Rodinò Leopoldo

Professioni: Professore, filantropo, amministratore pubblico
Ambiti di produzione: Assistenza, educazione femminile, grammatica, pedagogia speciale, stampa scolastica
Luoghi di attività: Sicilia, Campania

Leopoldo Rodinò nacque a Palermo il 6 febbraio 1810 da un'illustre, ma povera, famiglia calabrese. Anche se siciliano di nascita, la sua biografia intellettuale fu tutta napoletana. A partire dagli anni '40 partecipò infatti in modo attivo alla vita della capitale del Regno delle Due Sicilie. Il R. fu uno tra i maggiori esponenti del purismo meridionale, allievo e poi assistente di Basilio Puoti, autore nel 1848, della Grammatica novissima della lingua italiana, al cui disegno originario aveva contribuito anche Francesco De Sanctis, opera a lungo ristampata sia nella versione originaria sia in una versione ridotta (Grammatica popolare lingua italiana).

Alla fine del 1861 fondò in Napoli l'Opera per la mendicità a sostegno dei poveri. A questa prima istituzione fece seguito quella destinata all'educazione e all'istruzione delle giovani donne cieche costrette dai genitori a mendicare, di cui fu promotrice lady Strachan, marchesa di Salsa. Alla fine del 1868, l'Opera per la mendicità si sciolse e trasformata, nel 1869, nell'istituto «Strachan Rodinò» per l'assistenza ai minorati della vista.

Dopo l'Unità il R. fu responsabile del 2° ripartimento della P.I. di Napoli, nel 1874 reggente alla sovrintendenza dell'Archivio di Stato, l'anno seguente consigliere comunale eletto in una lista di moderati e cattolici. Insegnò per molti anni nel liceo del collegio di padre Ludovico da Casoria, «La Carità», ove ebbe come allievo, tra gli altri, Benedetto Croce. Il De Sanctis e Quintino Sella avrebbero voluto vederlo su una cattedra universitaria di Pedagogia per le sue notevoli competenze maturate in campo educativo, progetto che tuttavia non si realizzò.

Il R. collaborò ad alcuni tra i più significativi periodici educativo-scolastici del tempo come il siciliano l'«Archivio di pedagogia e scienze affini» (SPES, n. 48) e i due fogli campani «Il Nuovo istitutore» (SPES, n. 759) e «Il Genovesi» (SPES, n. 508). Morì a Napoli nel gennaio 1882.

[Rosaria Capobianco]

Fonti e bibliografia: SPES, nn. 48, 508 e 759.

V. Imbriani, In morte di Leopoldo Rodinò, Napoli, Tip. Trani, 1882; F. De Sanctis, La Giovinezza. Frammento autobiografico pubblicato da Pasquale Villari, Morano, Napoli, 1894, pp. 127-128; G. Oldrini, La cultura filosofica napoletana dell'Ottocento, Roma-Bari, Laterza, 1973, pp. 287 e 334; G. Chiosso (ed.), Il libro per la scuola tra Sette e Ottocento, Brescia, La Scuola, Brescia, 2000, p. 243; E. Giammattei, Il romanzo di Napoli. Geografia e storia letteraria nei secoli XIX e XX, Napoli, Guida, 2003, pp. 149-160.