Chiocchetti Valentino

Professioni: Professore, preside, amministratore pubblico
Ambiti di produzione: Filosofia, storia
Luoghi di attività: Trentino Alto Adige

Valentino Chiocchetti nacque il 1° ottobre 1905 a Moena (Trento), dove assolse i primi impegni scolastici, poi completati presso il seminario di Trento. Gli eccellenti risultati gli permisero di accedere, quale secondo studente meritevole del Trentino, alla Normale di Pisa, dove nel 1934 conseguì la laurea in Filosofia. Subito dopo iniziò a insegnare dapprima (1934) come docente di Filosofia presso il liceo avviato da Erminio Filippin a Paderno del Grappa. Passò poi agli istituti magistrali di Bolzano e di Bressanone e, nel 1936, al «Filzi» di Rovereto.

Escluso un biennio (1945-1946), nell'immediato dopoguerra, in cui C. fu preside incaricato del ginnasio di Ala (periodo in cui fu anche sindaco di Moena), il docente trentino rimase a lungo al «Filzi», ove sostituì Livio Fiorio nell'incarico di preside, retto fino al collocamento a riposo (1975). Negli ultimi anni della sua carriera scolastica fu anche membro del Consiglio scolastico provinciale (1973-1976).

L'attività scolastica si affiancò a un assiduo impegno profuso in svariati ambiti culturali, sociali e politici tra cui la presidenza dell'Associazione studi autonomistici regionali, che contribuì a fondare nell'immediato dopoguerra; la direzione per quasi un ventennio della Biblioteca civica di Rovereto (1952-1971); le presidenze del Centro studi lagarini (1973) e dell'Associazione trentina per le relazioni culturali mitteleuropee (1988).

Figura carismatica del panorama culturale trentino, il C. operò anche negli istituti museali roveretani, nelle vesti di conservatore per l'archeologia e la storia medievale presso il Museo civico (1969) e di presidente del Museo storico della guerra (1975-1986). Duraturo e intenso fu altresì l'impegno nell'Accademia degli Agiati di cui fu presidente dal 1979 al 1986.

Del C. va infine ricordato l'impegno politico, prima nel Partito socialdemocratico e poi in quello socialista. Tra il 1964 e il 1969 fece parte del consiglio comunale cittadino, ricoprendo nell'ultimo periodo una carica assessorile. Intellettuale fortemente legato alla sua terra si occupò in numerosi scritti, pubblicati su periodici e bollettini, di ricerca storica, privilegiando in particolar modo l'età romana e medievale. Il C. morì a Rovereto (Trento) il 2 novembre 1990.

[Fabio Targhetta]

Bibliografia: G. Baldi, Ricordo di Valentino Chiocchetti, in «Studi trentini di scienze storiche», 1990, n. 4, pp. 513-515; S. Benvenuti, Valentino Chiocchetti, in «Trento», 1990, n. 3, p. 133; D. Vettori (ed.), Valentino Chiocchetti: la figura e l'opera, Rovereto, Accademia roveretana degli Agiati, 1992; E. Fox, Valentino Chiocchetti, in Storia e antologia della poesia dialettale trentina, vol. IV, I contemporanei, Trento, Panorama, 1993, pp. 442-445; G. Coppola, A. Passerini, G. Zandonati (edd.), Un secolo di vita dell'Accademia degli Agiati (1901-2000), vol. II, I soci, Rovereto, Accademia Roveretana degli Agiati, 2003, pp. 286-289.