Cavenaghi Luigi

Professioni: Artista, direttore, professore
Ambiti di produzione: Arte, educazione artistica, educazione popolare
Luoghi di attività: Lombardia

Luigi Cavenaghi nacque l'8 agosto 1844 a Caravaggio (Bergamo). Frequentò l'Accademia di Brera di Milano ove fu allievo per la tecnica dell'affresco di Giuseppe Bertini e del pittore Giuseppe Molteni da cui apprese l'arte del restauro. Come collaboratore del Bertini il C. restaurò gli antichi affreschi nel cortile del Palazzo Taverna-Ponti a Milano (1880-1881) e operò come decoratore anche nel Duomo, in alcune chiese milanesi, in Palazzo reale e in casa Bagatti Valsecchi. L'intervento restaurativo più noto (e controverso) del C. fu, in ogni caso, quello del Cenacolo vinciano in S. Maria delle Grazie, a Milano.

Oltre all'attività artistica, il nome del C. è associato all'attività della Scuola superiore d'arte applicata all'industria, istituita nel 1882 (ma già attiva in precedenza), prestigiosa istituzione scolastica ancora presente in Milano. Scopo iniziale della Scuola era quello di fornire agli operai, che già erano in possesso degli elementi del disegno, insegnamenti artistici da applicare nel mestiere esercitato (cesellatori, decoratori, bronzisti, incisori ecc.).

Il C. ricoprì diversi incarichi nella Scuola: segretario del consiglio di amministrazione, direttore, nonché maestro di disegno ornamentale. Sotto la sua direzione la Scuola partecipò al concorso della mostra nazionale di Torino (1884) ottenendo la medaglia d'oro, nel 1885 fu presente all'Esposizione didattica di Anversa, ottenendo anche in quel caso ampi riconoscimenti e dimostrando i progressi ottenuti nell'insegnamento del disegno artistico applicato all'industria.

Durante la direzione del C. si aprirono nuove vie d'insegnamento («si assentì che alcuni fra gli allievi più provetti potessero esercitarsi nel ritrarre dal vero, soggetti decorativi della migliore epoca artistica che stanno pressoché sconosciuti, in pubblici e privati edifici cittadini», Atti, 1885, p. 6) furono aperte le sue aule anche nei giorni festivi ad artigiani ed operai già formati. Nel 1891 fu inaugurato un corso festivo di prospettiva elementare e furono incrementate le materie insegnate con un corso di disegno di figura.

Nel 1895 la Scuola si trasferì nella nuova sede del Castello Sforzesco, grazie all'impegno profuso dall'amministrazione del comune di Milano. Nel 1906 si celebrò il 25° anniversario dell'istituzione che così tanto doveva al C., bonariamente chiamato dai vecchi come dai giovani allievi, «papà». Nel 1908 il C. fu nominato direttore della Pinacoteca vaticana e restaurò alcuni affreschi della cappella Sistina. Lavorò anche a Orvieto e a Ferrara; nel 1916 era membro della Giunta superiore di Belle Arti. Il C. morì a Milano il 31 marzo 1918.

[Luisa Lombardi]

Fonti: DBI, vol. XXIII, pp. 81-82; A. M. Comaducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani, Milano, Patuzzi, 1971, vol. II, p. 668; A.P. Torresi, Primo dizionario biografico di pittori restauratori italiani dal 1750 al 1950, Ferrara, Liberty House, 1999, p. 841.