Verna Antonia Maria

Professioni: Religiosa, educatrice
Ambiti di produzione: Assistenza, educazione infantile, insegnamento religioso
Luoghi di attività: Piemonte

Antonia Maria Verna nacque il 12 giugno 1773 a Pasquaro, un piccolo paese del Canavese (Torino), da Guglielmo e Domenica Maria Vacheri. Consacratasi alla vita religiosa in giovanissima età, tra il 1789 e il 1796 svolse il suo apostolato tra i fanciulli della frazione natale.

Trasferitasi l'anno successivo nel vicino centro di Rivarolo, diede vita, insieme a un gruppo di compagne, alle Suore di Carità dell'Immacolata Concezione, dedite all'insegnamento e all'assistenza a domicilio degli ammalati in anni in cui le campagne militari di Napoleone erano destinate ad accrescere, nelle classi popolari, il livello di povertà. La V. vedeva infatti nell'educazione l'unico strumento in grado di arginare la diffusione, nel consorzio sociale, di uno spirito irreligioso, esito del pensiero illuministico che aveva alimentato la rivoluzione francese. Non disponiamo di elementi per stabilire la consistenza della reale preparazione pedagogica della V., probabilmente non lontana dai metodi correnti nei monasteri per l'educazione delle fanciulle di un certo ceto sociale.

Vestito l'abito religioso il 10 giugno 1828, sette anni prima del riconoscimento ufficiale della congregazione da parte della S. Sede (27 novembre 1835), a lei e alle consorelle venne affidata dal sindaco di Rivarolo, Maurizio Gallina, la direzione, nel 1837, del primo asilo aportiano in Piemonte animato dal filantropo Maurizio Farina. Le due suore, designate come maestre, suor Gaetana Cresto e suor Lucia Conti, avevano appreso gli elementi fondamentali del metodo durante un breve soggiorno milanese; esperienza che indusse poco dopo Carlo Boncompagni ad avvalersi di questo piccolo ordine religioso per disporre delle maestre necessarie per gli asili aperti a Torino nel 1839.

La V. morì a Rivarolo, dopo breve malattia, il 25 dicembre 1838. Nel 1937 ne fu avviata la causa di beatificazione, conclusasi il 2 ottobre 2011.

[Maria Cristina Morandini]

Fonti e bibliografia: DIP, vol. II, cc. 338-342; EP, vol. VI, cc. 12278-12279.

G. Garretti di Ferrere, Nel centenario dell'asilo aportiano di Rivarolo Canavese (1837-1937), in «Bollettino storico-bibliografico subalpino», 1937, n. 1, pp. 103-133; R. Bazzano, Un'eroina del Canavese. La Serva di Dio Madre Antonia Maria Verna, Firenze, Libreria editrice fiorentina, 1952; Il bicentenario della fondatrice Madre Antonia Maria Verna. Serva di Dio, Roma, Suore di Carità dell'Immacolata Concezione, 1974; M.C. Morandini, Educazione, scuola e politica nelle «Memorie autobiografiche» di Carlo Boncompagni, Milano, Vita e pensiero, 1999, p. 52; R. Poletto, Le Suore di Ivrea di madre Antonia Verna e il primo asilo aportiano del Piemonte, in «Annali di storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche», 1999, n. 6, pp. 45-56; A. Montonato, «A gratis» per amore. Beata Antonia Maria Verna. Fondatrice delle Suore di Carità dell'Immacolata Concezione d'Ivrea, Cinisello Balsamo, S. Paolo Edizioni, 2011.