazione a G. Crocioni, Le tradizioni popolari nella letteratura italiana); Il regionalismo di Giovanni Crocioni, prefazione di G. Armani, Firenze, Olschki, 1972; G. Anceschi, Giovanni Crocioni: un regionalista marchigiano nella cultura italiana tra positivismo e idealismo, Urbino, Argalia, 1977; M. Veltri (ed.), Giovanni Crocioni, le Marche e la cultura del primo Novecento, Ancona, Aniballi Grafiche, 2008.