Amaldi Ugo

Professioni: Professore universitario
Ambiti di produzione: Editoria scolastica, matematica
Luoghi di attività: Veneto, Emilia Romagna, Lazio

Ugo Amaldi nacque a Verona il 18 aprile 1875. All'università di Bologna fu allievo, tra gli altri, di Federigo Enriques, Cesare Arzelà e Salvatore Pincherle, che lo introdusse alla ricerca nell'ambito dell'Analisi matematica. Nel 1898 conseguì la laurea e nello stesso anno ottenne l'abilitazione all'insegnamento della Matematica nelle scuole secondarie. Risale al 1901 la pubblicazione di Le operazioni distributive e le loro applicazioni all'analisi, trattato di eccezionale rilievo scritto assieme a Salvatore Pincherle, in cui vengono delineati molti dei moderni concetti dell'Analisi funzionale e alcuni tra i più importanti teoremi sulle trasformazioni funzionali lineari.

Nel 1902 conseguì la libera docenza in Algebra complementare e Geometria analitica e nel 1903 divenne docente di Algebra e Geometria analitica all'università di Cagliari, dove insegnò fino al 1906, anno in cui fu chiamato all'università di Modena come ordinario di Geometria analitica e proiettiva. Ricercatore in tutti e tre i campi classici della Matematica – Analisi, Geometria e Meccanica razionale –, concentrò la sua attenzione soprattutto sulla teoria dei gruppi continui di trasformazioni, di cui divenne uno dei maggiori cultori italiani: all'argomento dedicò importanti contributi ospitati in varie e prestigiose sedi che trovarono poi compimento in una memoria presentata nel 1917 alla Società italiana delle scienze (Sulla classificazione dei gruppi continui di trasformazioni di contatto nello spazio) e nei due volumi della Introduzione alla teoria dei gruppi continui infiniti di trasformazioni (1942 e 1944), compendio di una serie di corsi e conferenze tenuti presso l'Istituto nazionale di alta matematica nel 1940 e 1941.

Nel 1919 fu chiamato all'università di Padova come ordinario di Geometria descrittiva con applicazioni e Geometria analitica e nel 1924 fu trasferito alla facoltà di Architettura dell'università di Roma come docente di Analisi matematica e Geometria analitica con successivo trasferimento alla facoltà di Scienze ove insegnò fino al 1948.

Risalgono a questo periodo due fondamentali studi pubblicati in collaborazione con Tullio Levi-Civita: Lezioni di meccanica razionale (1923-1927, 3 voll.) e Nozioni di balistica esterna (1935); tra il 1929 e il 1938 curò e coordinò anche la redazione delle più importanti voci concernenti la Matematica dell'Enciclopedia Italiana.

Consapevole della necessità di una buona introduzione dei giovani al sapere scientifico, l'A. dedicò altresì notevoli risorse alla stesura di fortunati testi per le scuole secondarie scritti in collaborazione con Federigo Enriques, tradotti anche in spagnolo e in polacco: tra questi spiccano soprattutto gli Elementi di geometria (1902) ininterrottamente ripubblicati per decenni in varie edizioni predisposte secondo i programmi dei diversi tipi di scuola; e inoltre Nozioni di matematica, ad uso dei licei moderni (1914-1921), Algebra elementare (1931-1938), Elementi di algebra ad uso delle scuole medie superiori (1941-1949).

Insignito di prestigiosi riconoscimenti e incarichi, dal 1941 al 1943 fu presidente dell'associazione «Mathesis», nata nel 1895 allo scopo di valorizzare e incentivare l'insegnamento matematico. L'A. morì a Roma l'11 novembre 1957.

[Silvia Assirelli]

Fonti e bibliografia: Università «La Sapienza», Roma, Dipartimento di Fisica, fondo Amaldi.

DBI, vol. II, pp. 621-623; Archivio biografico italiano II 13, 335-343; 627, 104-105; IV 13, 131-134); necrologi in «Rendiconti di matematica e delle sue applicazioni», Università di Roma, Istituto Nazionale di Alta Matematica, 1957, nn. 3-4, pp. 511-514 e in «Bollettino della Unione matematica italiana», 1957, n. 4, pp. 727-730.

F.G. Tricomi, Matematici italiani del primo secolo dello Stato unitario, in Memorie dell'Accademia delle Scienze di Torino, Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, 1962, n. 1, p. 9; A. Barbieri, Modenesi da ricordare: scienziati, Modena, STEM, 1968, pp. 77-78.