Scarpelli Filiberto

Professioni: Illustratore, scrittore
Ambiti di produzione: Letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Campania

Filiberto Scarpelli nacque il 29 giugno 1870 a Napoli, dove frequentò l'Istituto di belle arti. Rimasto orfano a 16 anni, si trasferì a Roma dove, nel 1900, fu tra i fondatori del giornale satirico «Travaso delle idee», per cui compose centinaia di vignette animate dagli inconfondibili pupazzetti e siglate dalle caratteristiche scarpette che usava come firma. Del «Travaso» assunse la direzione dal 1925 al 1928, anno in cui interruppe la collaborazione.

I suoi disegni comparvero inoltre su numerosi altri periodici italiani tra cui «L'Asino», «Il Pupazzetto», «Pasquino», «Numero», «La Domenica dei fanciulli», «Il Corriere dei piccoli», per il quale, nel 1917, creò le storie di Pertichino e sor Costanzo, e soprattutto «Il Giornalino della domenica» di cui, dal 1906 al 1911, fu uno dei principali animatori. Con ben 47 copertine e numerosissime illustrazioni di vivace estro caricaturale, segnò la cifra stilistica del settimanale, in linea con l'affermazione di una nuova visione dell'infanzia che – lontana dalle tensioni normative e dalla tendenza idealizzante dell'800 – difendeva con scanzonato umorismo il valore della libertà e il ruolo educativo del gioco.

Molto amato dai piccoli lettori, divenne «colonnello dell'esercito giornalinesco» che univa gli abbonati di tutta Italia e curò la rubrica epistolare Chiacchiere artistiche con i miei lettori. Per il «Giornalino» fu anche scrittore e collaborò attivamente, con racconti di tema patriottico, al progetto culturale del direttore Luigi Bertelli (Vamba), teso alla formazione di una forte identità nazionale nelle giovani generazioni. Intorno a questi motivi nacque il suo primo libro per l'infanzia interamente scritto e illustrato, Guerra! Guerra! (1910), a cui seguirono Cuore di fantocci (1919), Pupi di carta (1919), La banda di Ciuffo Rosso (1920) e altri.

Fu lavoratore instancabile e tra il primo decennio del '900 e gli anni '30 figurò moltissimi volumi per ragazzi scritti da autori importanti come Luigi Capuana, Luigi Bertelli, Giuseppe Fanciulli, Trilussa (con Sergio Tofano), Ermenegildo Pistelli e altri. Lasciato il «Travaso delle idee», nel 1928 tentò, senza successo, di fondare un nuovo foglio satirico, «Il Cianchettini: settimanale qualunque, pupazzettato», che restò in vita solo pochi mesi.

Nonostante continuasse a lavorare alacremente, trascorse gli ultimi anni soffocato dai debiti e perseguitato dai creditori. Lo S. morì a Roma l'8 agosto 1933.

[Silvia Assirelli]

Fonti e bibliografia: documentazione sullo S. è conservata presso varie sedi: l'Archivio storico Giunti, Firenze; l'Archivio storico della Biblioteca del Burcardo, Roma; l'Archivio bio-iconografico e il fondo Ojetti della Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea, Roma; Fondazione «Arnoldo e Alberto Mondadori», Milano.

A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni (1800-1900), Milano, Grafitalia, 1945, p. 741; E. Gianeri, Storia della caricatura, Milano, Omnia, 1959, pp. 226, 233 e 236; A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano, Patuzzi Editore, 1975, vol. V, pp. 2967-2968; P. Pallottino, Storia dell'illustrazione italiana, Bologna, Zanichelli, 1988, ad indicem.

L. Rasi, La caricatura e i comici italiani, Firenze, Bemporad, 1907, pp. 183-186; F. Scarpelli, Un uomo in un fosso: vaniloquio senza capo né coda, Roma, Arte e storia, 1938; B. Martucci, Filiberto Scarpelli, in «Il Giornalino della domenica», numero unico per il cinquantenario, Firenze, Tip. Giuntina, 1956, p. IV; A. Faeti, Guardare le figure, Torino, Einaudi, 1972, ad indicem; G. Mosca, La signora Teresa, Milano, Rizzoli, 1977, pp. 35-41; L. Pacifici, Filiberto Scarpelli e «Il Giornalino della domenica», in «Artista: critica dell'arte in Toscana», 2002, pp. 148-171.