Saffiotti Francesco Umberto

Professioni: Professore universitario
Ambiti di produzione: Pedagogia speciale, psicologia
Luoghi di attività: Sicilia, Lombardia, Lazio

Nato a Barrafranca (Enna) il 25 novembre 1882, Francesco Umberto Saffiotti si laureò il 25 giugno 1908 in Filosofia presso l'università di Messina. L'anno successivo fu nominato assistente di Zaccaria Treves nel Laboratorio civico di psicologia pura e applicata di Milano, finalizzato allo studio dei fanciulli con anormalità mentali.

In tal sede, si applicò al tema della misurazione dell'intelligenza, criticando i test elaborati da Binet e Simon (Treves e S., La «Scala metrica dell'intelligenza» di Binet e Simon studiata nelle scuole comunali elementari di Milano, 1910 e 1911), affermando, in seguito, la necessità di un metodo che, tenendo in considerazione il livello di istruzione dei soggetti indagati, individuasse diversi gradi di sviluppo intellettivo (La misura dell'intelligenza nei fanciulli, 1916). Alla tematica della disabilità mentale dedicò numerosi studi, i cui esiti furono raccolti negli scritti L'assistenza degli anormali scolastici e la prevenzione della delinquenza giovanile (1912) e Provvidenze sociali e legislative per i minorenni anormali (1918).

Nel 1912, un anno dopo la morte del Treves, al cui insegnamento rimase sempre fedele, divenne assistente di Giuseppe Sergi all'istituto di Antropologia dell'università di Roma, dove rimase fino al 1920. Prese parte al primo conflitto mondiale, combattendo in qualità di sottotenente di fanteria nelle trincee del Carso e poi prestando servizio come caporeparto nell'istituto di Torino per l'esame psicofisiologico degli aviatori diretto da Amedeo Herlitzka.

Nel 1917 ottenne la libera docenza a Roma. Tre anni dopo, salì sulla cattedra di Psicologia sperimentale nell'ateneo di Palermo e assunse la direzione dell'annesso laboratorio. Presso la medesima università insegnò per i sei anni successivi, occupandosi anche di Storia della filosofia e di Antropologia.

Nel 1926 il S. fece ritorno a Milano, con l'intenzione di avviare un Laboratorio di psicologia applicata al lavoro, dedicato all'analisi scientifica delle attitudini e dei processi di selezione del personale. Non riuscì tuttavia a realizzare tale progetto, a causa della precoce morte, avvenuta nel capoluogo lombardo il 20 ottobre 1927.

[Anna Debè]

Fonti e bibliografia: Necrologio in «Rivista di Antropologia», 1926-1927, n. 27, pp. 550-554.

S. Intorrella, Francesco Umberto Saffiotti, in G. Sprini (ed.), La Psicologia alla periferia dell'Impero, Palermo, Offset studio, 2008, pp. 111-122; Id., Il contributo di Francesco Umberto Saffiotti allo studio dell'intelligenza, in S. Di Nuovo, G. Sprini (edd.), Teorie e metodi della psicologia italiana: tendenze attuali, Milano, Angeli, 2008, pp. 259-270.