Sanvitale Stefano

Professioni: Filantropo, educatore
Ambiti di produzione: Educazione femminile, educazione popolare
Luoghi di attività: Emilia Romagna

Nato a Parma il 17 marzo 1764 da nobile famiglia, Stefano Sanvitale studiò Filosofia e Botanica all'università di Parma e ricoprì vari incarichi pubblici coerenti con il suo stato sociale. Nel 1787 sposò la principessa Luigia Gonzaga. Fu personalità eclettica, ricca di interessi e impegnata a migliorare le condizioni di vita dei ceti popolari.

Nel 1801 aprì a Fontanellato un luogo di educazione e ricovero femminile chiamato Scuola delle figlie della Carità; in seguito fondò nel proprio palazzo una scuola maschile e una scuola di musica strumentale e promosse infine l'istituzione delle scuole primarie in città. Il suo nome è inoltre associato ad altre iniziative filantropiche: il S. si occupò infatti della riforma delle carceri cittadine, del miglioramento degli ospedali della città e del rinnovamento delle tecniche agricole del tempo. Ricoprì vari incarichi durante il periodo napoleonico, compresa la carica di sindaco di Parma. Nel 1814 Napoleone lo nominò «barone dell'Impero».

Il S. fu anche autore di numerosi gli scritti legati alle sue molteplici attività, economiche ed educative (Istituzione e regolamento della Società economico agraria di Parma, 1806; Manuale pe' direttori, maestri ed altri impiegati nelle case di educazione e d'industria di Fontanellato, 1808; Condizioni per ricevere nelle case di educazione di Fontanellato i fanciulli dei due sessi, 1808) e filantropiche (De' mendici e vagabondi, e dell'educazione dell'infima classe del popolo, 1826). Il S. morì a Parma il 10 agosto 1838.

[Stefania Spadea]

Fonti: E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti, Venezia, Tip. di Alvisopoli, 1861, vol. VIII, pp. 404-407; F. Mareto, Bibliografia generale delle antiche province parmensi, Parma, Deputazione di storia patria, 1973, vol. I, p. 512 e vol. II, p. 970; R. Lasagni, Dizionario biografico dei parmigiani, Parma, PPS, 1999, pp. 327-328.