Abbagnano Nicola

Professioni: Professore universitario
Ambiti di produzione: Editoria scolastica, filosofia, pedagogia
Luoghi di attività: Campania, Piemonte, Italia

Nicola Abbagnano nacque a Salerno il 15 luglio 1901 in una famiglia della borghesia intellettuale di Napoli (il padre era avvocato). Si avviò agli studi filosofici presso l'università partenopea, conseguendo la laurea nel 1921 con una tesi su Le sorgenti irrazionali del pensiero, discussa con il suo giovanile maestro Antonio Aliotta.

Dal 1927 al 1936 insegnò Filosofia e Pedagogia presso l'Istituto «Suor Orsola Benincasa» di Napoli, occasione del suo primo scritto pedagogico, Lineamenti di pedagogia (1936), saggio in controtendenza con l'allora prevalente neoidealismo che racchiude i tratti essenziali delle lezioni tenute nel periodo napoletano. Nel 1936 divenne professore ordinario di Storia della Filosofia dapprima nella facoltà di Magistero, fino al 1939, e poi nella facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Torino ove restò ininterrottamente fino al 1976. Dal 1939 al 1956 tenne per incarico anche l'insegnamento della Pedagogia.

Sono questi gli anni più proficui della sua riflessione, nella quale accanto a una prospettiva filosofica matura di esistenzialismo positivo (esplicitata in specie in La struttura dell'esistenza, 1939 e Introduzione all'esistenzialismo, 1942) si intrecciarono anche interessi pedagogici per lo più connessi ai corsi universitari e resi pubblici nella forma della dispensa.

In questa produzione per così dire «grigia» l'A. sostenne l'identità tra l'azione del filosofare, intesa come incessante interrogazione fatta da domande e tentativi di risposte, e quella di «educarsi», pensata come auto-progettazione di sé attraverso il confronto permanente con l'alterità; vengono inoltre riaffermati concetti già essenziali negli scritti esistenzialistici, come quelli di indeterminazione, libertà e scelta. L'esistenzialismo positivo, affermando la tensione tra esistenza ed essere, richiama l'idea di impegno esistenziale e, alla luce dell'identità tra filosofare ed educarsi, tale impegno si manifesta anche come impegno educativo, nel tentativo sempre vivo di riscoperta e reinterpretazione della nozione di paideia.

È proprio l'idea di impegno concreto che determinò la coerente trasfigurazione dell'esistenzialismo dell'A. verso un confronto serrato con le scienze umane e naturali con il progetto di una filosofia autonoma, ma in grado di problematizzare i risultati e i procedimenti delle medesime.

Verso la seconda metà degli anni '50, precisata l'evoluzione del suo pensiero in una direzione di stampo neoilluministico, l'A. partecipò con altri filosofi e studiosi (tra gli altri Norberto Bobbio, Ludovico Geymonat, Pietro Chiodi, Uberto Scarpelli, Aldo Visalberghi) alla vita del Centro studi metodologici costituito a Torino nel 1947 con lo scopo di condurre ricerche scientifiche sui rapporti tra logica, scienza, tecnica e linguaggio.

In questo clima di fermento culturale, si aggiunse nel 1951 l'uscita dei «Quaderni di sociologia» per iniziativa dell'A. e di Franco Ferrarotti, un importante strumento per la diffusione della sociologia in Italia e per la circolazione della cultura anglosassone.

Tra la vasta produzione filosofica dell'A. meritano una segnalazione la Storia della Filosofia (1946-1950, 3 voll.) e il Dizionario di filosofia (1961), opere entrambe più volte riedite e aggiornate negli anni '90 da Giovanni Fornero, nonché il fortunatissimo manuale per i licei apparso per la prima volta presso l'editore torinese Paravia nel 1945 e tuttora in adozione (anch'esso rivisto dal Fornero).

Il confronto con le scienze e le tecniche costituisce il tema fondamentale dell'ultimo periodo speculativo dell'A., tematiche riprese ne L'uomo progetto 2000, in cui il filosofo torinese delinea le nuove sfide etiche ed educative per il terzo millennio alla luce degli sviluppi scientifici e tecnologici: è questo il tentativo di ridare alla filosofia l'originario ruolo di saggezza consistente nella ricerca di nuove tecniche del pensare e del vivere utili per l'umanità intera. L'A. morì il 9 settembre 1990 a Milano.

[Giorgio Primerano]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione Generale Istruzione Superiore, Liberi docenti, I versamento, I e II serie, b. 1.

EF (ed. Centro di studi filosofici di Gallarate, 1957), vol. I, cc. 4-6; EP, vol. I, pp. 2-3;

Limitatamente agli aspetti pedagogici: L. Stefanini, Il momento dell'educazione. Giudizio sull'esistenzialismo, Padova, Cedam, 1938, pp. 45-47; G.M. Bertin, Esistenzialismo, marxismo, problematicismo nella pedagogia, Milano, AVE, 1955, pp. 140-147; A. Santucci, Esistenzialismo e filosofia italiana, Bologna, Il Mulino, 1959, pp. 387-388; R. Fornaca, La pedagogia italiana contemporanea, Firenze, Sansoni, 1982, pp. 109-117; G. Primerano, La prospettiva pedagogica di Nicola Abbagnano, Roma, Aracne, 2009.