Raffalovich Comparetti Elena

Professioni: Educatrice, filantropa
Ambiti di produzione: Educazione infantile
Luoghi di attività: Ucraina, Toscana, Veneto

Nata a Odessa (Ucraina) il 22 maggio 1842, terzogenita di altre due sorelle, Elena Raffalovich trascorse gli anni della giovinezza a Parigi, dove il padre, agiato uomo d'affari, aveva stabilito la famiglia per restare vicino ai suoi interessi economici. Poco più che ventenne, durante un soggiorno a Pisa ospite di amici dei suoi genitori, conobbe Domenico Comparetti, professore di Letteratura greca all'università di Pisa e, dopo un breve fidanzamento, il 13 agosto 1863, lo sposò, trasferendosi a Pisa. Dal matrimonio nacque nel 1865 la loro unica figlia, Laura.

Dopo qualche anno il matrimonio entrò tuttavia in crisi, portando la R. alla decisione di separarsi dal marito e di allontanarsi da Pisa. In questo stesso periodo, Elena, conosciuto il metodo Fröbel, decise di dedicarsi alla causa dell'educazione e, in particolare, alla divulgazione del fröbelismo in Italia. Il desiderio di sostenere con ogni forza l'educazione dei ceti popolari e la diffusione dell'istruzione gratuita erano giudicati dalla R. (in linea con molte altre donne a lei coeve, di estrazione vicina alla sua, talora straniere e di religione non cattolica) gli strumenti indispensabili per contribuire all'emancipazione e al riscatto delle classi povere.

Per migliorare la sua conoscenza del metodo fröbeliano e ampliare sul territorio questo tipo di scuola si recò a Siena per conoscere Berta Marenholtz von Bülow (collaboratrice di Fröbel fin dal 1849), andò a Parigi (dove tramite la sorella Maria entrò in relazione con numerosi intellettuali tra cui il medico Claude Bernard) e seguì in Germania i corsi del professore Köhler, visitò i giardini d'infanzia di Monaco di Baviera e di Heidelberg. Nel 1872 fu a Venezia per conoscere il giardino italiano, il «Vittorino da Feltre», animato da Adolfo Pick, esponente del movimento fröbeliano.

Attraverso la donazione di una rendita annuale perpetua di 4610 lire (una somma considerevole per il tempo) e grazie al sostegno del Pick (con il quale stabilì un'intensa corrispondenza tra l'aprile 1872 e il marzo 1873), la R. promosse a Venezia l'apertura di un giardino destinato ai bambini delle classi popolari. Gratuito, aperto a tutti, senza distinzione di sesso, religione e condizione sociale, con annessa scuola normale per maestre giardiniere (a spese del Comune) il giardino di infanzia venne inaugurato il 24 ottobre del 1874 allo scopo – secondo quanto si legge negli atti del consiglio comunale di Venezia – di «venire in aiuto all'educazione domestica e di preparare i fanciulli all'istruzione popolare, mediante esercizi del corpo e dello spirito, regolati in modo conforme alla natura».

Fra alterne vicende, e nonostante l'iniziale clima di opposizione condotto dagli ambienti cattolici per la netta impostazione laica, l'iniziativa della R. prosperò anche dopo la sua scomparsa, continuando a funzionare fino ad oggi, ora nella nuova sede del Ghetto Vecchio con il nome di scuola materna «Elena Comparetti Raffalovich». La R. morì a Firenze il 29 novembre 1918. Fra i suoi discendenti va ricordato il pronipote don Lorenzo Milani.

[Francesca Borruso]

Fonti e bibliografia: documentazione sulla R. è conservata presso la Biblioteca comunale, Udine, fondo Pick; l'Archivio storico del Comune di Venezia; l'Archivio privato Emilia Frontali Milani, Roma; E. Frontali Milani (ed.), Storia di Elena attraverso le lettere. 1863-1884, Milano, La Rosa, 1980.

D. Comparetti, In memoria di Elena Comparetti-Raffalovich e di Leone Raffalovich suo padre, Firenze, Ariani, 1922; M.A. Manacorda, La breve illusione pedagogica di Elena Comparetti, in «Riforma della scuola», 1980, n. 7-8, p. 39; C. Barbarulli, Dalla tradizione all'innovazione. La «ricerca straordinaria» di Elena Raffalovich Comparetti, in S. Soldani (ed.), L'educazione delle donne. Scuole e modelli di vita femminile nell'Italia dell'Ottocento, Milano, Angeli, 1989, pp. 425-443; N.M. Filippini, T. Plebani (edd.), La scoperta dell'infanzia. Cura, educazione e rappresentazione. Venezia 1750-1930, Venezia, Marsilio, 1999, ad indicem.