Tadini Franco

Professioni: Maestro, professore
Ambiti di produzione: Editoria scolastica, educazione infantile, pedagogia
Luoghi di attività: Lombardia

Franco Tadini nacque a Brescia il 5 ottobre 1911, figlio di Pietro, direttore didattico ed apprezzato autore di testi per scolari e docenti. Sulle orme del padre, intraprese gli studi magistrali. Fu dapprima maestro elementare poi, conseguita la laurea in Pedagogia presso l'Università Cattolica di Milano, a partire dal 1935 fu docente in vari istituti magistrali (Bergamo, Bolzano e Brescia). Durante gli anni dell'insegnamento, fu anche impegnato nella compilazione di testi di italiano, storia, geografia e religione per le scuole elementari e medie, nonché di libri per la preparazione ai concorsi.

Nel 1959 lasciò l'insegnamento, in seguito alla nomina a direttore del Centro didattico nazionale per la scuola materna, incarico che tenne ininterrottamente fino al 1975, continuando tuttavia a far parte, anche dopo questa data, della consulta del Centro. Proprio l'appassionato impegno profuso per la scuola materna contraddistingue la figura del T. Il periodo trascorso al Centro didattico nazionale lo vide protagonista di numerose iniziative, proposte, corsi di aggiornamento, dibattiti. Ispirandosi alla pedagogia delle sorelle Carolina e Rosa Agazzi, considerò il bambino come «spirito attivo», aiutandolo a conseguire il suo integrale sviluppo, assecondando e promuovendo le sue potenzialità.

Per la sua competenza specifica maturata nell'ambito dell'educazione infantile fu spesso chiamato a far parte di commissioni ministeriali, tra cui quella del 1969 per l'elaborazione degli Orientamenti dell'attività educativa nelle scuole materne statali.

Collaborò a progetti ed aggiornamenti con importanti enti, tra cui i grandi comuni gestori di scuole materne di Milano, Torino, Venezia e Napoli e l'ispettorato per le scuole materne del Canton Ticino. Collaborò altresì con l'istituto «Pasquali-Agazzi» di Mompiano a Brescia e con l'istituto «Rezzara» di Vicenza. Fece parte della commissione italiana dell'Unesco e partecipò a numerosi congressi dell'OMEP (Organisation mondiale pour l'éducation prescolaire), della quale fu anche vicepresidente.

Apprezzato pubblicista, il T. scrisse in prevalenza per periodici educativi (il supplemento «Itinerari» di «Scuola italiana moderna», «Educazione», «Scuola di base», 1964) e soprattutto per la rivista «Scuola materna», della quale fu assiduo collaboratore. Il T. morì a Brescia il 28 novembre 1986.

[Linda Zambotti]

Fonti: EP, vol. VI, cc. 11639-11640; A. Fappani (ed.), Enciclopedia bresciana, Brescia, Editrice «La Voce del popolo», 2002, vol. XVIII, pp. 231-233; necrologi in «Scuola italiana moderna», 1986-1987, n. 7, p. 5 e «Scuola materna», 1986-1987, n. 7, pp. 15-16.