Palazzolo Luigi Maria

Professioni: Sacerdote, educatore
Ambiti di produzione: Cultura ed educazione religiosa, educazione femminile, educazione giovanile, istruzione popolare, scuola professionale
Luoghi di attività: Lombardia

Luigi Maria Palazzolo nacque a Bergamo il 10 dicembre 1827 da Ottavio e Teresa Antoine e crebbe in una famiglia cattolica benestante. Rimasto orfano di padre nel 1837, due anni più tardi iniziò a frequentare il ginnasio di Bergamo e nel 1844 si avviò agli studi teologici nel locale seminario in un ambiente culturale e politico segnato da avversione alle idee liberali. Il 23 giugno 1850 venne ordinato sacerdote e nel 1858 entrò a far parte del Collegio apostolico.

Le prime esperienze apostoliche del P. furono intraprese presso la parrocchia natìa, ove si impegnò nelle attività dell'oratorio fondato da don Pietro Donati in località Foppa (esperienza destinata a rappresentare il primo nucleo dell'opera palazzoliana), presso il borgo operaio di S. Bernardino. Divenuto direttore nel 1855, si occupò a tempo pieno dell'educazione dei ragazzi che lo frequentavano, istruendoli nel catechismo, avviandoli ai sacramenti e istituendo anche due congregazioni religiose, quella della Madre Amabile per i più piccoli e quella dell'Immacolata per gli adolescenti e i giovani. Allo scopo di favorire un sano divertimento della gioventù, don Luigi allestì un teatro di burattini, avendo come collaboratori anche don Giacinto Dentella, futuro rettore del Seminario, e don Giovanni Battista Caironi, primo direttore dell'«Eco di Bergamo».

Nel 1859 aprì una scuola serale per giovani e adulti lavoratori privi dell'istruzione elementare, sul modello di quelle istituite nel 1796 da padre Luigi Mozzi e nel 1814 da mons. Giuseppe Benaglio. Con la morte della madre avvenuta il 10 settembre 1862, il P. mise a disposizione tutta la sua eredità per allargare le sue opere di apostolato.

Su suggerimento di mons. Valsecchi, iniziò ad occuparsi anche della gioventù femminile: nel 1864 istituì la Pia Opera di S. Dorotea nella vicinìa di S. Bernardino e, nel contempo, accolse nei locali del suo oratorio una scuola festiva per operaie. Aprì quindi alla Foppa l'oratorio femminile di S. Dorotea (1869) che ben presto divenne un centro di attività permanente nella prospettiva di creare una piccola famiglia religiosa dedita all'educazione delle fanciulle povere ed abbandonate.

Don P. individuò nella maestra Maria Teresa Gabrieli colei che avrebbe avviato questa nuova opera, poi denominata delle Suore delle Poverelle istituita il 22 maggio 1869. Contestualmente, la Gabrieli pronunciò i voti e ne divenne la prima superiora. Le regole dell'istituto furono approvate il 12 maggio 1886 dal vescovo di Bergamo mons. Guindani e in via definitiva dalla S. Sede nel 1919. Il P. orientò il carisma delle Suore delle Poverelle all'educazione delle giovani povere, soprattutto orfane, e alla cura e all'assistenza degli ammalati anche contagiosi. La diffusione di quest'opera interessò inizialmente alcuni paesi della periferia di Bergamo, per estendersi a Vicenza (dal 1875) e a Brescia (dal 1876). L'educazione delle fanciulle si intrecciò con il loro avviamento professionale: dall'estate del 1874 fu aperto nella sede centrale a Bergamo un apposito edificio-laboratorio per la lavorazione della seta, che rimase in funzione fino al 1915.

Sul fronte dell'apostolato maschile, il P. istituì il 4 ottobre 1872 i Fratelli della Sacra Famiglia per l'assistenza di bambini orfani figli di contadini, sotto la guida del giovane Battista Leidi, esperto in agricoltura. La denominazione, ripresa dall'opera fondata nel 1857 da Paola Elisabetta Cerioli a Comonte (Bergamo), si proponeva di ricordare la comunanza d'intenti e di regole fra le due istituzioni, pur non essendo riusciti a trovare un accordo per una loro possibile fusione. Il P. morì a Bergamo il 15 giugno 1886 e fu proclamato beato nel 1963.

[Evelina Scaglia]

Fonti e bibliografia: documentazione sul P. è conservata presso l'Archivio della casa generalizia in via S. Bernardino, Bergamo; L.M. Palazzolo, Epistolario, Bergamo, Centro studi Suore delle Poverelle, 1989.

DIP, vol. VI, p. 1087.

C. Castelletti, Vita del servo di Dio Don Luigi Palazzolo e memorie storiche intorno agli Istituti di carità da lui fondati, Bergamo, Tip. S. Alessandro, 1894; P. Valoti, Beato Luigi Maria Palazzolo. Sacerdote secolare, fondatore delle Suore delle Poverelle, Bergamo, Tip. Orfanotrofio Maschile, 1927; G. Belloli, Il servo di Dio don L.M. Palazzolo a 50 anni dalla morte, 1886-1936, Bergamo, Soc. S. Alessandro, 1936; E. Federici, Don Luigi Palazzolo: il cenciaiolo della carità, Bergamo, Casa madre delle Suore delle Poverelle, 1957; G.B. Scaglia, Don Luigi Palazzolo: un «ignorante» che vide lontano, in «Studium», 1963, n. 3, pp. 3-13; D.T. Donadoni, Non dire mai basta. La personalità, l'attività, gli scritti del beato Luigi Palazzolo, Torino, Gribaudi, 1969; L. Pazzaglia (ed.), Chiesa e prospettive educative in Italia tra Restaurazione e unificazione, Brescia, La Scuola, 1994, p. 431; R. Sani (ed.), Chiesa, educazione e società nella Lombardia del primo Ottocento, Milano, Centro Ambrosiano, 1996, pp. 98 e 131; Don Luigi Maria Palazzolo e suor Teresa Gabrieli. Il dono della loro testimonianza di carità, Bergamo, Centro studi Suore delle Poverelle, 2000; G. Gregorini, Per i bisogni dei non raggiunti: l'istituto Suore delle Poverelle tra Lombardia orientale e Veneto, 1869-1908, Milano, Vita e pensiero, 2007.