Bonaparte Baciocchi Elisa

Professioni: Donna in politica, filantropa
Ambiti di produzione: Educazione femminile, politica scolastica
Luoghi di attività: Francia, Toscana

Figlia di Carlo Maria e Letizia Ramolino, Elisa Bonaparte nacque in Ajaccio il 3 gennaio 1777 e fu battezzata con il nome Maria Anna, ma in seguito le fu imposto il nome Elisa. Compì i suoi studi presso la scuola reale di Saint-Cyr. Nel maggio 1797 sposò a Marsiglia il capitano Felice Baciocchi, contro la volontà del fratello Napoleone, all'epoca in piena ascesa politica e che progettava per lei nozze più vantaggiose. Visse con il marito in Corsica fino al 1798, poi si trasferì a Parigi, dove frequentò i più importanti salotti della città.

Il 14 luglio 1805, insieme al consorte, divenne sovrana di Lucca e Piombino, cui nel 1806 furono annesse Massa e Carrara e la Garfagnana. Il principato era stato creato appositamente per lei e assegnatole dal fratello Napoleone. Nei suoi domini, si preoccupò di introdurre le leggi e le istituzioni francesi, di riordinare le strutture amministrative, burocratiche e giudiziarie, di incoraggiare l'industria e il commercio. Per incentivare l'economia, diede impulso alla realizzazione di vaste opere pubbliche e abbellì la capitale con grandi interventi architettonici. Protesse la cultura, le arti e le scienze.

In particolare si interessò alla diffusione dell'istruzione, cui attribuiva un grande peso: curò assiduamente le opere di assistenza e beneficenza, fondando diversi istituti, tra cui l'istituto «Elisa», poi conservatorio «Luisa Carlotta», un convitto per giovani educande. Fu una sovrana comprensiva e illuminata, grazie alla quale il principato poté conoscere momenti di benessere e sicurezza.

Divenne granduchessa di Toscana nel 1809. Tuttavia, il territorio più ampio e più difficile da gestire e la stretta dipendenza dalla Francia ne limitarono la libertà d'azione e ne pregiudicarono il buon governo: i suoi sudditi non ne ebbero mai piena stima e fiducia, temendo di venire «francesizzati». Con la caduta dell'Impero, nel 1814, tentò di conservare almeno il principato lucchese, ma senza esito. Le fu riconosciuto solamente il titolo di contessa di Campignano. Si ritirò in Aquileia, nei pressi di Trieste, dove morì il 7 agosto 1820.

[Mirella D'Ascenzo, Irene Palombo]

Fonti e bibliografia: D. Corsi (ed.), Regesto del carteggio privato dei principi Elisa e Felice Baciocchi (1803-1814), Roma, Ministero dell'Interno, 1963; V. Tirelli, L'archivio di Elisa Bonaparte Baciocchi presso les Archives nationales di Parigi, in Le fonti diplomatiche in età moderna e contemporanea, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, pp. 554-577.

DBI, vol. XI, pp. 556-559; M. Rosi, Dizionario del Risorgimento nazionale, Milano, Vallardi, 1930, vol. II, pp. 341-342; F. Orestano (ed.), Eroine, ispiratrici e donne d'eccezione, Milano, Tosi, 1940, pp. 57-58.

N. Tavera, Elisa Bonaparte Baciocchi principessa di Piombino, Firenze, Editrice Giuntina, 1982; E. Lazzareschi, Elisa Bonaparte Baciocchi nella vita e nel costume del suo tempo, Lucca, Pacini Fazzi, 1983; L. Busti, L'istruzione femminile a Lucca nel periodo baciocchiano, in V. Tirelli (ed.), Il principato napoleonica dei Baciocchi (1805-1814). Riforma dello Stato e società, Lucca, Pacini Fazzi, 1986, pp. 275-289; M.L. Trebiliani, Studi storici lucchesi. Personaggi, avvenimenti, società nel XIX secolo, Lucca, Pacini Fazzi, 1992, pp. 139-177; G. Bandini, Gli anni francesi e l'educazione in Toscana, in F. Cambi (ed.), La Toscana e l'educazione. Dal Settecento a oggi: tra identità regionale e laboratorio nazionale, Firenze, Le Lettere, 1998, pp. 132-147; F. Vidal, Elisa Bonaparte, Parigi, Pygmalion, 2005.