Barilli Ernesto
Professioni: Maestro, ispettore, funzionario ministeriale
Ambiti di produzione: Associazionismo magistrale, editoria scolastica, legislazione scolastica, stampa scolastica
Luoghi di attività: Lombardia, Emilia Romagna
Ernesto Giovan Carlo Barilli nacque il 1° giugno 1868 a Viadana (Mantova). Dopo il conseguimento della licenza tecnica, si trasferì a Padova dove conseguì la patente normale di grado superiore (4 agosto 1887); qui frequentò inoltre per un biennio lezioni di agronomia e si laureò in matematica. La sua vita professionale si svolse soprattutto nella scuola elementare: esordì come maestro nella sua zona d'origine, insegnando dapprima nelle scuole di vari comuni mantovani (Moglia, Revere Villimpenta, Casalmaggiore) e poi in quelle di Mantova, dove ebbe, tra gli altri, come scolaro ➙ Gian Cesare Pico, che divenne con il tempo suo fraterno amico. In seguito partecipò al concorso per la direzione delle scuole e fu nominato nell'incarico, ricoprendo anche posti di insegnamento nelle scuole secondarie e ponendo così a frutto una ricca e solida cultura.
Dopo la promozione a ispettore scolastico il B. cominciò la sua peregrinazione in diverse città italiane (Novara, Mirandola, Schio, Ortano di Piave, Terni) e anche all'estero (insegnò nelle scuole di Costantinopoli) fino a diventare poi provveditore agli studi di Mantova. Fu molto attivo nel campo dell'editoria e della stampa scolastica, animò l'associazionismo magistrale locale, collaborando con varie testate (tra cui «Il Risveglio educativo», «I Diritti della scuola», SPES, nn. 910 e 367). Si occupò soprattutto di legislazione scolastica e compilò numerosi testi di carattere giuridico-professionale (L'avvocato del maestro elementare, 1893; Il problema scolastico elementare, 1911 e soprattutto il poderoso Manuale di legislazione sulla scuola elementare. 1859-1924, 1925).
Con ➙ Cesare Baistrocchi e d'intesa con il pedagogista ➙ Francesco Veniali, altro mantovano, condivise il progetto di un Dizionario pedagogico a dispense per l'editore locale Mondovì, pubblicazione che tuttavia si fermò a mezza strada non essendo i tempi ancora maturi per una così impegnativa impresa. Fu anche autore di una fortunata serie di testi di aritmetica e di alcuni libri di lettura per la scuola elementare.
Nel 1923 il B. si trasferì a Bologna dove, lasciato l'incarico di ispettore, continuò a occuparsi dei maestri e dei problemi magistrali. Negli anni '30 si dedicò a un'intensa attività editoriale con la pubblicazione di testi di diritto e di cultura fascista per le scuole secondarie e per la preparazione ai concorsi magistrali. Il B. morì ultranovantenne a Bologna il 27 gennaio 1961.
[Luisa Lombardi]
Fonti e bibliografia: Archivio storico Comune di Mantova, sezione novecentesca, cat. IX, 2.2, Istruzione pubblica, f. Barilli Ernesto.
Necrologio in «I Diritti della scuola», 1960-1961, n. 10, p. 696.