Tango Piatti Virginia

Professioni: Scrittrice
Ambiti di produzione: Emancipazionismo, letteratura per l'infanzia, teatro
Luoghi di attività: Toscana, Lazio, Lombardia

Virginia Tango nacque a Firenze il 21 settembre 1869 dal nobile napoletano Vincenzo e dalla torinese Paola Tarizzo Borgialli. In seguito a trasferimenti conseguenti agli incarichi di lavoro svolti del padre, Virginia fanciulla non seguì un regolare curriculum di studi. A Roma visse un periodo importante della propria formazione, frequentando con la famiglia ambienti vicini alla Casa reale, mentre dal padre, nel frattempo divenuto procuratore generale della Corte dei conti e autore di testi giuridici, ricevette molti stimoli per la sua formazione letteraria, artistica e musicale.

Di notevole importanza fu per lei anche la famiglia della sorella primogenita Eleonora, i cui interessi culturali gravitavano in buona misura sul marito di lei, il celebre pittore Cesare Tallone, docente all'Accademia di belle arti di Brera (dal 1904 al 1919). Per aiutare la sorella nell'educazione dei numerosi figli, Virginia trascorse infatti lunghi periodi nella loro casa di Milano.

Di questa dimora, conosciuta anche come la Maison Rustique, furono assidui frequentatori poeti e scrittori come Clemente Rebora, Giovanni Boine e Giovanni Titta Rosa e il pittore Antonio Piatti, che Virginia sposò nel 1905 e da cui avrebbe avuto i figli Rosabianca e Sanzio. Non mancavano nel circolo amicale dei Tallone anche personalità femminili di primo piano tra cui spiccavano Paola Lombroso e la sorella Gina, Rosa Genoni, Gigina Conti in Sioli Legnani, Vanna Piccini, figure in genere sensibili alle istanze emancipazioniste e socialiste.

L'ambiente culturale milanese permise pertanto a Virginia di intessere relazioni significative per orientare la sua attività sociale e la scrittura creativa. Tra il 1913 e il 1926 partecipò attivamente alla causa femminile al Lyceum di Firenze e a quello di Milano, venendo in contatto con Amelia Rosselli e Silvia Bemporad attive anche nell'ambito dell'editoria per ragazzi, dove la T. si cimentò con commedie teatrali e racconti.

Una fonte letteraria e di guida etica furono per la T. la produzione letteraria e l'impegno civile di Romain Rolland. Il forte anelito alla libertà insieme all'antimilitarismo e alla difesa dell'attivo ruolo femminile nella società le ispirarono alcune poesie (pubblicate tra il 1912 e il 1914 sulla «Riviera ligure») dove iniziò a firmarsi con lo pseudonimo Agar, la novella Le reliquie di un ignoto (1915) e Diario di un'infermiera (1919).

Per quanto riguarda la produzione per l'infanzia si ricordano: Rori e le sue bestie (1926) e Quattro cani a spasso (1931), pubblicate nella collana curata da zia Mariù (Paola Lombroso) per Paravia, le commedie teatrali Teatro minimo (1924), Maschere ridenti (1929), a cui si aggiunse qualche racconto sul «Corriere dei piccoli» e negli ultimi anni di vita Il piccolo Tarin (1952).

Gli ambienti emancipazionisti fiorentino e milanese furono altresì alla base del suo impegno nella Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà (WILPF), anche se dal 1928 la partecipazione ai convegni venne resa più difficile a causa della stretta sorveglianza esercitata dal regime, che la riteneva una «sovversiva antifascista». Nel 1933 trovò asilo in Francia grazie alla mediazione delle sorelle Lombroso e a Parigi condusse un'attiva propaganda pacifista in appoggio a Carlo Rosselli, mentre continuò l'attività letteraria, traducendo novelle per bambini già pubblicate in Italia e svolgendo lavori editoriali.

Il rientro in Italia le costò nel 1943 l'arresto per qualche mese. Nel secondo dopoguerra la T. visse per qualche tempo tra Milano e Londra dove abitava il figlio, poi nella casa di campagna ad Alpignano (Torino), per stabilirsi infine a Viganello (Lugano) dove morì il 1° luglio 1958.

[Sabrina Fava]

Fonti e bibliografia: Archivio Cesare Tallone, Milano, www.archiviotallone.com; ACS, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, Casellario politico centrale, ad nomen; Gabinetto Vieusseux, Firenze, fondo Lombroso Gina Ferrero, S. Corrispondenza familiare, U. Lombroso Paola.

P. Boero, F. Merlanti, A. Aveto, Lettere a «La Riviera Ligure». 1910-1913, Roma, Ed. di Storia letteraria, 2003, vol. III, pp. 226 e 278; S. Franchini, S. Soldani, Donne e giornalismo: percorsi e presenze di una storia di genere, Milano, Angeli, 2004, p. 359; G. Tallone, Cesare Tallone, Milano, Electa, 2005, ad indicem; A. Scarantino, Donne per la pace: Maria Bajocco Remiddi e l'Associazione internazionale madri unite per la pace nell'Italia della guerra fredda, Milano, Angeli, 2006, p. 343; S. Franchini, M. Pacini, S. Soldani (edd.), Giornali di donne in Toscana, Firenze, Olschki, 2007, pp. 41 e 423; G. Tallone, Virginia Tango Piatti «Agar». Una vita per la pace, Soave, Edizioni Transfinito, 2010.