Albert Federico

Professioni: Sacerdote, educatore, benefattore
Ambiti di produzione: Educazione femminile, educazione infantile, educazione popolare
Luoghi di attività: Piemonte

Federico Albert nacque a Torino il 16 ottobre 1820 da nobile famiglia originaria della Savoia. Il padre, ufficiale di Stato Maggiore dell'esercito sardo, lo indirizzò verso la carriera militare, ma in seguito ad un'improvvisa vocazione Federico iniziò nel 1836 la formazione sacerdotale presso gli Oratoriani di Torino e contemporaneamente frequentò la locale facoltà di Teologia. Nel 1843 conseguì la laurea in Teologia e subito dopo venne ordinato sacerdote.

Nel 1847 fu nominato da Carlo Alberto cappellano di Corte, incarico che mantenne fino al 1852, quando, dopo una predica sgradita al nuovo sovrano, Vittorio Emanuele II, venne allontanato e nominato vicario e parroco di Lanzo Torinese, un piccolo centro premontato in provincia di Torino.

Già durante gli anni torinesi l'A. si era interessato delle nuove iniziative educative e scolastiche che andavano sviluppandosi in quegli anni in Piemonte. A partire dal 1848 iniziò a collaborare con don Giovanni Bosco, predicando gli esercizi spirituali ai ragazzi di Valdocco, con il quale restò in buoni e costanti rapporti.

La sua attività come parroco di Lanzo Torinese fu indirizzata a sviluppare l'impegno pastorale e soprattutto quello sociale ed educativo. Nel perseguimento dell'attività educativa l'A. ebbe come riferimento il pensiero pedagogico di Antonio Rosmini e l'esempio delle opere intraprese da don Bosco.

Subito dopo il suo arrivo, aprì a Lanzo nel 1852 un asilo infantile, affidato prima a personale laico e poi alle Suore di carità di Giovanna Antida Thouret. L'asilo, chiamato «Prima elementare preparatoria», aveva come finalità non solo quella di svolgere una funzione caritativa a favore delle famiglie più povere, ma anche quella di promuovere una precoce istruzione e formazione morale dei bambini.

Nel 1858 l'A. fondò l'orfanotrofio femminile, nel 1864 collaborò con don Bosco ad aprire a Lanzo un collegio maschile e nel 1869, per sopperire al venir meno delle suore nelle sue istituzioni educative, fondò un nuovo ordine religioso: le Suore vincenzine di Maria Immacolata, meglio note come suore Albertine.

Per continuare a seguire le opere di istruzione popolare e di assistenza da lui iniziate, nel 1873 rinunciò alla nomina a vescovo di Pinerolo. L'ultima sua iniziativa, la creazione di una colonia agricola, sempre in Lanzo, per i ragazzi poveri della zona, fu la causa della sua prematura fine. Cadde rovinosamente da un'impalcatura mentre aiutava i muratori nella costruzione dell'edificio che avrebbe dovuto ospitarla. Era il 30 settembre 1876. Nel 1984 è stato proclamato beato da Giovanni Paolo II.

[Redi Sante Di Pol]

Fonti e bibliografia: documentazione sull'A. è conservata in varie sedi: Archivio dell'istituto «Albert», Lanzo Torinese; Archivio storico dell'Arcidiocesi di Torino; Archivi parrocchiali di Lanzo Torinese e della chiesa di S. Carlo, Torino.

J. Cottino, Federico Albert, Chieri, Bigliardi, 1954; M. Pellegrino et al., Federico Albert ed i suoi tempi, 1820-1876, Lanzo Torinese, Società storica delle valli di Lanzo, 1978; P. Damosso, Uno ogni cinquecento anni: Federico Albert, Cinisello Balsamo, S. Paolo, 2009.