Cimatti Vincenzo

Professioni: Sacerdote, professore, direttore
Ambiti di produzione: Educazione giovanile, istruzione agraria, musica, pedagogia, Salesiani
Luoghi di attività: Emilia Romagna

Vincenzo Cimatti nacque a Faenza-Urbecco (Ravenna) il 15 luglio 1870. A 9 anni entrò nel collegio salesiano di Faenza, dove frequentò le ultime classi elementari e il ginnasio, eccellendo nella musica e nel canto. Nel 1896 fu accolto nella Società salesiana e nel 1900 conseguì il diploma di composizione presso il conservatorio di Parma. Frattanto si era iscritto all'università di Torino ove, nel 1903, ottenne la laurea in Scienze con specializzazione in Agraria e, due anni più tardi, quella in Filosofia con specializzazione in Pedagogia, dando prova di un eclettismo intellettuale di ampio respiro che le successive vicende avrebbero confermato.

Ordinato sacerdote nel 1905, cominciò a insegnare Agraria, Pedagogia e Musica nella scuola normale salesiana di Valsalice (Torino). Dal 1914 al 1919, pur continuando l'insegnamento a Valsalice, fu destinato al collegio «S. Giovanni Evangelista» come direttore dell'oratorio festivo di borgo S. Salvario e successivamente di quello di S. Luigi. Tornato a risiedere a Valsalice, assunse la direzione della scuola normale. Pubblicò un fortunato corso di pedagogia per le scuole normali (1911) e approntò in seguito un manuale di agraria (1922). In campo pedagogico diede alle stampe il saggio Don Bosco educatore (1925), nel quale egli cercava di metterne in luce il contributo alla storia del pensiero e delle istituzioni pedagogiche. Il saggio ebbe diverse edizioni e ristampe.

Con esplicito riferimento a don Giovanni Bosco propulsore della musica e del canto come «anima» degli istituti educativi il C. coltivò con particolare intensità l'attività musicale. Nelle case salesiane da lui dirette, ogni avvenimento fu ben presto animato dalle sue composizioni: non solo canti religiosi e ricreativi, mottetti, romanze, inni festivi, ma anche una serie di operette esportate poi in altri istituti salesiani e replicate per decenni.

Nel 1925 i superiori gli proposero di guidare la prima spedizione missionaria salesiana in Giappone, ciò che avrebbe comportato la rottura di molti legami con il passato. Don Vincenzo accettò la nuova scommessa: partì da Genova il 25 dicembre e arrivò a Moji nel Kiûshû l'8 febbraio 1926. Dopo un periodo dedicato allo studio della lingua e della cultura del Paese, intraprese la sua infaticabile attività nell'ambito della musica e della stampa. Dopo il periodo tragico della seconda guerra mondiale, e nonostante le difficoltà economiche, i Salesiani furono i primi a riprendere le pubblicazioni con l'editrice Don Bosco Sha. Oggi nella biblioteca di Faenza si conservano oltre 500 composizioni del C.; a Tokyo, 400 titoli in giapponese.

L'opera apostolica s'intrecciò nel missionario salesiano con un intenso lavoro educativo e pedagogico. Tra le prime fondazioni, dopo il 1933, vanno ricordate: le opere sociali di Mikawashima, la scuola professionale «Don Bosco» e l'orfanatrofio di Kokubunji, l'oratorio festivo di Meguro. Nel 1935 C. fu nominato prefetto apostolico di Miyazaki. Nel 1952 ottenne dal governo giapponese il riconoscimento di un centro universitario di studi filosofici (il «Salesio Tenki Daigatu»), di cui fu il primo rettore. Nel 1963 gli fu conferita da parte dello stesso governo giapponese la decorazione del Terzo grado al merito imperiale. Il C. morì a Tokyo (Giappone) il 6 ottobre 1965.

[José Manuel Prellezo]

Fonti e bibliografia: carte del C. sono conservate nell'Archivio salesiano centrale, Roma, A795 (Cimatti).

DBS, pp. 86-87.

L. Ricceri, Mons. Vincenzo Cimatti, Torino, Direzione generale opere don Bosco, 1965; L.C.R. Tassinari, Mons. Cimatti visto da vicino, Milano, Scuola grafica salesiana, 1966.