Corti Siro

Professioni: Maestro, direttore
Ambiti di produzione: Associazionismo magistrale, editoria scolastica, politica scolastica, stampa scolastica
Luoghi di attività: Lombardia, Lazio

Siro Corti nacque a Mede (Pavia) il 24 febbraio 1851. Studiò nel ginnasio di Pavia e dopo aver seguito la scuola normale di Lodi conseguì la patente elementare superiore a Milano il 20 settembre 1870. Iniziò la sua attività di insegnante prima a Schio (1870-1871) e poi a Sannazzaro (1871-1873). Nell'ottobre del 1873 fu nominato maestro supplente nelle scuole di Roma e qui venne definitivamente assunto dieci anni dopo.

All'attività magistrale il C. affiancò numerosi altri incarichi, in specie l'insegnamento nelle scuole tecniche serali. Fra il 1876 ed il 1881 si specializzò nell'insegnamento della Ginnastica a Lodi, in Calligrafia e in Disegno geometrico, e iniziò a scrivere testi per le scuole tra i quali particolare fortuna ebbero i libri di storia (Racconti e biografie di storia patria per le scuole primarie e popolari, 1880; Breve storia del Risorgimento italiano, 1885); animò come condirettore il periodico magistrale «La Luce» (SPES, n. 656) e collaborò a «Il Nuovo educatore» (ivi, n. 757). Il 29 aprile 1880 sposò Eugenia Pogliaghi dalla quale ebbe tre figli Giuseppina, Armida e Lorenzo.

Definito in una nota confidenziale dell'assessore del comune di Roma del 1884 come uno «fra i migliori» maestri elementari «quanto a cultura, ingegno ed abilità», il 22 ottobre 1886 il C. ottenne l'incarico della direzione didattica e il 22 ottobre 1892 la nomina di direttore di prima classe. All'inizio degli anni '90 contribuì a fondare l'Associazione della stampa scolastica e nel 1892 avviò un'esperienza editoriale in proprio con l'importante periodico magistrale «Il Rinnovamento scolastico» (ivi, n. 895). Alla produzione dei testi di storia patria (Racconti del nonno sul Risorgimento italiano, 1890) associò quelli di letture educative (Il giovanetto italiano alla scuola, 1890), nonché per l'insegnamento della geografia: a tal fine curò numerosi fascicoli della serie Le province d'Italia pubblicati tra il 1885 e il 1897, a lungo editi.

Dalle pagine del periodico magistrale «Il Rinnovamento scolastico» sferrò severe critiche all'amministrazione scolastica capitolina, tanto da essere oggetto, il 21 ottobre 1892, di un provvedimento di censura da parte del sindaco di Roma Caetani. Il 21 gennaio 1897, però, ottenne un riconoscimento dall'assessore alla P.I. per le attività promosse in favore degli alunni poveri e l'anno seguente ottenne un nuovo riconoscimento per la realizzazione della monografia sulle scuole di Roma inviata all'esposizione di Torino.

Nell'ultimo decennio del secolo, durante il quale riaffermò il suo orientamento filo-democratico e radicale, numerosi furono gli interventi di C. per sostenere l'avocazione della scuola elementare allo Stato, l'abolizione dell'insegnamento religioso e il miglioramento delle condizioni giuridiche ed economiche dei maestri. Fu infaticabile sostenitore dell'associazionismo fra gli insegnanti elementari, non solo nell'ambito della Società di mutuo soccorso fra gli insegnanti di Roma (della quale fu presidente), ma anche sostenendo il progetto di una grande associazione nazionale. Fu collocato a riposo il 5 febbraio 1904. Il C. morì a Roma il 12 marzo 1905.

[Alberto Barausse]

Fonti e bibliografia: Archivio storico capitolino, fondo Ripartizione VI-Istruzione Pubblica, posizioni matricolari insegnanti (1871-1934), b. 35, f. 391.

SPES, n. 656, 895 e 1056; L'origine e l'opera della ditta Paravia, Torino, Paravia, 1914, p. 36.

M.A. D'Arcangeli, I periodici scolastici romani dal 1870 alla fine del secolo, in «Roma moderna e contemporanea», 1995, n. 2, pp. 393-409; A. Barausse, L'Unione magistrale nazionale. Dalle origini al fascismo. 1901-1925, Brescia, La Scuola, 2002, pp. 18-19, 27, 29, 35, 39, 41 e passim.