Bascone Francesco

Professioni: Maestro, direttore, uomo politico
Ambiti di produzione: Associazionismo magistrale, diritto e legislazione scolastica, fascismo, stampa scolastica
Luoghi di attività: Sicilia, Lazio

Francesco Bascone nacque a Mazara del Vallo (Trapani) il 12 ottobre 1872 e fu figura di un certo rilievo, prima come maestro e poi in qualità di direttore didattico, nella vita magistrale dei primi decenni del '900.

Fin dagli anni giovanili affiancò l'attività di maestro con interessi di carattere politico e sociale (Le scuole serali di Mazara del Vallo, quello che sono e quello che dovrebbero essere, 1903). In quegli anni il docente siciliano aderiva a un'ideologia umanitaria di orientamento socialista che puntava a promuovere la diffusione dell'istruzione dei lavoratori, auspicando una scuola con un programma ridotto all'essenziale, con pochi saperi e molte nozioni utili per entrare nel mondo del lavoro per tempo.

Fu poi appassionato dirigente dell'Unione magistrale nazionale, alternando la militanza associativa con la stesura di manuali di legislazione scolastica pluriediti (Manuale sistematico di legislazione scolastica, 1908; Regolamento generale dell'istruzione elementare, 1908) che ben presto diventarono un autorevole punto di riferimento in materia (Codice dell'istruzione elementare, 1915; Lezioni di legislazione scolastica per le scuole normali, i corsi magistrali, i corsi di perfezionamento, 1921). A queste opere impegnative associò un'attiva collaborazione a molte riviste magistrali («I Diritti della scuola», SPES, n. 367; «La Nuova scuola italiana», ivi, n. 751 e più tardi «Scuola fascista», ivi, n. 1019) specialmente su tematiche giuridico-scolastiche.

Avvicinatosi al primo fascismo, con Dante Dini tra il 1922 e il 1923 il B. fu tra i principali protagonisti della costituzione della Corporazione della scuola, sodalizio associativo dei maestri fascisti e strumento attraverso cui fu prima indebolito e poi stroncato l'associazionismo magistrale democratico. Nel 1925 fu chiamato a far parte del consiglio di amministrazione della rivista magistrale «I Diritti della scuola» insieme a Giovanni Marchi, Francesco Ciarlantini ed Ermenegildo Pistelli allo scopo di assicurare una linea editoriale coerente con le direttive del fascismo.

Promotore dell'Istituto nazionale di assistenza magistrale (INAM), lo diresse dal 1927 fino al 1948. A lui si devono l'istituzione di convitti, case di cura e di riposo per gli insegnanti e di colonie estive per i loro figli. Non sempre tenero con Giovanni Gentile, fu anche parlamentare e, in questa veste, elaborò alcuni disegni di legge concernenti la pubblica istruzione. Di spirito polemico e battagliero, la sua indipendenza di pensiero gli richiamò l'ostilità di molti. Già prima della fine del regime di fatto era stato emarginato dalla politica attiva e confinato nell'INAM.

Il B. tenne sempre vivo l'interesse per le questioni giuridico-scolastiche, come dimostrano i testi usciti negli anni '30 e '40 (La legislazione fascista per la scuola primaria, 1935; Il nuovo ordinamento del Monte pensioni per gli insegnanti elementari, 1941; Ordinamento della scuola elementare e stato giuridico dei maestri, 1947); collaborò in specie con l'editore milanese Signorelli per testi ad uso didattico (una certa notorietà gli derivò dalla riduzione scolastica dei manzoniani Promessi sposi e dell'Ettore Fieramosca, romanzo di Massimo D'Azeglio). Il B. morì a Roma il 21 agosto 1948.

[Luciana Bellatalla]

Fonti e bibliografia: SPES, nn. 367, 751 e 1019.

L'opera di Francesco Bascone per i maestri italiani, Roma, Fondazione «F. Bascone», 1955; J. Charnitzky, Fascismo e scuola. La politica scolastica del regime (1922-1943), Firenze, La Nuova Italia, 1999, pp. 199 e 294; A. Barausse, L'Unione magistrale nazionale. Dalle origini al fascismo. 1901-1925, Brescia, La Scuola, 2002, pp. 214, 221, 249, 320, 557 e 605; G. Inzerillo, Introduzione a F. Bascone, Le scuole serali di Mazara del Vallo, quello che sono e quello che dovrebbero essere, Mazara del Vallo, IEASS, 2003; M. Galfré, Il regime degli editori: libri, scuola e fascismo, Roma-Bari, Laterza, 2005, pp. 61, 81 e 201.