Barrili Anton Giulio

Professioni: Professore, professore universitario
Ambiti di produzione: Editoria scolastica, letteratura italiana, letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Liguria

Anton Giulio Barrili nacque a Savona il 14 dicembre 1836. Dopo aver trascorso i primi anni a Nizza, allora parte del Regno di Sardegna, tornò nella città natale, dove studiò presso il collegio degli Scolopi. Si laureò in Giurisprudenza nell'università di Genova e fu deputato dal 1876 al 1879. Negli anni '80 si dedicò all'insegnamento nei licei e dal 1889 passò alla docenza universitaria di Letteratura italiana presso l'università di Genova, subentrando a Emanuele Celesia dapprima come incaricato e poi dall'anno accademico 1894-1895 come professore ordinario. Dal 1895 al 1899 fu preside della facoltà di Filosofia e Lettere e dal 1903 rettore dell'ateneo genovese.

Prima di dedicarsi pienamente alla letteratura il B. fu acceso patriota: nel 1859 combatté a Peschiera nel VII Reggimento di fanteria dell'esercito sabaudo, poi si unì a Garibaldi con il quale partecipò alla campagna trentina nel 1866 e alla battaglia di Mentana nel 1867, con il grado di capitano dei carabinieri genovesi. Il B. rappresenta, dunque, l'intellettuale forgiatosi nello spirito e nell'azione del Risorgimento, di cui fin dal 1859, dalle colonne del quotidiano genovese «S. Giorgio» e dall'anno successivo su quelle de «Il Movimento» (di cui fu anche direttore), promosse gli ideali e gli scopi. La sua attività giornalistica continuò sulle colonne de «Il Caffaro», quotidiano da lui fondato e diretto. Nel 1884 si trasferì per breve tempo a Roma e alla fine del decennio tornò in Liguria, dove trascorse gli ultimi anni.

Oltre all'attività giornalistica e politica il B. è noto per la produzione letteraria, risultando nel 1878 l'autore più venduto tra quelli pubblicati dall'editore milanese Treves e il più prolifico tra gli italiani della collana «Biblioteca amena».

L'importanza del B. nel panorama educativo italiano del secondo '800 si deve sostanzialmente a due motivi. Da un lato fu un artefice di quell'immaginario risorgimentale intriso di «garibaldinismo» che sostenne e promosse, per esempio, con volumi come Garibaldi del 1884 e soprattutto Con Garibaldi alle porte di Roma del 1895, che per molto tempo furono tra le letture, insieme a quelle di Giuseppe Cesare Abba, più consigliate ai ragazzi e agli scolari italiani. A queste opere si devono poi aggiungere alcuni racconti avventurosi, anche questi adatti ad un pubblico giovanile, come Capitan Dodero (1867) e Il Merlo bianco. Racconto di mare e di terra (1878). Infine, fu molto presente, come tanti uomini del suo tempo, in associazioni e iniziative dedicate all'infanzia, tra cui quelle promosse dalla Società nazionale di protezione dell'infanzia.

Una seconda ragione è da individuare nella funzione svolta come membro e relatore della Commissione centrale per il controllo dei testi scolastici istituita nel 1881 dal ministro Guido Baccelli, che per prima tentò una definizione di che cosa dovesse essere il libro di lettura: scritto in buon italiano, atto a formare il cittadino e l'uomo con un'adeguata morale, con nozioni igieniche, di scienze naturali, di storia e geografia e senza alcun insegnamento confessionale. Alla fine, dei 115 libri di lettura esaminati, la Commissione ne approvò solo 25, mostrando una severità e un rigore che si ritroveranno solo nei lavori della Commissione del 1923 presieduta da Giuseppe Lombardo Radice. Il B. morì a Carcare, nell'entroterra savonese, il 14 agosto 1908.

[Davide Montino]

Fonti e bibliografia: documentazione sul B. è conservata presso la Biblioteca comunale «A.G. Barrili» di Carcare, dove si trova anche parte della sua biblioteca.

DBI, vol. VI, pp. 526-529; necrologio in «Scuola italiana moderna», 1907-1908, n. 38, p. 330; W. Piastra (ed.), Dizionario biografico dei liguri. Dalle origini al 1990, Genova, Consulta regionale, 1992, vol. I, pp. 402-404.

E. Roggero, Anton Giulio Barrili. Giornalista, soldato, letterato, Genova, Tip. del Successo, 1906; F.E. Morando, Anton Giulio Barrili e i suoi tempi, Napoli-Genova, Perrella, 1926; I. Scovazzi, Anton Giulio Barrili. Commemorazione, Savona, Istituto di propaganda per la Liguria - Officina d'arte, 1937; G. Foddai, Ritorni. Anton Giulio Barrili, Torino, Casa editrice A. Ï C., 1940; A. Varaldo, Anton Giulio Barrili, Genova, Ceretti, 1950; G.L. Buzzone, Anton Giulio Barrili e gli Scolopi, Savona, Sabatelli editore, 1989; E. Costa, G. Fiaschini (edd.), Anton Giulio Barrili. Tra invenzione e realtà, Savona, Sabatelli editore, 1989.