Amante Bruto

Professioni: Funzionario ministeriale, scrittore
Ambiti di produzione: Educazione fisica, legislazione scolastica, politica scolastica, stampa scolastica
Luoghi di attività: Campania, Lazio, Italia

Bruto Amante nacque a Napoli l'11 marzo 1852 da Errico, sotto processo e vigilato speciale per attività cospirativa, e Giuseppa Battinelli. Nei primi tempi seguì il padre prima all'Aquila poi a Macerata, dove questi fu consigliere e poi presidente nella Corte d'appello. Proprio a Macerata, non ancora ventenne, insieme al padre fondò e diresse per quattro anni il mensile mazziniano «La Confederazione latina», che propugnava un nuovo ordine federativo per gli stati d'Europa e scrisse Il papa e il trono (1870). Nel frattempo studiò Giurisprudenza all'università di Napoli.

L'A. intraprese quindi una notevole carriera pubblica che lo condusse presto ad essere funzionario presso il ministero degli Esteri, segretario di gabinetto di alcuni ministri e, infine, capo divisione al ministero della P.I., esercitando un ruolo di peso nella organizzazione scolastica. Si sposò nel 1895 e dal matrimonio nacquero due figlie, Giulia e Beatrice.

Esperto uomo di diritto, giornalista e storico fecondo, la sua attività si svolse in varie direzioni. In campo giuridico-scolastico mise a punto, nel 1880, un manuale di legislazione scolastica, poi sistematizzato in alcuni testi pluriediti come Guida dei comuni, dei maestri e dei direttori didattici. Nuovo manuale scolastico di legislazione e di giurisprudenza sull'istruzione e amministrazione elementare (1885 e succ. ediz.) e il Nuovo codice scolastico vigente. Leggi, decreti, regolamenti e circolari (1896 e succ. ediz.).

Come giornalista l'A. collaborò a varie testate scolastiche (e non) e si distinse per le capacità organizzative e progettuali, che gli procurarono la ripetuta elezione a consigliere dell'Associazione nazionale della stampa. In particolare fu direttore della «Rivista della Pubblica Istruzione» (SPES, n. 949), rassegna quindicinale giuridico-didattica della legislazione e dell'amministrazione scolastica italiana uscita in due serie, la prima nel 1887 (poi confluita agli inizi del 1888 nel periodico milanese «Il Risveglio educativo», ivi, n. 910 di cui diresse in pratica la redazione romana) e la seconda nel 1911. Partecipò inoltre al dibattito scolastico di fine '800 con alcuni scritti sull'istruzione popolare (1882), sui seminari «in rapporto al nostro diritto scolastico» (1907) e su temi relativi all'educazione fisica (1907). Fu a lungo responsabile dell'apposita sezione ministeriale in questo ultimo ambito e promotore del 1908 della Federazione scolastica per l'educazione fisica.

Molteplici furono anche i suoi interessi storici espressi in un gran numero di saggi tra cui spiccano Giulia Gonzaga contessa di Fondi e il movimento religioso femminile nel secolo XVI (1896); Memorie storiche e statutarie di Fondi in Campania (1903); Fra Diavolo il suo tempo (1904), tutte riedite in epoca recente. Negli ultimi anni di vita tornò con vigore a propugnare l'ideale federativo europeista con l'opera I napoletani nel 1815. La prima guerra per l'unità d'Italia (1916) e per l'assetto federativo delle nazioni latine Arminio e Germanico. Pangermanesimo e panlatinismo (1917). L'A. morì a Roma il 15 giugno 1923.

[Maria Chiara Mattesini]

Fonti: SPES, nn. 910 e 949; S. Franchi, O. Sartori (edd.), Dizionario storico biografico del Lazio. Personaggi e famiglie nel Lazio (esclusa Roma) dall'antichità al XX secolo, Tivoli, Grafiche Trusiani, 2009, vol. I, p. 70.