Torraca Francesco

Professioni: Professore, professore universitario, funzionario ministeriale
Ambiti di produzione: Editoria scolastica, letteratura italiana, politica scolastica, scuola normale
Luoghi di attività: Basilicata, Campania

Francesco Torraca nacque a Pietrapertosa (Potenza) il 18 febbraio 1853 e ricevette la prima istruzione dal padre notaio (gestore inoltre di una scuola privata nel paese) e dallo zio sacerdote Antonio. Si stabilì dal 1869 a Napoli dove seguì studi classici, sotto la guida di Luigi Settembrini (di cui avrebbe poi curato nel 1894 la seconda edizione dell'epistolario) e Francesco De Sanctis.

Nel 1876 si laureò in Lettere e iniziò la carriera di insegnante e, poi, di direttore della scuola tecnica di Portici (risale a questi anni la pubblicazione del discorso, L'educazione moderna e le scuole tecniche, 1875) e docente in scuole secondarie napoletane e romane. Provveditore agli studi a Forlì (dal 1888), assunse agli inizi degli anni '90 importanti incarichi ai vertici del ministero della P.I.: ispettore centrale, capo di Divisione e direttore generale, capo gabinetto del ministro Emanuele Gianturco. In quest'ultima veste si applicò in particolare alla riforma della scuola normale del 1896.

Al T. si deve un'importante relazione di fine secolo (1896) che documentò, a distanza di quarant'anni dall'Unità nazionale, il persistere dei disagi e dei problemi che investivano la scuola elementare e la condizione magistrale. Incrociando gli esiti dell'inchiesta Ravà dell'anno successivo, emergevano, in specie, le resistenze poste dalle amministrazioni comunali al riconoscimento ai maestri dei miglioramenti previsti dalla normativa e il loro conseguente stato di precarietà e di instabilità economica.

I gravosi compiti professionali non impedirono al T. di continuare gli studi letterari che lo portarono a essere un buon conoscitore non solo della nostra letteratura, ma anche di quelle francese e provenzale su cui lasciò pregevoli contributi. Il letterato lucano fu tuttavia soprattutto un apprezzato dantista con esemplari lavori critici, a cominciare dall'originale commento alla Divina Commedia (1905).

Lasciato il ministero, nel 1902 andò a insegnare Letteratura italiana nell'università di Napoli ove restò ininterrottamente fino al 1928. Autore di un pluriedito Manuale storico della letteratura italiana (1886) destinato alle scuole secondarie, fu in strette relazioni amicali con Benedetto Croce documentate da un cospicuo carteggio. Fu membro del Consiglio superiore della P.I. e nel 1920 fu nominato senatore. Il T. morì a Napoli il 15 dicembre 1938.

[Michela D'Alessio]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione Generale Istruzione Superiore, Fascicoli personale docente (1900-1940), 2° versamento, II serie, b. 157.

E. Guerriero, Carteggio fra Benedetto Croce e Francesco Torraca, Galatina, Congedo, 1979.

IBI, vol. IV, p. 1347; MC, vol. III, pp. 586-587; PE, p. 1939, p. 422; TESEO, nn. 8, 288 e 501; TESEO '900, nn. 144, 169, 310 e 389; A. De Gubernatis, Dizionario biografico degli scrittori contemporanei, Firenze, Le Monnier, 1880, vol. II, p. 83; T. Rovito, Letterati e giornalisti italiani contemporanei, Napoli, Rovito, 1922, pp. 298-301; Dizionario Bompiani degli Autori, Milano, Bompiani, 2006, vol. VI, pp. 4475-4476.

Studi in onore di Francesco Torraca, Napoli, Albrighi Segati Ï C., 1922; A. Pagano, Francesco Torraca profilo e bibliografia, Nicotera, Istituto editoriale calabrese, 1939; E. Guerriero, Infanzia e adolescenza di Francesco Torraca a Pietrapertosa, in P. Borraro (ed.), Studi lucani e meridionali, Galatina, Congedo, 1978, pp. 257-265; M. Cattaneo, L. Pazzaglia (edd.), Maestri, educazione popolare e società in «Scuola Italiana Moderna». 1893-1993, Brescia, La Scuola, 1997, pp. 34-37 e 50; C. Ghizzoni, Il maestro nella scuola elementare italiana dall'Unità alla Grande Guerra, in R. Sani, A. Tedde (edd.), Maestri e istruzione popolare in Italia tra Otto e Novecento. Interpretazioni, prospettive di ricerca, esperienze in Sardegna, Milano, Vita e pensiero, 2003, pp. 51-55.