Bombicci Luigi

Professioni: Professore universitario, amministratore pubblico
Ambiti di produzione: Associazionismo, educazione infantile, didattica, massoneria, scienze, igiene, lavoro educativo
Luoghi di attività: Toscana, Emilia Romagna

Originario di Siena ove nacque l'11 settembre 1833, Luigi Bombicci si laureò in Matematiche e in Scienze nell'università di Pisa ove ebbe come maestro Giuseppe Meneghini, scienziato e patriota, presidente della Società geologica italiana.

Nel 1860 fu nominato docente di Mineralogia e Geologia nell'ateneo bolognese e nella città felsinea sviluppò la sua attività accademica, politica ed educativa, ricoprendo numerosi incarichi a livello locale: direttore della Scuola di Magistero in Scienze (1880-1886), preside della facoltà di Scienze e, in campo politico, consigliere provinciale (1884-1891) e comunale di Bologna, deputato provinciale (1886-1890), consigliere e provinciale scolastico (1885-1901), amministratore dei Pii Istituti educativi (1893-1896), ambiti nei quali espresse le sue convinzioni di democratico e di esponente della massoneria.

Sul piano scientifico il B. si segnalò per testi di mineralogici (Corso di mineralogia, 1875; Manuale di mineralogia generale, 1880; Manuale di mineralogia descrittiva, 1885), per le ricerche sull'Appennino bolognese, per l'avvio dell'omonimo Museo di mineralogia cittadino, per l'animazione del sodalizio Pro montibus et sylvis e del nascente Club alpino italiano.

Molteplici furono i settori d'impegno educativo e scolastico che lo videro in prima linea, in particolare nella Società per la diffusione degli asili infantili, nella Società per la protezione dell'infanzia abbandonata e nel Ricreatorio laico festivo. Numerosi anche i suoi scritti d'interesse pedagogico, tra cui quelli sul lavoro manuale nelle scuole, la questione igienica, i compiti scolastici, i ricreatori festivi e le pratiche d'insegnamento, tematiche trattate in genere con riferimento al metodo oggettivo allora in auge.

Nel 1884 la Società degli insegnanti di Bologna gli affidò, tramite Pietro Siciliani, il compito di allestire un museo didattico specializzato nell'insegnamento delle scienze. Il B. vi si dedicò con passione, organizzando un'originale collezione di materiali suddivisa per argomenti e tematiche tra loro intrecciate e rese note attraverso opuscoli illustrativi ad hoc per i maestri della città di Bologna, cui il museo didattico era destinato, nell'ipotesi che esso funzionasse in maniera circolante nelle diverse scuole cittadine (Un museo didattico per l'insegnamento oggettivo elementare con monografie circolanti fondato dalla Società degli Insegnanti di Bologna, 1888).

In realtà tale istituzione pur accolta con grandi apprezzamenti a livello nazionale ed europeo funzionò solo parzialmente, con certezza presso la Scuola pedagogica di Bologna diretta da Giuseppe Michele Ferrari. Il materiale fu poi acquistato dal Comune nel 1927 e conobbe un lento oblio, a motivo del superamento dell'impianto didattico positivistico. Solo a partire dagli anni '80 fu ripristinato come aula didattica, intitolata al suo ideatore e animatore. Il B. morì a Bologna il 17 maggio 1903.

[Mirella D'Ascenzo]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione generale istruzione superiore, Fascicolo personale insegnante (1900-1940), II versamento, II serie, b. 15; altra documentazione in Archivio storico dell'università di Bologna.

M. D'Ascenzo, R. Vignoli, Scuola, didattica e musei tra Otto e Novecento. Il Museo didattico «Luigi Bombicci» di Bologna, Bologna, CLUEB, 2008.