Radini Tedeschi Giacomo Maria

Professioni: Sacerdote, vescovo
Ambiti di produzione: Cultura religiosa, insegnamento religioso, libertà di insegnamento, movimento cattolico, politica scolastica
Luoghi di attività: Emilia Romagna, Lombardia, Italia

Giacomo Maria Radini Tedeschi nacque a Piacenza il 12 luglio 1857 dal conte Carlo e Luisa Fantini e crebbe insieme ai cinque fratelli Prospero, Giuseppe, Annetta, Felice e Maria in una famiglia conosciuta per la fede cristiana. Dal 1866 al 1870 frequentò il collegio «Paganini» a S. Francesco d'Albaro (Genova). Si trasferì quindi insieme ai fratelli Prospero e Giuseppe presso il collegio «S. Alessandro» di Bergamo, ove continuò gli studi classici sotto la guida di mons. Alessandro Valsecchi, sacerdote fornito di spiccato carisma educativo.

Tornato a Piacenza, perfezionò gli studi in filosofia e in matematica, conseguendo la licenza liceale da privatista nel 1876. Pur avvertendo la vocazione al sacerdozio, iniziò a frequentare solo come allievo esterno gli studi teologici nel seminario piacentino, assecondando il volere del padre che avrebbe desiderato farne un militare. Riformato per problemi fisici, il R.T. proseguì gli studi ecclesiastici, sostenuto dal canonico Gherardo Casella.

Nel 1878, il R.T. si trasferì a Roma come allievo del collegio Lombardo, frequentando i corsi di Diritto canonico e conseguendo la relativa licenza nel 1879 e la laurea nel 1880. Il 2 novembre 1879 venne ordinato sacerdote nella cappella di famiglia dal vescovo di Piacenza, mons. Giovanni Battista Scalabrini, che lo inviò come docente di Diritto canonico e Teologia scolastica al seminario di Bedonia (Parma). Nel 1881 venne trasferito al seminario di Piacenza, dove insegnò varie discipline.

Accanto alla docenza in seminario e alle attività pastorali (condivise in molti casi con Giovanni Acquaderni, fondatore della Società della Gioventù cattolica italiana) il giovane sacerdote piacentino divenne un attivo militante dell'Opera dei congressi. Chiamato a Roma da Leone XIII con un incarico presso la Segreteria di Stato, nel 1897 divenne responsabile delle manifestazioni religiose presso la Cattedra di S. Pietro e propagandista dell'Opera dei congressi nel Lazio, nelle Marche e in Umbria. Fu altresì assistente ecclesiastico dell'Unione cattolica di Roma e del circolo dell'Immacolata, presieduto da Augusto Grossi Gondi, incarichi attraverso cui promosse l'educazione cristiana della gioventù e l'istituzione di ricoveri e ricreatori. Appoggiò il movimento cattolico femminile, sostenendo Adelaide Coari e la rivista «Pensiero e azione».

Nel gennaio 1905 il papa Pio X lo designò vescovo di Bergamo (qui scelse come segretario personale don Angelo Giuseppe Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII). Bergamo rappresentò per il R. la sede in cui realizzare il suo progetto di educazione cristiana della gioventù, con la diffusione di congregazioni, scuole di dottrina cristiana, oratori e ritrovi per studenti.

Mons. R.T. fu attento, in particolare, alla preparazione dei chierici nel seminario locale, proseguendo il rinnovamento dei programmi scolastici avviato dal suo predecessore: approvò il nuovo Regolamento disciplinare del seminario negli anni della crisi modernista e nel 1909, fondò la congregazione dei Preti del Sacro Cuore, innestandola sulla precedente esperienza del Collegio Apostolico.

Il presule bergamasco spese molte energie anche per migliorare l'insegnamento religioso. Nel 1908 aprì una scuola magistrale di Religione per il conseguimento della patente di abilitazione all'insegnamento della Dottrina cristiana e della Storia sacra, resa necessaria dal regolamento Rava del febbraio 1908. La scuola, affidata a don Roncalli, venne sostenuta dall'Associazione magistrale cattolica «N. Tommaseo» e dalla locale Azione cattolica. Maria Elisabetta Mazza ne fu una delle prime allieve.

Due anni più tardi il R.T. promosse la nascita della Scuola sociale cattolica e dell'Unione diocesana delle Figlie di Maria. Appoggiò Nicolò Rezzara nella battaglia per la libertà di scuola, favorendo l'istituzione di leghe di padri e di madri di famiglia, e la raccolte di firme a difesa dell'insegnamento della religione nella scuola elementare. Nel 1912 pubblicò il volume Il problema scolastico odierno, ossia pensieri sulla libertà e sulla religione della scuola, testo che costituisce lo specchio fedele delle mentalità cattolica del tempo e delle rivendicazioni in ordine alla libertà scolastica e al primato educativo della religione. Fu vicino alle istanze dei lavoratori cattolici e fondò un segretariato per gli emigranti. Il R.T. morì a Bergamo il 22 agosto 1914.

[Evelina Scaglia]

Fonti e bibliografia: Archivio storico diocesano, Bergamo, fondo Radini Tedeschi e fondo Rezzara; altra documentazione nelle carte Stanislao Medolago Albani, presso la famiglia omonima, Bergamo.

DSMCI, vol. II, pp. 527-531; EP, vol. V, cc. 9764-9768.

A.G. Roncalli, In memoria di mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi vescovo di Bergamo, Bergamo, Tip. S. Alessandro, 1916; F. Vistalli, Monsignor Conte Giacomo Maria Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo, Milano, Scuola tip. Artigianelli, 1935; G. De Rosa, Angelo Roncalli e Radini Tedeschi, in G. Lercaro, Giovanni XXIII: linee per una ricerca storica, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1965, pp. 39-59; F. Nardari, La spiritualità di mons. Radini Tedeschi e la sua influenza sul laicato cattolico italiano, in Spiritualità e azione del laicato cattolico italiano, Padova, Antenore, 1969, vol. II, pp. 539-560; M. Casella, Mons. Radini Tedeschi, l'Opera dei congressi e il Movimento cattolico romano (1890-1900), in «Rivista di storia della Chiesa in Italia», 1970, n. 1, pp. 129-179; G. Battelli, Un pastore tra fede e ideologia: Giacomo M. Radini Tedeschi, 1857-1914, Casale Monferrato, Marietti, 1988; A. Caprioli, A. Rimoldi, L. Vaccaro (edd.), Diocesi di Bergamo, Brescia, La Scuola, 1988, pp. 267-275; P. Gios, Nicolò Rezzara e il movimento cattolico in Italia, Roma, Cinque Lune, 1990, pp. 31, 154, 156, 224-225 e passim.