Pastorini Manlio

Professioni: Professore
Ambiti di produzione: Educazione fisica
Luoghi di attività: Toscana

Manlio Pastorini nacque a Pistoia il 5 maggio 1879. Iniziò la carriera nel 1901 presso la scuola tecnica «Berrettini» di Cortona (Arezzo), poi insegnò nelle scuole di Pistoia e Siena e successivamente nell'istituto tecnico «G. Galilei» di Firenze. In quest'ultima città, nel marzo del 1915, fondò l'Istituto per l'educazione fisica razionale per le scuole e per le società sportive.

Come ginnasta ebbe per istruttore il maestro Egisto Gori, fra i migliori dell'epoca, e fece parte della rappresentativa italiana (non si parlava ancora di squadra nazionale) nel 1903 al concorso internazionale di Norimberga e poi, anche se a titolo privato, ai campionati mondiali di Bordeaux del 1905. Nel 1920 il P. guidò la squadra nazionale italiana di ginnastica, medaglia d'oro all'Olimpiade estiva di Anversa.

Fu tra i promotori, seppure in forma ancora primordiale, del gioco della pallacanestro (nel 1920 scrisse al riguardo La palla al cerchio [Basket-ball]. La sua origine, la sua italianità: scopo, norme e regole) e si batté perché tale gioco fosse inserito tra le gare del concorso ginnastico del 1920 di Venezia. Il P. era fermamente convinto (lo scrisse su «La Gazzetta dello sport», La reimportazione dei giochi italiani in Italia, 2 marzo 1922) che anche la pallacanestro, come altri giochi di squadra quale il football e la pallavolo, fossero stati ideati in Italia e successivamente trasmigrati in America, da dove poi sarebbero tornati in patria, modificati nelle regole e nel nome.

Animatore e organizzatore di svariate iniziative favorevoli alla diffusione dell'educazione e dello sport a livello popolare (ved. la relazione presentata al Congresso fra gli amici dell'educazione fisica tenutosi a Firenze nell'aprile 1919, unitamente a un film sull'argomento, strumento assai innovativo nella comunicazione dell'epoca), il P. fu altresì attivo, oltre che nell'insegnamento, anche nell'organizzazione di manifestazioni ginnastiche e sportive finalizzate alla solidarietà. Riuscì a coinvolgere nei Giardini di Boboli in Firenze, negli anni della Grande guerra, decine di migliaia di persone per raccogliere fondi a favore delle famiglie dei richiamati, oltre che per i mutilati ed i ciechi di guerra.

Da via Lorenzo il Magnifico, trasferì la sua attività nel dopoguerra al «Gymnasium» di via Faenza 53, sempre a Firenze, in cui passarono, anche dopo la sua morte, decine e decine di generazioni di fiorentini e non solo, che si formarono con la ginnastica educativa e correttiva. Il P. morì a Firenze l'8 aprile 1942.

[Paolo Allegretti, Filippo Giovannelli]

Bibliografia: D. Marchetti, Manlio Pastorini e l'opera sua, in Istituto per l'educazione fisica, Pistoia, Tip. Arte della stampa, s.d. [1931], pp. 57-86 e 87-95; La Francesco Ferrucci alle Olimpiadi di Atene, Pistoia, Casa Sinibuldiana «G. Flori», 1906 (numero unico); [G. Nesti], Nasce a Firenze l'Istituto per l'Educazione fisica razionale, in «La Nazione», 1-2 marzo 1915; F. Ballerini, La Federazione Ginnastica Italiana e le sue origini, Roma, Manuzio, 1939, pp. 170-171, 182, 242, 275, 279, e passim; P. Ferrara, L'Italia in palestra, Storia, documenti e immagini della ginnastica dal 1833 al 1973, Roma, La Meridiana, 1992, p. 251; P. Allegretti, A. Capanni, G. Pallicca, Due canestri sull'Arno, Firenze, Nuova Toscana Editrice, 2005, ad indicem.