Conti Quinto Pitagora

Professioni: Professore, direttore
Ambiti di produzione: Ginnastica, istruzione agraria, lavoro educativo, pedagogia, scuola normale
Luoghi di attività: Marche, Sicilia

Nato a Camerino (Macerata) il 20 giugno 1850, Pitagora Conti si distinse in giovane età per l'attitudine allo studio. Conseguite la licenza tecnica e la patente di perito-misuratore presso l'istituto tecnico di Camerino nonché la patente all'abilitazione dell'insegnamento del Disegno presso l'Istituto di belle arti di Napoli, nel 1870 cominciò a insegnare (Storia, Geografia e Lingua italiana) presso la scuola tecnica di Camerino. Nella sua città natale tenne inoltre una scuola gratuita di Geografia e Ginnastica per gli orfani durante le vacanze autunnali.

Nonostante il riconoscimento tributato da varie personalità al suo innovativo metodo ginnastico per l'insegnamento elementare della Geografia e della scienza in generale (La scienza insegnata colla ginnastica, ossia metodo ginnastico per l'insegnamento elementare, 1871), il C. scontò una certa incomprensione nel suo paese e iniziò una lunga peregrinazione in cerca di miglior fortuna.

Nel 1872 si trasferì dapprima a Firenze (dove fu direttore dell'Istituto elementare di esercizi intellettuali e corporei) e poi, poco prima del 1874, a Bologna e quindi ad Ariano di Puglia (oggi Ariano Irpino) quale docente di Disegno nella scuola tecnica. Il C. si stabilì poi per nove anni a Caserta, dove fu direttore della scuola normale maschile e direttore del periodico «Il Cronista» (firmava i suoi editoriali con pseudonimi quali «Indiscreto» o «Noioso»).

Dopo una breve esperienza a Mantova nel 1884, come direttore della scuola normale femminile, il C. arrivò a Palermo, città nella quale fu prima docente di Pedagogia e poi direttore della scuola normale maschile (poi istituto «G.A. De Cosmi») nel biennio 1886-1888, dal 1892 al 1901 e nuovamente dal 1903 al 1910 per un totale di diciotto anni. Qui si dedicò a varie attività didattiche: si occupò delle classi di tirocinio e delle esercitazioni degli allievi maestri, curò la fondazione di un campo agricolo sperimentale per l'insegnamento dell'agraria, favorì la nascita di un piccolo museo pedagogico (nell'anno scolastico 1887-1888) ed incoraggiò, coerentemente con gli indirizzi positivistici del tempo, le attività di lavoro manuale degli scolari (Lavoro manuale educativo, 1888).

La frenetica attività e i molteplici spostamenti del C. non gli impedirono di collaborare con articoli a svariate testate scolastiche tra cui «La Scuola moderna» (SPES, n. 1057), e «Vittorino» (ivi, n. 1238) e di dare alle stampe alcuni volumi (L'educazione degli esseri in generale, 1884; Recensioni pedagogiche, 1887; Il giardino infantile, 1892) nei quali ribadì con forza le proprie idee pedagogiche. Quasi tutti i suoi scritti furono ispirati dal medesimo principio: ottenere lo sviluppo intellettuale e morale dell'alunno attraverso un'adeguata educazione fisica e soprattutto per mezzo di un'esperienza sensoriale.

Indebolito dalla malattia, fu trasferito alla direzione di un istituto femminile nel 1910. Il C. morì a Palermo nell'estate del 1917.

[Luigiaurelio Pomante]

Fonti e bibliografia: documentazione sul C. è conservata presso l'AS, Camerino, fondo Archivio comunale di Camerino, bb. 471, 479, 489, 497; fondo Catasto di Camerino. Sommarione della città, reg. 571 e presso l'Archivio storico dell'ex istituto magistrale «G.A. De Cosmi», Palermo.

IBI, p. 1039; PE, p. 148; A. De Gubernatis, Dictionnaire international des écrivains du jour, Firenze, Niccolai, 1890, pp. 684-685; Id. Piccolo dizionario dei contemporanei italiani, Roma, Forzani e C., 1895, p. 257.

A. Conti, Camerino e i suoi dintorni, Camerino, Tip. Borgarelli, 1872, p. 18; L. Ciulli-Paratore, Monografia della scuola normale maschile «G.A. De Cosmi», in Annuario 1923-1924 dell'Istituto magistrale «G.A. De Cosmi», Palermo, Grafiche Castiglia, 1925, pp. 3-20; G. Bonetta, Corpo e nazione. L'educazione ginnastica, igienica e sessuale nell'Italia liberale, Milano, Angeli, 1990, pp. 221-222; S.A. Costa, La scuola e la grande scala, Palermo, Sellerio, 1990, pp. 261-262, 293, 356 e passim; P. Lipani, F. Incardona (edd.), Il recupero della memoria attraverso l'indagine storico-archivistica (1893-1918), Canicattì, Tipolitografia Aurora, 2009, p. 35.