Baroni Augusto

Professioni: Professore, preside, professore universitario
Ambiti di produzione: Editoria scolastica, insegnamento religioso, movimento cattolico, pedagogia
Luoghi di attività: Emilia Romagna, Italia

Augusto Baroni nacque a Minerbio (Bologna) il 4 giugno 1897 e si laureò in Lettere nell'università di Bologna nel 1920, dopo aver partecipato come volontario alla Grande guerra. Nello stesso anno partecipò alla costituzione del primo gruppo del Vangelo, testimoniando la sua attiva fede cristiana, maturata negli anni della prigionia che segnarono il passaggio, come egli stesso annotò, «da una vita non priva di valori morali ad una vita inserita in Cristo». In coerenza con questa fede il B. operò intensamente come padre, come insegnante, come scrittore, nell'apostolato dei laici e nel Movimento dei laureati cattolici ove entrò in relazione con mons. Giovan Battista Montini e svolse un ruolo di primo piano. Animò anche iniziative nel volontariato cattolico a favore dei poveri e dei diseredati a fianco di don Olinto Marella.

Fu docente di scuola secondaria e preside della scuola magistrale «S. Vincenzo de' Paoli» di Bologna e della Scuola di servizio sociale di questa città e di quella di Parma. Ai suoi interessi scolastici si collega la pubblicazione di alcuni libri di testo di religione per gli istituti secondari e di storia della pedagogia per gli istituti magistrali.

Dagli anni '30 si dedicò agli studi pedagogici che lo portarono prima al conseguimento della libera docenza e poi, dal 1953, all'insegnamento universitario di Pedagogia e di Storia della pedagogia nell'ateneo felsineo. La sua riflessione pedagogica è sostenuta da una profonda conoscenza dei classici, in specie di quelli dello spiritualismo e degli autori del '900 (Problemi e aspetti della pedagogia contemporanea, 1963), e si colloca nella prospettiva del personalismo in cui confluiscono le sue esperienze esistenziali, culturali e sociali e la riflessione sulla sua azione educativa.

Per il B. la pedagogia «è teoresi su un'attività pratica», chiamata a comprendere l'esperienza educativa nella sua integrità. La sua conoscenza è indispensabile all'educatore per rendere «più intelligente e ragionevole» la sua azione, adeguarla ai singoli soggetti umani, capace di «comunicare la verità» e di insegnare «al discepolo come si fa ad arrivare al sapere».

Il docente bolognese riservò, in particolare, una puntuale attenzione al ruolo educativo della famiglia, tema al quale dedicò numerosi scritti a partire da L'educazione nella famiglia (1932) cui fecero seguito La famiglia (1948) e Mio figlio ha quindici anni (1950). Prospettò l'educazione familiare come «educazione fondamentale» (Pedagogia fondamentale, 1951), svelando le intrinseche potenzialità educative della famiglia, del «colloquio educativo» della «relazione da persona a persona», della complementarità coniugale, la quale trova il suo fondamento nell'insegnamento di Cristo, che chiede di considerare l'amore come la legge animatrice della vita e di aiutare ogni figlio a svilupparsi in coerenza con «la legge della sua originalità personale».

Alla scuola il B. chiese di personalizzare gli interventi educativi, di promuovere la conquista della cultura, di impegnarsi per educare «la mente giovanile alla comprensione del vero valore e della vera dignità della persona umana» e per «far capire e sentire che il riconoscimento dei veri valori implica una serie di doveri ben precisi: di ‘giustizia' e di ‘carità'». Entro questo quadro pedagogico si svolsero infine gli interessi per l'educazione degli adulti, per il mondo del lavoro, la proposta di organizzare l'impresa come «comunità», di rendere disponibili servizi sociali articolati, capaci di instaurare interazioni e alleanze e quindi l'elaborazione della sua «pedagogia sociale». Il B. morì a Bologna il 16 aprile 1967.

[Serenella Macchietti]

Fonti e bibliografia: documentazione sul B. è conservata presso l'Archivio arcivescovile, Bologna.

EP, vol. I, pp. 1486-1487; A. Pavan (ed.), Enciclopedia della persona nel XX secolo, Napoli-Roma, ESI, 2009, pp. 74-75; necrologio in «Scuola italiana moderna», 1966-1967, n. 17, pp. 14-15.

M. Mencarelli, Lo spiritualismo cristiano italiano contemporaneo, in Nuove questioni di storia della pedagogia, Brescia, La Scuola, 1977, vol. III, pp. 593-636; R. Moro, La formazione della classe dirigente cattolica (1929-1937), Bologna, il Mulino, 1979, pp. 56, 64, 70, 73, 83, 87, 92, 96, 98 e passim; Augusto Baroni. Un passo da portici di Bologna, Bologna, Barghigiani editore, 1999; S.S. Macchietti, La famiglia per «l'educazione fondamentale». Riflessioni sulla pedagogia di Augusto Baroni, in L. Pati (ed.), Ricerca pedagogica ed educazione familiare. Studi in onore di Norberto Galli, Milano, Vita e pensiero, 2003, pp. 125-153; Id., Per educare alla democrazia... Il messaggio di Augusto Baroni, in S. Chistolini (ed.), Cittadinanza e convivenza civile nella scuola europea. Saggi in onore di Luciano Corradini, Roma, Armando, 2006, pp. 289-296.