Carrara Enrico

Professioni: Professore, amministratore pubblico
Ambiti di produzione: Associazionismo secondario, editoria scolastica, socialismo
Luoghi di attività: Emilia Romagna, Lazio, Piemonte

Enrico Carrara nacque a Reggio Emilia il 25 settembre 1871. Compì gli studi letterari a Bologna conseguendo la laurea nel 1895. Si dedicò quindi all'insegnamento, prima nel ginnasio di Pavia, poi di Orzieri e infine di Cagliari. Nel 1899 passò all'istituto tecnico di Melfi, per poi ritornare tre anni dopo a Cagliari. Tra il 1902 e il 1928 insegnò Lettere nell'istituto tecnico «Leonardo da Vinci» di Roma. A Roma fu anche consigliere comunale (1907-1913) e autorevole esponente della Federazione nazionale insegnanti di scuola media di cui fu vicepresidente. Socialista, fu volontario nella prima guerra mondiale.

Nel 1929 fu nominato professore di Letteratura italiana presso l'Istituto superiore di Magistero del Piemonte (poi facoltà di Magistero dell'università di Torino) dove concluse la carriera nel 1942. I suoi studi si rivolsero soprattutto verso la letteratura tra le origini e il '500; curò inoltre svariate edizioni di classici e manuali scolastici per Paravia, Utet e Signorelli (in particolare per questo editore compilò una storia antologica della letteratura italiana a lungo riedita); fu socio dell'Accademia dell'Arcadia, delle Scienze di Torino e Petrarca di Arezzo. I suoi scritti furono raccolti in un volume (Studi petrarcheschi e altri scritti, 1959) a cura di amici e discepoli. Il C. morì il 7 gennaio 1958 a Torino.

[Luisa Lombardi]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione generale istruzione superiore, Liberi docenti, I versamento, I e II serie, b . 75; N. Cannata, Dizionario biografico degli scrittori italiani, Bologna, Zanichelli, 1997, p. 903; R. Lasagna, Dizionario biografico dei parmigiani, Parma, PPS, 1999, vol. I, pp. 916-917.

A. Ghidiglia Quintavalle, Enrico Carrara, in «Aurea Parma», 1958, n. 1, pp. 57-58; L. Ambrosoli, La Federazione Nazionale Insegnanti Scuola Media dalle origini al 1925, Firenze, La Nuova Italia, 1967, pp. 59-60, 158, 161, 186, 192 e passim.