Alianello Carlo

Professioni: Professore, ispettore, scrittore
Ambiti di produzione: Letteratura italiana, letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Lazio, Basilicata

Carlo Alianello nacque a Roma il 20 marzo 1901 da genitori originari di Missanello (Potenza). Dopo gli anni trascorsi tra la Sardegna e la Toscana a causa degli spostamenti del padre (ufficiale dell'esercito), Carlo rientrò a Roma, dove si laureò in Lettere nel 1923. Si dedicò all'insegnamento, prima come professore di liceo (Rieti, Camerino e Roma) e poi in qualità di ispettore centrale presso il Ministero della P.I.

S'interessò inizialmente di letteratura drammatica (Teatro di Maurizio Materlinck, 1928); svolse in seguito un'attiva collaborazione pubblicistica con vari quotidiani tra cui «Il Corriere della Sera», «Il Giornale d'Italia» e «Il Messaggero». Saggista e narratore, oltre che sceneggiatore cinematografico, l'A. fu scrittore di romanzi d'impronta storica, con cui rivisitò il risorgimento nelle regioni del sud, scagliandosi contro la retorica dei vincitori e ribaltando con accentuati toni polemici la visione ufficiale della liberazione apportata in quelle terre e sostenendo le ragioni dei vinti.

Convinto del ruolo importante occupato dalla letteratura come strumento di educazione, e precursore di molto revisionismo risorgimentale, oltre a L'Alfiere del 1942 (noto anche per una riduzione televisiva) e a I soldati del re del 1952, secondo tempo di un trittico narrativo incentrato su tale tematica, la sua opera principale – per la riuscita architettura dell'ampio impianto narrativo e per la segnata consapevolezza storico-politica – resta L'eredità della Priora. Uscito nel 1963 e ambientato in Lucania nel primo anno successivo alla proclamata unificazione, il romanzo, in cui trova forte rilevanza la trattazione della lotta al brigantaggio, conobbe numerose ristampe, collocandosi significativamente nel panorama letterario novecentesco italiano (l'autore ottenne prestigiosi riconoscimenti, come i premi Bagutta, Marzotto e Campiello).

L'A. tornò sullo stesso filone storico nell'ultimo romanzo La conquista del Sud del 1972, mentre negli altri suoi lavori affrontò tematiche religiose (Maria e i fratelli, 1955; Nascita di Eva, 1966; Lo scrittore e la solitudine, 1970); tra gli scritti destinati alla letteratura per l'infanzia, rientra invece l'opera Il galletto rosso: storia per i ragazzi (1959 e poi 1971). L'A. morì a Roma il 1° aprile 1981.

[Michela D'Alessio]

Fonti e bibliografia: le carte dell'A. sono conservate presso il Comune di Tito (Potenza).

G. Vaccaro, Panorama biografico degli italiani d'oggi, Firenze, Curcio, 1956, vol. I, p. 24.

L. Russo, I narratori (1850-1957), Milano, Principato, 1958, p. 439; F. Montanari, La arrativa di Carlo Alianello, in «Studium», 1964, n. 1, pp. 7-21; M.T. Imbriani, Carlo Alianello, in Ead., Appunti di letteratura lucana: ventisette ritratti d'autore dal Medioevo ai giorni nostri, Potenza, Consiglio regionale della Basilicata, 2000, pp. 143-148.