Provaglio Epaminonda

Professioni: Scrittore
Ambiti di produzione: Letteratura per l'infanzia
Luoghi di attività: Lombardia, Lazio

Epaminonda Provaglio nacque a Gussola (Cremona) il 29 ottobre 1851. Dall'ottobre 1885 al febbraio 1886 lavorò a Mantova come redattore responsabile del giornale locale di stampo socialista «La Federazione operaia», redazione che lasciò per i processi e le denunce in corso contro alcuni dei collaboratori del periodico. Allontanatosi da Mantova, si trasferì a Roma qualche anno dopo e trovò impiego come apprendista compositore presso il tipografo-editore Edoardo Perino, famoso editore popolare romano, che poco tempo dopo lo promosse a lavori di correzione di bozze e curatela di volumi.

Dopo essere stato assunto dal Perino, si sposò con Teresa Pago, maestra di pianoforte e canto, da cui ebbe tre figli: Spartaco, Mario e Ciro, questi ultimi due morti nel giro di poche settimane fra la fine del luglio e l'agosto 1892; i due coniugi ebbero anche una figlia adottiva, Luigina.

La sua produzione letteraria iniziò nel 1891 alternando romanzi storici, come Francesca da Rimini (uscito con lo pseudonimo di Nullo Amato, che utilizzò anche in seguito per la produzione non dedicata ai giovani), e libri per l'infanzia, soprattutto racconti fantastici di fate, maghi e nani. Tutte le sue opere furono pubblicate a dispense e vendute presso le edicole e i chioschi, a partire dalla prima, La Regina delle Fate (licenziata con la dedica «A Grazia Deledda/diciottenne scrittrice sarda/cara alle lettere/intitolo questo volume/tenue tributo/di fervida e costante ammirazione») cui fece seguito, poco dopo, Il Mago dalle sette teste, libro che il P. invierà anche a Jules Verne; la lettera di ringraziamento e i saluti del famoso scrittore francese saranno poi posti a prefazione della seconda edizione del 1907.

Con lo pseudonimo di Contessa di Montedoro (Elda di Montedoro quando firmava articoli in proprio) diresse «Il Paradiso dei bambini» (poi «La Ricreazione»). Nello stesso periodo animò anche il periodico «L'Ultima moda», con lo pseudonimo di Marchesa Bice. Nel 1894 pubblicò La bella Maga Lona: racconto fantastico e nel 1896 Nel mondo dei nani: avventure meravigliosissime di una famiglia di naufraghi.

Dopo la morte del Perino (1895) e il fallimento della casa editrice due anni più tardi, il P. stentò a trovare una regolare collaborazione con altri editori, anche se intrattenne rapporti con Calzone e Villa a Roma, Nerbini e Salani a Firenze e Bietti a Milano con i quali pubblicò molti altri libri per l'infanzia, soprattutto fiabe e racconti (La fata delle bambole, 1904; Il cinematografo delle fate, 1908, con disegni di Carlo Chiostri; Le fate in automobile, 1908).

Scrisse anche alcune pinocchiate per l'editore Nerbini, come Pinocchio astronomo e Pinocchio in volo sull'Eritrea. Nel 1915 ottenne un discreto successo il racconto Frullino ovvero la trottola meravigliosa, uscito con prefazione della Deledda, adottato nelle scuole come libro di lettura. Secondo un necrologio del figlio Spartaco (1889-1975) trascorse gli ultimi anni della sua vita come correttore di bozze e traduttore, spesso anonimo, di libri dal francese. Il P. morì a Roma il 23 aprile 1925.

[Sara Mori]

Fonti e bibliografia: Lettere a Epaminonda Provaglio, in G. Deledda, Opere scelte, a cura di E. De Michelis, Milano, Mondadori, 1968, pp. 925-1120; U. Vichi, Grazia Deledda ed Epaminonda Provaglio, in «Bollettino dell'Alma Roma», 1970, n. 3, pp. 1-20.

C. Castagnoli, G. Ciaramelli (edd.), Un secolo di stampa periodica mantovana: 1797-1897, Milano, Angeli, 2002, pp. 99-101.

S. Provaglio, Uno scrittore d'altri tempi. Mio padre Epaminonda Provaglio, in «Il Momento. Giornale del popolo», 5 settembre 1946, p. 3; R. Carrarini, Il paradiso dei bambini: libri e periodici per l'infanzia dell'editore romano Edoardo Perino, in L. Finocchi, A. Gigli Marchetti (edd.), Editori e piccoli lettori tra Otto e Novecento, Milano, Angeli, 2004, pp. 109-120; Epaminonda Provaglio, in M. Lavagetto, A. Buia (edd.), Racconti di orchi, di fate e di streghe: la fiaba letteraria in Italia, Milano, Mondadori, 2009, p. 1606; M.I. Palazzolo, S. Mori, G. Bacci, Edoardo Perino. Un editore popolare nella Roma umbertina, Milano, Angeli, 2012, pp. 32, 41, 45-46, 48, 59 e passim.