Ricardi Di Netro Ernesto

Professioni: Educatore, filantropo, uomo politico, amministratore pubblico
Ambiti di produzione: Assistenza, educazione femminile, ginnastica, pedagogia speciale, scuola professionale
Luoghi di attività: Piemonte

Ernesto Ricardi di Netro nacque a Torino il 27 giugno 1816 dal conte Felice Federico e Giulia Spitalieri di Cessole. Frequentata l'Accademia militare, entrò nel corpo dei bersaglieri dove raggiunse il grado di maggiore. Combatté nella prima guerra d'indipendenza, prendendo parte alle battaglie di Goito, Pastrengo e Novara, località nella quale fu ferito. Nominato prefetto dell'Accademia militare di Torino il 26 novembre 1849, venne collocato a riposo nel 1850.

Abbandonata la carriera delle armi, il R. profuse impegno ed energie nella Reale Società di ginnastica fondata, insieme a Rodolfo Obermann e al conte Luigi Franchi di Pont, nel marzo del 1844. Chiamato per ben due volte a ricoprirne il ruolo di presidente (1845-1852; 1859-1891), diede notevole impulso alle attività sportive con l'apertura di scuole di nuoto, tiro a segno e scherma oltre ad ottenere nel 1861, dal ministro della P.I. Francesco De Sanctis, la possibilità di istituire, presso la propria sede, corsi magistrali maschili, dove si formò il primo nucleo di insegnanti di educazione fisica della penisola.

Il resoconto di questa esperienza è contenuto nell'opuscolo Origini e scopo della Scuola normale di ginnastica in Torino, ossia considerazioni e proposte del 1876. L'anno prima aveva dato alle stampe il saggio Dell'educazione nazionale dove era auspicata l'introduzione, nelle scuole, di un modello di ginnastica militare nella convinzione che la potenza di una nazione dipenda non solo dall'assetto delle finanze, ma anche dalla forza morale e fisica del suo esercito. Merita infine un accenno la relazione dal titolo Sui veri confini della ginnastica e del canto nelle scuole popolari, presentata durante il VI congresso pedagogico tenutosi a Torino nel 1869.

Il R. fu deputato del parlamento subalpino in rappresentanza del collegio di Biella (1853-1860) e assessore all'istruzione pubblica del capoluogo piemontese (1869-1876). In tale veste promosse una serie di iniziative a carattere filantropico, assistenziale ed educativo: nel 1872 aprì, in una vecchia casa di via S. Andrea, un asilo per bambini rachitici, trasformato prima in istituto di cura e di istruzione e poi, per far fronte alle crescenti richieste, in ospedale (il «Regina Maria Adelaide»); nel 1879, grazie ai lasciti di privati cittadini e al denaro di una pubblica sottoscrizione, avviò un istituto per ciechi destinato ad ospitare, dall'anno successivo, anche le donne.

Cooperò, inoltre, alla fondazione del collegio per le Figlie dei militari e all'avvio della Scuola professionale femminile. Il R. morì a Torino il 6 gennaio 1892 e la città nel 1907 gli dedicò una scuola elementare.

[Maria Cristina Morandini]

Fonti e bibliografia: PE, p. 356; necrologio, in «L'Istitutore», 1892, n. 15, p 240; T. Sarti, Il Parlamento subalpino e nazionale, Terni, Tip. dell'Industria, 1890, p. 807.

L'istituto per rachitici di Torino: cenni storico-descrittivi-statistici, Torino, Tip. Eredi Botta, 1887; F. Valletti, Storia della ginnastica, Milano, Hoepli, 1893, pp. 64-82; P. Rossi, Monografia storico-finanziaria-morale dell'Istituto per i ciechi, Torino, Paravia, 1905; Istituto per rachitici «Regina Maria Adelaide». Relazione sull'origine e sullo sviluppo della Pia Opera, Torino, Tip. Derossi, 1911; M. Di Donato, Cenni storici sulla ginnastica e sulla educazione fisica nell'Italia contemporanea, in app. a J. Ulmann, Ginnastica, educazione fisica e sport dall'antichità ad oggi, Roma, Armando, 1967, pp. 352-354; G. Grifi, Gymnastike: ginnastica: storia dell'educazione fisica e dello sport, Perugia, Istituto superiore di Educazione fisica, 1985, p. 355; G. Bonetta, Corpo e nazione. L'educazione ginnastica, igienica e sessuale nell'Italia liberale, Milano, Angeli, 1990, pp. 86-89; R. Gilodi, La Reale Società ginnastica di Torino, Torino, Edizioni MAF servizi, 1994, pp. 15 e 38-60; S. Polenghi, Educating the cripples. The Pious Institute for rickets sufferers of Milan and its transformations (1874-1937), Macerata, EUM, 2009, pp. 14-15 e 38-39.