Salazar Zampini Fanny

Professioni: Professore, professoressa universitaria, traduttrice
Ambiti di produzione: Educazione femminile, inglese
Luoghi di attività: Belgio, Campania, Lazio

Figlia di Demetrio e Dora Calcutt, Fanny Salazar Zampini nacque a Bruxelles l'11 maggio 1853. Venuta a Napoli insieme alla famiglia poco prima dell'unificazione, terminò regolarmente i suoi studi ed ottenne nel 1880 il diploma di abilitazione all'insegnamento della Lingua e letteratura inglese. Ebbe iniziò così la sua carriera di insegnante, dapprima presso istituti privati fino a quando nel novembre del 1898, subito dopo il suo trasferimento da Napoli a Roma, fu incaricata di Inglese nell'Istituto superiore di Magistero femminile diretto, a quel tempo, da Giuseppe Aurelio Costanzo.

Nel contempo la S. diede vita alla rivista «La Rassegna degli interessi femminili» apparsa nel 1887, che ebbe però breve vita; si dedicò alla traduzione delle poesie di Robert e Elizabeth Barrett Browning (pubblicate in «Nuova antologia» tra il 1886 e il 1888) e alla pubblicazione delle lettere italianamente patriottiche di quest'ultima (1889).

Diresse per alcuni anni la collana «Biblioteca azzurra» dell'editore Bemporad di Firenze, fu autrice di saggi e romanzi (Cavalieri moderni, 1905) e fu una delle voci del femminismo moderato. Inviò nel 1893 al congresso femminile di Chicago la relazione Woman in Modern Italy nella quale rappresentava la situazione dell'Italia del tempo: il Nord distinto dal Sud, per via della mentalità della popolazione, più arrendevole e ligia alle regole l'una, più ribelle e inquieta l'altra.

Nel 1915 pubblicò il Manuale della Storia della lingua inglese ad uso degli Istituti di Magistero, testo uscito presso la casa editrice Paravia. Fu il solo titolo degno di rilievo nel curriculum della S., su cui Nicolò D'Alfonso, amico e collega, presidente della commissione esaminatrice, puntò per superare le perplessità di Paolo Emilio Pavolini e Cesare de Lollis e riconoscere alla S. l'ordinariato (1921).

Nell'ottobre del 1923 venne collocata a riposo per limiti di età. L'anno dopo, la S. tornò a Napoli dove per qualche tempo diresse la scuola professionale «Regina Margherita», ma la sua attività principale negli anni successivi fu quella di promotrice della cultura italiana negli Stati Uniti, impegno peraltro ricorrente anche nei decenni precedenti. La S. morì a Napoli il 28 aprile 1932.

[Raffaele Tumino]

Fonti e bibliografia: ACS, Roma, Ministero P.I., Direzione Generale Istruzione Superiore, Divisione I, Fascicoli professori liberi docenti e ordinari 1° e 2° versamento, I e II serie, 1900-1940, bb. 153, 168.

S. Soldani (ed.), L'educazione delle donne. Scuole e modelli di vita nell'Italia dell'Ottocento, Milano, Angeli, 1989, pp. 368-370; S. Cingari, Discese dai troni. Le donne negli scritti di Croce, in «Passato e presente», 1999, n. 47, pp. 50-52; S. Franchini, S. Soldani, Donne e giornalismo, percorsi e presenze di una storia di genere, Milano, Angeli, 2004, p. 33; A. Santoro, Narratrici italiane dell'Ottocento, Napoli, Federico e Ardia, 2007, pp. 91-94; N. Ruggiero, La civiltà dei traduttori, Napoli, Guida, 2009, pp. 85-86.