Rossello Benedetta

Professioni: Religiosa, educatrice
Ambiti di produzione: Educazione femminile, scuola professionale
Luoghi di attività: Liguria

Benedetta Rossello nacque in Albissola Marina (Savona) il 27 maggio 1811 da Bartolomeo e Maria Dedone e fu una laboriosa organizzatrice di istituti religiosi educativi ed assistenziali attivi nel corso dell'800 a Savona, poi sparsi in diverse altre città liguri, nel resto dell'Italia e anche in America Latina.

Di modesta origine, dopo aver lavorato in gioventù a servizio di una famiglia benestante, nel 1837 si pose a disposizione del vescovo di Savona, mons. Agostino De Mari, desideroso di provvedere all'educazione della gioventù povera. Presi i voti canonici e divenuta suora con il nome di Maria Giuseppa il 22 ottobre 1837, assunse la responsabilità di un istituto per l'educazione e l'istruzione delle giovani povere e per l'assistenza ai malati. Intorno a questa iniziativa prese fisionomia, con il concorso di tre compagne, la congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia, di cui divenne superiora nel 1840.

Riconosciuto dal re Carlo Alberto nel 1841, l'istituto ebbe una prima espansione tra il 1842 e il 1856; dotato delle Costituzioni nel 1846 e nel 1863, continuò nell'impegno a favore dell'insegnamento per minori poveri, oltre che in scuole comunali e negli ospedali. Al primo istituto ne fecero seguito altri simili: la Casa della Provvidenza del 1859 a Savona per la rieducazione e l'inserimento sociale di ragazze povere, il Piccolo Seminario per i ragazzi della classe operaia aperto nel 1869 per avviare i giovani alla vita ecclesiastica, la Casa delle pentite avviata, sempre in Savona, nel 1879 per l'ospitalità e la rieducazione di giovani prostitute.

Dal 1854 l'istituto di suor Maria Giuseppa iniziò a ospitare anche ragazze africane di colore affrancate dalla schiavitù, in collaborazione con altri educatori liguri impegnati in questo meritorio servizio umanitario. Nel 1870 la R. incoraggiò la congregazione a uscire dal territorio ligure per operare nel Lazio (Roma e Magliano Sabina, con ricoveri, scuole, asili, ospedali) e infine in terra argentina (1876, Buenos Aires). La religiosa savonese fu anche molto attenta alle innovazioni in corso, in modo da restare in linea con i tempi (per esempio nel 1879 promosse corsi di ginnastica per le maestre in ottemperanza all'introduzione di questa disciplina nelle scuole italiane, 1878).

Tratto fondamentale dell'istituzione fu l'intervento sociale ad ampio raggio, rivolto da una parte verso l'educazione popolare diffusa, con la creazione di scuole popolari gratuite, dall'altra verso situazioni di disagio ed emarginazione sociale. La R. morì a Savona il 7 dicembre 1880 ed è stata dichiarata santa il 12 giugno 1949.

[Roberto Pellerey]

Fonti e bibliografia: documentazione sulla R. è conservata presso l'Archivio della casa madre delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia, Savona.

DBI, vol. LXX, pp. 248-250; DIP, vol. III, pp. 1650-1652 e vol. V, pp. 952-953; Il primo grande Dizionario dei Santi secondo il calendario, Casale Monferrato, Piemme, 2001, pp. 1229-1230.

G. Ranzani, Memorie relative alla Madre Rossello e alla Madre Pellegrina, Savona, Istituto Figlie di N.S. della Misericordia, s.d. [1894]; G. Papasogli, M. Giuseppa Rossello. Misericordia e ardimento, Roma, Città Nuova, 1999; L. Pazzaglia (ed.), Cattolici, educazione e trasformazioni socio-culturali in Italia tra Otto e Novecento, Brescia, La Scuola, 1999, pp. 427-428.