Clerici Carlotta

Professioni: Maestra
Ambiti di produzione: Assistenza, educazione femminile, educazione giovanile, educazione popolare, socialismo
Luoghi di attività: Lombardia

Carlotta Clerici nacque a Milano nel 1851. Dopo l'infanzia trascorsa nell'orfanotrofio «La Stella» di Milano, si diplomò maestra nel 1890. Nel 1892 si iscrisse al Partito socialista e promosse con Anna Kuliscioff e Linda Malnati il movimento femminile socialista. In campo magistrale fu tra le animatrici della sezione maestre e maestri della Camera del lavoro di Milano.

L'attività della C. si esplicò in vari ambiti sociali, politici ed educativi. Fece parte del consiglio di amministrazione delle Opere pie del Comune di Milano, delegata per l'orfanotrofio femminile «La Stella» e luoghi pii annessi. Durante il periodo in cui fu in carica (fino al 1903) si impegnò per il rinnovamento di questa istituzione secolare che perseguì su tre punti principali: abolizione degli accompagnamenti funebri; invio delle orfane alle scuole comunali esterne; istituzione di una scuola professionale interna (la cui direzione fu poi affidata alla stessa C.). Le tre proposte perseguivano il proposito di superare la separatezza dell'istituzione e consentire alle orfane contatti con il mondo reale.

Pochi anni dopo presiedette una commissione per la creazione di un ricreatorio laico progettato dalla società cooperativa Pro educazione laica, promossa da Giovanni Broglio in collaborazione con la Società Umanitaria e la Camera del lavoro di Milano.

Mutualista convinta, la C. fu la prima presidente della società di mutuo soccorso «Concordia e previdenza», società voluta da ex stelline nel 1893 con l'obiettivo di offrire solidarietà, assistenza e mutuo soccorso alle giovani dimesse da istituti milanesi di beneficenza. Nel 1903 fondò con la Malnati, il Comitato per il risveglio dell'attività femminile nelle organizzazioni magistrali. Tra il 1907 e il 1908 pubblicò sul giornale «L'Alleanza» alcuni contributi sulla previdenza e la mutualità nelle scuola. Dal 1912 fu delegata dalla Federazione delle mutue al Consiglio superiore del lavoro del quale fece parte fino allo scioglimento decretato dal fascismo.

Nell'ambito del partito fu particolarmente attenta alla questione femminile, promosse una legislazione di tutela per le donne lavoratrici e le Casse di maternità e si batté per l'estensione del voto alle donne. Dal 1912 cominciò a collaborare con la rivista «La Difesa delle lavoratrici», organo del Comitato socialista per il suffragio femminile.

Nel 1913 fu chiamata insieme alla Kuliscioff e a Regina Terruzzi a dirigere la segreteria della Unione femminile socialista, sodalizio che durante la guerra si mantenne pacifista e si legò al Comitato per la pace di Amsterdam.

Nel dopoguerra continuò il proprio impegno femminista, ma a partire dagli inizi degli anni '20 la C. abbandonò gradualmente la vita politica e riprese a insegnare in quanto la pensione di direttrice delle scuole comunali di Milano non le permetteva una dignitosa vecchiaia. Alla scomparsa nel 1923 della Malnati, compagna nella vita e nell'azione politico-educativa, fece seguito la morte della C. a Milano il 10 ottobre 1924.

[Luisa Lombardi]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, Archivio Orfanotrofio femminile, c. 139; Archivio storico Società Umanitaria, Milano, D. 11, 1, circolare a stampa, 15 dicembre 1905.

DBDL, pp. 314-315.

C. Clerici, Istruzione ménagère, in Atti del I Congresso Nazionale di attività pratica, Milano, Società editrice di Coltura popolare, 1909, pp. 271-288; Luigi Majno per l'istituzione di una Scuola professionale in un Orfanotrofio femminile, in «La Coltura popolare», 1915, n. 1 pp. 7-11; A. Buttafuoco, Le Mariuccine. Storia di un'istituzione laica. L'asilo Mariuccia, Milano, Angeli, 1985, pp. 134, 149, 379 e 388; Ead., Cronache femminili. Temi e momenti della stampa emancipazionista in Italia dall'unità al fascismo, Arezzo, Dipartimento di studi storico-sociali e filosofici-Università di Siena, 1988, pp. 57, 167, 193, 209, 227, 230-231 e 239; G. Ferro, Protagonisti del Movimento socialista in Italia, Roma, Opere nuove, 1992, pp. 62-63; E. Baio Dossi, Le stelline. Storia dell'Orfanotrofio femminile di Milano, Milano, Angeli, 1994, ad indicem; A. Cagnolati, T. Pironi (eadd.), Cambiare gli occhi al mondo intero. Donne nuove ed educazione nelle pagine de L'Alleanza (1906-1911), Milano, Unicopli, 2006, pp. 24, 35, 41, 224 e 228.