Bonetti Altobelli Argentina

Professioni: Educatrice
Ambiti di produzione: Socialismo
Luoghi di attività: Emilia Romagna

Argentina Bonetti nacque a Imola (Bologna) il 2 luglio 1866. Nella sua lunga militanza nelle file del movimento contadino e operaio, la B. si distinse per alcune iniziative rivolte all'istruzione di queste classi. Azione politica e impegno educativo si unirono sinergicamente in un progetto segnato dal bisogno di maggior tutela dei ceti popolari.

Dopo un iniziale orientamento mazziniano si avvicinò al socialismo, ispirandosi all'opera di Andrea Costa. Laureatasi in Giurisprudenza all'università di Parma, si trasferì poi a Bologna e nel 1889 sposò il letterato e pubblicista Abdon Altobelli (1849-1909), anch'egli socialista.

Nella città emiliana organizzò una società operaia femminile ed entrò a far parte della commissione esecutiva della Camera del lavoro. Nel 1901 fu tra i fondatori della Federazione nazionale dei lavoratori della terra, di cui nel 1906 venne eletta segretaria, carica che mantenne per quasi venti anni, fino allo scioglimento della Federterra, ad opera del regime fascista.

Denunciò in varie occasioni lo sfruttamento del lavoro femminile e minorile e il bisogno di una scuola più vicina alle esigenze pratiche. Dal 1912 al 1914 fu consigliere del lavoro e rappresentante dei contadini nel Ministero per l'agricoltura, l'industria e il commercio. Tra il 1915 ed il 1917 cercò di avviare il processo di socializzazione della terra presentando quattro memoriali al ministro dell'Agricoltura. Nel 1919 fu nominata rappresentante della Federterra nel Consiglio superiore della previdenza e delle assicurazioni ed entrò a far parte del Comitato nazionale femminile socialista.

Nel 1920 partecipò come delegata italiana al congresso sindacale internazionale di Amsterdam. Nel congresso socialista di Livorno del 1921 si schierò con la frazione di «Concentrazione». La B. morì a Roma il 26 settembre 1942.

[Raffaele Tumino]

Fonti e bibliografia: documentazione sulla B. è conservata presso la Fondazione «F. Turati», Firenze e presso l'Archivio storico del Comune di Imola (Bologna), fondo Argentina Altobelli, b. 1; ACS, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, Casellario politico centrale, b. 723, f. ad nomen; E. Capannelli, E. Insabato (edd.), Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, Firenze, Olschki, 1996, pp. 46-48; G. Muzzi (ed.), L'archivio della Fondazione di studi storici Filippo Turati, Firenze, Polistampa, 2010, p. 24.

DBI, vol. XII, pp. 788-792; MOI, vol. I, pp. 49-51; E. Roccella, L. Scaraffia (edd.), Italiane, Roma, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, 2004, vol. I, p. 9.

G. Zarri, La memoria di lei: storia delle donne, storie di genere, Torino, SEI, 1986, pp. 79-81; F. Beato (ed.), Il riformismo nelle campagne da Argentina Altobelli all'agronica, Venezia, Marsilio, 1989; S. Bianciardi (ed.), Argentina Altobelli, Manduria-Bari-Roma, Lacaita, 2002; A. Cova, Economia, lavoro e istituzioni nell'Italia del Novecento, Milano, Vita e Pensiero, 2002, pp. 63-65; N.M. Filippini (ed.), Donne sulla scena pubblica. Società e politica in Veneto tra Settecento e Ottocento, Milano, Angeli, 2006, pp. 301-304.