Scialoja Vittorio

Professioni: Avvocato, professore universitario, uomo politico
Ambiti di produzione: Associazionismo magistrale, associazionismo secondario, diritto
Luoghi di attività: Piemonte, Lazio, Italia

Figlio di Antonio Scialoja, Vittorio nacque a Torino il 24 aprile 1856. Laureato in Giurisprudenza presso l'università di Roma il 28 giugno 1877, lo S. praticò la professione di avvocato e di docente universitario negli atenei di Siena e Roma, ove insegnò Diritto romano e Istituzioni di diritto romano. Profondo conoscitore della storia e della cultura latine, lo S. fu un apprezzato interprete di fonti epigrafiche e papirologiche. Imponente risulta la mole degli scritti giuridici e degli appunti dei corsi universitari pubblicati dagli allievi (sul negozio giuridico, la proprietà, le successioni e altre materie).

Tra le opere più significative si segnalano i cinque volumi di Scritti giuridici, composti tra il 1933 e il 1936; gli Scritti e discorsi politici in tre volumi del 1936; la collaborazione all'edizione italiana dei Digesta Iustiniani Augusti. Fondò il «Bullettino dell'Istituto di diritto romano», rivista di studi giuridici che oggi porta il suo nome.

A fianco dell'attività professionale e universitaria fu attivo, sulla scia del padre, anche in campo politico. Senatore dal 1904, fu ministro della Giustizia e degli Affari di culto (1909-1910), ministro senza portafoglio per la propaganda di guerra (1916-1917) e ministro degli Affari esteri (1919-1920). Dopo aver espletato il delicato incarico di delegato italiano alla conferenza per la pace (1919), rappresentò l'Italia presso il consiglio della Società delle nazioni dal 1921 al 1932. Come ministro della Giustizia si interessò al problema del riconoscimento dei figli naturali, alle indagini sulla paternità e all'assistenza agli esposti e all'infanzia abbandonata.

Tra il 1894 e il 1908 lo S. fu più volte membro del Consiglio superiore della P.I., dal 1906 al 1908 membro della Giunta dello stesso consiglio e infine dal 1911 al 1913 vicepresidente. Ma il nome dello S. è soprattutto noto in ambito scolastico perché nel corso del primo conflitto mondiale fondò insieme a Ubaldo Comandini (già presidente dell'Unione magistrale nazionale) l'Unione generale degli insegnanti per la guerra, sodalizio sorto per sostenere lo sforzo bellico, assistere le famiglie dei maestri e dei professori in guerra, promuovere sentimenti patriottici. Lo S. morì a Roma il 19 novembre 1933.

[Giovanni Villari]

Fonti e bibliografia: E. Gentile, E. Campochiaro (edd.), Repertorio biografico dei Senatori dell'Italia fascista, S-Z, Napoli, Bibliopolis, 2003, pp. 2197-2201.

F. Maroi, Vittorio Scialoja, Milano, Società editrice libraria, 1934; V. Arangio-Ruiz, Vittorio Scialoja nel centenario della nascita (1856-1956), Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 1956.